I have a questions, do you still love me?

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Ciao a tutti prima di iniziare a leggere questo, scusatemi, lunghissimo capitolo volevo dire un paio di cose. La prima è che mi dispiace pubblicare sempre così in ritardo ma cerco di compensare con la lunghezza del capito( questa volta davvero esagerata) e con l'impegno nel creare la storia, l'immagine e il resto.E grazie a tutti quelli che ancora la seguono la commentano e la votano. La seconda cosa che volevo dire è un pò più complessa. Parto con il dire che di solito quando scrivo metto di sottofondo la musica, ho creato questa playlist per me stessa su spotify che ho chiamato "scrittura" con la quale già da un anno ho scritto tutta questa storia camren. Ho deciso di condividerla perchè magari se qualcuno di voi ascolta la musica mentre legge, può far piacere ascoltare proprio quelle canzoni che hanno ispirato queste parole. E poi a mio parere senza musica la storia perde tanto. L'allego qui https://open.spotify.com/user/lindawempy/playlist/5zF15A1sY8ZSJT3jNnRYWv. 

All'interno del testo c'è una canzone specifica, come negli altri capitoli la segnalerò se vorrete ascoltarla durante quella specifica parte. Buona lettura <3

POV CAMILA

Apro gli occhi. Sei lì davanti a me. I tuoi occhi risplendono di un azzurro tanto cristallino che il cielo a confronto impallidisce. Strizzo gli occhi, eccole. Le pagliuzze verdi che quando sei felice appaiono in quel celeste come nuvole colorate. Eccole, ed eccoti. Con quella distesa nera che come un fiume scivola sulla tua schiena ben coperta da una felpa grigia. Ti inumidisci le labbra, poi le mordi. I miei occhi si fissano lì, proprio lì. Su quei frutti morbidi che completano questo quadro impressionista. Tutto è in movimento, tutto è mutabile. Ma non questi tre elementi. Tutto il mondo attorno a me cambia. Si trasforma. Da prato a nave. Da nave a deserto. Da deserto a neve. E il cielo che da sereno si ombra solo per poi ritornare brillante. Ma questi tre elementi, loro no. Rimangono lì immutabili, come una vecchia quercia che vede le stagioni passare da secoli. Capelli, occhi, labbra. Capelli, occhi, labbra. Nero, cristallo, rosso, i colori dell'amore.

D'improvviso la tua figura pare allontanarsi e io scoordinatamente afferro con il braccio la tua spalla già rivolta verso un orizzonte che non sono io. Non riesco a girarti, non riesco a fare nulla. Sono paralizzata, la mia mano sulla tua spalla non vuole muoversi né riesce a farti muovere. Non fai resistenza. Sei immobile anche tu, di spalle a me, cosa guardi? Cosa c'è di fronte a te di così bello che ti fa scappare ?

Do un'occhiata . Ora è il tramonto. Uno di quelli con un sole enorme come in un film. Non so dove siamo. Sembra una spiaggia, forse è il deserto non vedo il mare. Forse sta guardando il sole per questo non si gira verso di me. Cerco di parlare, ma non esce alcun suono. Perfetto, non posso neanche attirare la sua attenzione. Eppure lei non lo sa. Non lo sa che per vivere ho bisogno di guardare i suoi occhi. Ho bisogno di perdermi nel rosso delle sue labbra, nel nero dei suoi capelli. Lei non lo sa. Ma io so. Il cuore mi batte più forte, sembra si voglia fermare da un momento all'altro. Cerco di spostare la testa solo quanto basta per vedere l'orizzonte, il sole che cala. Se devo morire lo farò con il sole negli occhi, con la luna che sta sorgendo in cielo. E anche se lei sarà di spalle, avrò il suo specchio a guardarmi.

La luna pallida e piccola sembra ricordare al sole di scendere più velocemente per fare spazio a lei. Quello era il mio tipo di tramonto preferito. Quando la luna e il sole sembravano dialogare.

Sorrido e la voce mi torna. Riesco anche a muovermi con più facilità. Come se il sole avesse sciolto la mia muraglia, e la luna mi avesse dato nuova vita. Mente l'ultimo raggio di sole sparisce dietro un'orizzonte irreale, lasciando dietro di se una luce arancione, rosa e blu, una figura si staglia tra questi colore. Una figura di donna. In ombra, tutta nera. Non riconosco chi sia. La figura si allontana verso l'orizzonte e tramonta come il sole. Prima di uscire di scena si volta, fa un cenno, un saluto con la mano. Ricambio, non so nemmeno perché. E' come se mi desse la simpatia e la nostalgia di un vecchio amico. Come se fosse l'epilogo di una parte della mia vita. Respingo un nodo in gola.

Camren stole my CamzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora