Salve ragazze! Questa sera vi regalo un altro capitolo perché non vedo l'ora di entrare nel vivo della storia 😍😍
Buona serata e buona lettura ❤️Il mattino dopo mi svegliai frastornata. La sera prima, una volta rientrate a casa, Rachel non aveva detto una parola, mi aveva aiutato a svestirmi e messa a letto. Fu una bruttissima serata e per niente al mondo avrei voluto ricordarla.
Rachel bussò alla porta e quando entrò aveva un vassoio in mano con la colazione:
«Buongiorno splendore. Come stai?».
«Bene» risposi con poca convinzione.
«Ieri sera è stato terribile» esordì, sedendosi accanto a me sul letto «se non ci fosse stato Dean sarebbe potuta finire molto male».
«Lo so».
«Jules, io... devo chiederti scusa. Le cose che ti ho detto ieri... non le pensavo».
«Rachel, anch'io ho detto cose che non volevo dire...».
«No, tu hai detto solo la verità. Quand'ero una matricola saltavo da un letto all'altro. Non devi scusarti».
«Sì invece. Io non volevo offenderti... non volevo darti della...».
«Troia. Lo so» disse ridendo. «Comunque, per quanto riguarda ieri sera... io... mi sento in colpa. Se non ti avessi detto certe cose, tu non ti saresti arrabbiata e non saresti uscita lì fuori da sola...».
«Rachel non dirlo nemmeno per scherzo. Non è stata colpa tua. Tu non c'entri niente...».
«Io...» e scoppiò a piangere. Non me l'aspettavo, non sapevo che fare. Così l'abbracciai.
«Rachel ti prego smettila, altrimenti farai piangere anche me».
«Mi dispiace così tanto...».
«Ehi, guardami! Non è colpa tua... è chiaro?».
«È solo che... non immagino neanche come ti sei dovuta sentire...».
«Ora sto bene. Questo è l'importante, no?».
«Sai, ieri quando ti ho vista tra le braccia di Dean ho capito cos'era successo... mi sono ricordata di quando avevamo 13 anni».
«Lo so... lo so...».
«Io sono qui. Per qualsiasi cosa, lo sai vero?».
«Certo che lo so» l'abbracciai forte. Era la mia migliore amica. Non so come avrei fatto senza lei...
Quel giorno, al lavoro, ero veramente giù di corda. Continuavo a pensare alla sera prima, anche se cercavo di concentrarmi per produrre al meglio. Volevo davvero impegnarmi al massimo per riuscire nel mio lavoro, ma quella era decisamente una giornata no, la meno adatta per far vedere agli altri quanto valessi.
Durante la pausa pranzo la mia compagna Liz mi chiese se volevo andare a mangiare un boccone con lei, ma a me non andava. Non ero dell'umore adatto per ridere e scherzare. Liz delle volte riusciva ad essere davvero
insistente , ma io non me la sentivo proprio, così le rinnovai il mio rifiuto.Mentre osservavo lo sguardo triste di Liz, arrivò Eve, una mia collega, e alle sue spalle vidi l'ultima persona che mi sarei aspettata di trovare in quell'ufficio... Dean. Che ci faceva lì?
«Jules, c'è una persona per te...».
«Dean?» dissi sorpresa.
«Ciao Jules. Ti posso parlare un attimo?» e mi fece cenno di seguirlo. Così feci. Ci recammo all'ingresso della casa editrice e una volta lì, lui iniziò a parlare: «Sono passato per sapere come stavi. Ieri è stata una serata terribile. Volevo chiederti se ti serve qualcosa...» fu gentile, e molto molto carino. Non me lo sarei mai aspettata!
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Ti ho vista [THE GLANCE SERIES VOL.1]
ChickLitJules è single, sta per laurearsi e vive a New York con Rachel, l'amica di una vita fidanzata con Josh. Sogna di lavorare in ambito editoriale e d'incontrare l'uomo dei suoi sogni, in grado di spazzare via le insicurezze di sempre e di cogliere la s...