Capitolo 29

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Nei due giorni successivi cerco di tenere la mente lontana dalla dichiarazione fatta da Simon: non so se sono pronta ad affrontare tutto ciò che implicherebbe avere una relazione con lui.
Codarda? Sì, forse.
Non solo ho però paura che lui ci possa ripensare come l'ultima volta facendomi soffrire, ma che anche se dovesse andare bene tra noi, la nostra vita si trasformerebbe in un vero inferno (senza pensare allo scenario apocalittico nel caso in cui la Triade togliesse la neutralità). La reazione della madre ne è una prova, per quanto il branco sembri accettare la mia presenza ora.
Un conto però un'amicizia, un'alleata, un altro avere un'umana come compagna ufficiale del proprio capo. L'onta sarebbe troppa da sopportare per molti di loro e pericoloso per entrambi, soprattutto per lui, che potrebbe essere sfidato e messo in discussione. Vogliamo davvero questo nel nostro futuro? Varrà la pena? Forse sì, non lo so. Sono estremamente confusa.

Non voglio pensarci adesso, però, perché il mio obiettivo è liberare Daniel.
Magari neanche sopravvivo alla nostra gita nella Dead Zone e il problema si risolve da solo!

Vado a parlare di nuovo con Quick. Una conversazione spossante anche se lui era molto provato dallo stare nella Cella Oscura dove non poteva entrare in contatto con la sua magia. Faticoso, bastardo, antipatico come lo ricordavo, ma più malleabile dell'ultima volta. Gli abbiamo inoltre già messo un bracciale elettronico in grado di geolocalizzarlo e di dargli delle scosse di diverso voltaggio se gli venisse in mente di fregarci durante la nostra missione segreta.
Mi ha anche confessato come pensava di entrare dentro senza essere visto e di fatto corrisponde alla modalità suggerita da Simon.

Intanto il laboratorio mi ha mandato gli esami preliminari dell'ultima vittima, ma per quelli più approfonditi, compreso il DNA, ci vorrà più tempo. L'identificazione è quindi rimandata. Di contro i media hanno iniziato a parlarne a più non posso urlando a tutti i venti che siamo di fronte ad un serial killer; informazione trapelata non si sa bene da quale fonte diretta.
Le proteste e i focolai di violenza sono sempre più all'ordine del giorno e la Triade stessa ha annunciato con un messaggio a reti unificate in tutto lo Stato, che farà di tutto per perseguire i colpevoli di questi recenti crimini e che riporterà la città sotto ordine e controllo. Il tutto è suonato più come una minaccia piuttosto che una rassicurazione.

Quaranta ore dopo l'incontro con Simon, il piccolo team dei prescelti alla missione viene convocato in gran segreto per definire gli ultimi dettagli e partire la notte stessa alla ricerca di Daniel.

Siamo io, Simon, A, B e Carl. Ognuno porta una zaino con viveri, sacchi a pelo, corde, torce, cambi d'abito, armi aggiuntive. Non abbiamo alcuna intenzione di stare all'interno più del dovuto necessario, ma oggettivamente non sappiamo quanto tempo ci impiegheremo.
Ah giusto, c'è anche il maledetto Quick che sembra felice ed eccitato come un bambino prima di una gita scolastica.

Sono le dieci di sera e in giro non c'è nessuno perché è stato emesso un coprifuoco. Strano vedere New York così deserta, la città che non dorme mai. Ci avviciniamo alla Dead Zone tramite le fognature, non solo per non farci vedere da nessuno, ma anche perché il punto di entrata alternativo sta proprio sotto terra.
Siamo incolonnati uno dietro l'altro e camminiamo velocemente, in silenzio, con il canale di scolo che ci scorre sulla destra.
Quasi bisbigliando, tanto so che Simon mi sente anche se è il primo della fila ed io l'ultima: "Simon, ma se noi riusciamo ad entrare vuol dire che anche i delinquenti lì dentro possono uscire, o no? È da un po' che ti chiedo queste informazioni e tu mi rispondi vago..." Un altro aspetto da valutare è quanto riusciremo ad essere sinceri l'uno con l'altro, così abituati a stare soli e a non fidarci troppo degli altri per ragioni di sicurezza.

Senza neanche girarsi o rallentare il passo spedito, mi risponde con voce calma e ferma: "In realtà questo accesso è disponibile solo da una settimana, come ti accennavo. Con la pioggia eccezionale di due settimane fa, c'è stato uno smottamento che ha riaperto un vecchio canale fognario che porta all'interno. Dicono che da dentro non possono essersene accorti."

"E tu come hai avuto questa informazione e soprattutto come puoi essere certo che non lo sappiano?"

Interviene Quick che sta proprio davanti a me, dato che non lo voglio perdere d'occhio neanche un secondo: "Fai troppe domande ragazzina."

Sento una risata serpeggiare lungo la fila, ma non mi fa demordere: "Sono domande lecite e soprattutto incidono sulla buona riuscita della missione!"

Con voce divertita mi risponde Simon: "Hai ragione: devi stare tranquilla perché le Autorità hanno pagato degli operai per richiudere la falla, ma si dà il caso che fossero del mio branco e per questioni che ora non ti sto a spiegare nel dettaglio, ho fatto mettere un cancello non visibile e con una chiave. Non si può mai sapere se finirai prima o poi lì dentro e avere una via d'uscita può essere utile. È anche una merce di scambio, per fare certi affari... In questo caso a noi servirà per entrare."

"Interessante, ma come diamine facevi a saperlo Quick?!" Vediamo se ti frego.

Lui si gira e sorride divertito: "La bravura del ladro sta nel recuperare informazioni rilevanti e utili al proprio lavoro. Ho ottenuto l'informazione pagandola bene. Ho imparato, ragazzina, che tutto e tutti al mondo hanno un proprio prezzo."

Osservazione cinica, ma forse vera.

Rido divertita e poi: "Quindi mi stai confermando quello che pensavo: anche tu stai cercando qualcosa che si trova nella Dead Zone. Di cosa si tratta? Lo sai che tanto ti consegnerò al Comando una volta usciti. Non ti puoi allontanare più di quindici metri da me o Carl, altrimenti ti friggi il cervello e le tue chiappe secche."

Lui bofonchia qualcosa, ma non risponde, incassando la testa ossuta tra le spalle strette.
Il silenzio a quel punto ricade sulla fila come un sudario. La tensione di entrare si fa sentire sempre di più.

Non manca molto.

The Bounty Hunter - Dead Zone (Vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora