Capitolo 31

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Eccoci qui ragazze, siamo arrivate alla fine di questa storia ! Ci tenevo a ringraziare ognuna di voi per avermi accompagnata in questo cammino e per aver amato, insieme a me, Dean, Jules e tutti i loro amici.
Spero che possa piacervi al punto di andare avanti e proseguire con il seguito "Ti vedo ancora".
Con tutto l'amore che ho ❤️          

Nella sua mente

22 dicembre. Il Natale si avvicinava e, come ogni anno, io e mio fratello lo avremmo passato insieme. Da soli, ma insieme.

Quest'anno Josh era stato invitato dai genitori di Rachel a trascorrere la vigilia con loro e lui aveva insistito affinché andassi anche io. Ma non volevo. Per me Josh era la mia famiglia, nessun altro. Così gli dissi di andare e di non preoccuparsi per me, in fondo la vigilia era un giorno come un altro, il Natale era l'unica cosa che contava.

Da quando era morta mia madre io e lui lo passavamo sempre insieme. Con nostro padre prima che lui ci abbandonasse, poi con la zia Mindy, poi con lo zio Jacob, spesso da soli. Mio fratello era l'unico punto fermo della mia vita. L'unico. E lo sarebbe rimasto per sempre.

Quella mattina eravamo in soffitta a mettere a posto le cose, e Josh aveva insistito per aprire lo scatolone della mamma. Avevamo lì tutte le sue cose e di tanto in tanto Josh amava riaprirlo e toccare tutto ciò che era suo. Diceva che questo lo aiutava a sentirla più vicina...

«Te lo ricordi?» disse indicando il cappello rosso che mamma metteva d'estate e che quando indossava diceva di essere come Rossella O'Hara in Via col Vento.

«Certo» sorrisi.

«E queste? Tutte le sue cassette di Elton John. Che meraviglia».

«Già» dissi, poi Josh prese il suo carillon. La mamma ci disse che gliel'aveva regalato sua madre e che da quando era morta di tanto in tanto lo ascoltava e si sentiva di colpo sollevata. Anche Josh a volte lo faceva. Ma quel giorno non so cosa accadde, forse l'emozione per il Natale che si avvicinava, forse la mancanza della mamma che diventava ogni anno più forte... beh, gli scivolò dalle mani e cadde a terra rompendosi in mille pezzi

«Merda!» fece quando lo vide sul pavimento.

«Dai, sta' calmo, lo aggiusteremo!» dissi raccogliendo i pezzi e cercando di tranquillizzarlo. Potevo solo immaginare come si dovesse sentire, infierire non sarebbe servito a nulla.

«Sono un disastro» affermò sconsolato mentre mi aiutava a raccogliere i pezzi, e quando ne spostò uno grosso comparve un pezzo di carta ripiegato su sé stesso. Era minuscolo, ma quando Josh lo prese e lo aprì, diventò decisamente più grande.

«Cos'è?» chiesi curioso.

«Sembra... una lettera».

«Che?».

«Sì. Ne sapevi niente?».

«No. Era nascosta nel carillon?».

«A quanto pare...».

«Chi l'ha scritta?» dissi agitato.

«È della mamma».

«Fai sul serio?».

«Sì» fece Josh più agitato di me.

«Ed è per noi?».

«Sì».

«Forza, leggila!».

«Ok.

Cari bambini miei,

queste sono le ultime parole che vi scrivo. La malattia è peggiorata e presto raggiungerò la nonna nel cielo».

Una lacrima iniziò a colarmi sul viso, Josh continuò:

Ti ho vista [THE GLANCE SERIES VOL.1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora