Capitolo 3

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Erano passate due settimane dalla cena con Josh e Dean, e di quest'ultimo nessuna notizia. Non lo avevo più rivisto da allora. Nel frattempo però Rachel aveva avuto modo di conoscerlo meglio, si erano chiariti, chiesti scusa a vicenda e avevano instaurato un rapporto civile.

Rachel mi disse di averlo rivalutato molto, che non era così stronzo come credevamo. Anche se dal modo in cui parlò quella sera dei suoi rapporti con le donne, ero ancora convinta che lo fosse.

Nelle ultime settimane io e Rachel ci stavamo preparando per la cerimonia di laurea. Avevamo dedicato queste due settimane alle ultime correzioni e ci eravamo impegnate davvero tanto. Non vedevamo l'ora che arrivasse questo venerdì, per laurearci e fare la festa sempre sognata. Avevamo affittato un piccolo locale e diviso le spese.

I miei invitati non erano molti, e comunque decisamente esigui rispetto al gran numero di amici e parenti che Rachel avrebbe portato.

«Allora Jules, i miei invitati sono venti: i miei, mio fratello Dick, zia Beth e zio Ben coi figli, zio Kurt e zia Nora con mia cugina Rose, le mie cugine di Boston Annah e Pam, qualche amica del liceo e quelle dell'università. Ah, ovviamente l'ho detto anche a Josh e non ho potuto fare a meno di estendere l'invito a Dean, spero non ti dispiaccia».

«No nessun problema» non gliel'avrei mai detto, ma mi aveva appena reso la donna più felice del mondo.

In un modo che non riuscivo a spiegarmi, Dean mi mancava. Sapevo di non conoscere praticamente nulla di lui, e per come aveva parlato ero consapevole che tra noi non ci sarebbe mai potuto essere niente, ma da quando era entrato in qualche modo nella mia vita non facevo altro che pensarlo.

«Perfetto».

«Chi hai invitato del liceo?».

«Le nostre amiche del cuore di allora: Melanie, Sandra, Kish e Andy».

«Davvero? Che bello, non vedo l'ora di rivederle... e verranno apposta da Manfield?».

Manfield era il minuscolo paesino dove eravamo cresciute io e Rachel e dove avevamo vissuto fino a prima di trasferirci qui a New York per l'università. Avevo sempre odiato quel posto da ragazzina, ma quando ci tornavo ero sempre felice di rivedere i luoghi in cui ero cresciuta.

«Soltanto Sandra e Andy sono rimaste a Manfield. Lo sai, Sandra è diventata parrucchiera e Andy lavora nel ristorante dei genitori».

«Wow. E Melanie e Kish? Dicevano di non voler mai lasciare Manfield».

«Melanie si è innamorata di un camionista che fece scalo a Manfield per una consegna».

«Cosa? Fai sul serio?».

«Già. Chi l'avrebbe detto eh? Adesso comunque vive con lui a Hoboken. Fa la commessa in un supermercato».

«Capito. Però... sei aggiornatissima. Io non le sento da una vita».

«Ho cercato di mantenere i contatti».

«E invece Kish?».

«Kish è rimasta incinta da una relazione avuta col professor Noster».

«Noooo. Il nostro professore del liceo?».

«Sì. Sono rimasta scioccata anch'io».

«E com'è andata?».

«Lui era già sposato e le ha chiesto di abortire. Lei non ha voluto e ha cresciuto suo figlio da sola. Si è trasferita a Chicago. Aveva dei parenti lì. Lascerà suo figlio a loro venerdì. Ha detto che non si sarebbe persa per nulla al mondo la nostra festa».

«Però... solo io non mi sono mossa in tutti questi anni? Sentimentalmente sono ancora la sprovveduta che ero al liceo».

«Dai Jules, piantala. Guarda che non avere un ragazzo non vuol dire essere sprovvedute».

Ti ho vista [THE GLANCE SERIES VOL.1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora