Capitolo 18

15.5K 591 181
                                    


Tre giorni dopo la festa non avevo più avuto notizie di Dean. Non lo avevo più sentito né avevo ricevuto un suo messaggio o una sua telefonata. Avrei voluto farlo io, ma non lo feci.

Quella mattina Rachel era andata via di corsa, poi mi aveva telefonato per chiedermi il favore di portare a Josh dei documenti che lui aveva dimenticato a casa nostra due giorni prima. Josh era a letto con la febbre e lei avrebbe dovuto portarglieli, ma nella fretta se li era dimenticati e a lui servivano perché doveva lavorare a un progetto da casa. Mi disse che se non volevo salire per evitare d'incontrare Dean potevo anche metterglieli nell'ascensore. Le dissi di non preoccuparsi e quando arrivai sotto casa di Dean mi ricordai della prima volta in cui mi toccò e mi prese il magone.

Il palazzo era aperto, così entrai e quando presi l'ascensore il cuore iniziò a battermi più forte. Speravo con tutta me stessa di non incontrarlo, che magari era già al lavoro e che avrei trovato solo Josh in casa. Non volevo affrontarlo. Non potevo!

Quando arrivai davanti la sua porta mi tremava la mano. Poi bussai! Quando la porta si aprì, apparve una visione. Dean era evidentemente appena uscito dalla doccia. Era a torso nudo e aveva un minuscolo asciugamani che gli copriva le parti intime. Volevo sprofondare!

«Jules!» disse sorpreso. «Che fai qui?».

«Io...» dissi senza distogliere lo sguardo dai suoi pettorali «Sono... venuta per... portare questi documenti a Josh...» e mentre parlavo mi guardavo intorno visibilmente imbarazzata. «Rachel se n'era dimenticata e mi ha chiesto il favore di...» stavo balbettando.

«Entra» disse Dean, facendomi accomodare.

«Grazie».

«T'imbarazza, per caso?» disse indicando se stesso.

«Cosa? No!» risposi arrossendo, ma si vedeva lontano un miglio che ero imbarazzata.

«Ho capito» e si allontanò. Poi prese una maglietta e se la infilò. «Meglio?».

«Ehm... sì» risposi sincera.

«Vuoi darli a me?» disse, facendo per prendere i documenti.

«Sì, ok! Josh come sta?».

«Ha la febbre! Ma si riprenderà» e proprio in quel momento apparve Josh.

«Ehi» salutò.

«Ciao!» feci io.

«Non dovresti alzarti dal letto» disse Dean.

«Non sono un moribondo! Allora Jules, come stai?».

«Bene».

«Grazie per avermi portato i documenti. Ma credevo che sarebbe passata Rachel...».

«Ehm... li aveva dimenticati... non ti ha chiamato per dirtelo?».

«No!».

«Oh... ok».

«Grazie per la gentilezza comunque».

«Figurati! Ora devo andare. Buona giornata. E riguardati Josh».

«Grazie...».

«Ciao Jules» salutò Dean, guardandomi.

«Ciao!».

La sera dopo ero a casa a guardare la tv e a gustare i miei amatissimi nachos, quando Rachel si preparò per uscire. Voleva festeggiare i suoi primi due mesi di lavoro al giornale e sarebbe andata a mangiare fuori con delle colleghe. Si mise in tiro e prima di andarsene mi diede un bacio. Poi rimasi sola e mentre guardavo uno stupido programma in cui si parlava dei desideri, quello che disse la conduttrice a proposito di seguire il proprio cuore mi fece fare una cosa stupida... molto stupida. Afferrai il cellulare e mandai un messaggio a Dean: Mi manchi... scrissi e inviai. Fu da idiota quello che feci, soprattutto dopo il modo in cui ci eravamo lasciati al party. Mentre immaginavo la sua reazione nel leggere quelle parole, mi arrivò un messaggio di risposta e ciò che lessi mi spiazzò: Dove sei?

Ti ho vista [THE GLANCE SERIES VOL.1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora