Capitolo 8

200 11 6
                                    

Guardo Simon con la bocca semi aperta. La sua domanda diretta mi ha spiazzato, anche se me l'aspettavo.

Come faccio a dirgli davvero tutta la verità su qualcosa su cui devo ancora scoprire le implicazioni per me?
Se la scomparsa della coda del mio drago vuol dire quello che penso, dovrò prendere molto presto delle decisioni sul mio futuro.
Parlarne con Simon cosa comporterà? Potrebbe essere pericoloso per me o per lui? Non lo so. Devo ancora confrontarmi con Sarah su tutto questo, dirle del tatuaggio, delle nausee. Devo ancora scoprire molto su quello che mi sta succedendo.

Parlarne con Simon o non parlarne?

Lui si sporge in avanti ed insiste: "Mak, che cosa ti tormenta? Ormai dovresti sapere che ti puoi fidare di me. Magari posso aiutarti. Sei in qualche guaio?"

Continuo a rimanere zitta. Non so cosa dirgli.

"Fidati di me. Sai che non ti tradirei mai. Voglio solo conoscerti meglio, capire chi sei. Stando tanto tempo con te mi sono accorto che non sei un'umana comune. Sei speciale e non solo per quello che sai fare, ma sopratutto per come sei. Permettimi di capirti meglio. Prima o poi dovrai buttare giù i muri che hai così sapientemente costruito."

Prima o poi dovrò fidarmi di qualcuno. Non ha tutti i torti. Già con Carl ho fatto degli enormi passi avanti.

Annuisco e finalmente mi decido a parlare: "Va bene Simon. Ti racconto tutto, ma io stessa devo ancora scoprire molto."
A quel punto gli racconto tutto quello che so su me stessa e che da sempre mi ha fatto sospettare che ci fosse qualcosa di strano: la mia capacità di percepire l'età dei vampiri e di resistere alla loro malia e infatuazione, quella di capire con quale tipo di mutaforma ho a che fare dopo solo un semplice sguardo, il non subire gli effetti della magia aggressiva atta a danneggiarmi e chissà cos'altro.
Gli confesso che Sarah, la strega, ritiene che io sia un Nullo. Un essere che a suo dire dovrebbe essere estinto da decenni.

Lui mi osserva attento: "Quindi non hai ancora la certezza che tu sia questo Nullo, ma solo l'opinione della tua amica strega."

"Esatto, infatti appena ho finito con te voglio andare a parlarle per capire meglio questa storia. Ho diverse domande e molte poche risposte."

A Simon non ho parlato però delle nausee e dell'inizio della scomparsa del mio tatuaggio. Non è ancora il momento perché anche io voglio prima capire meglio la situazione.

Simon annuisce con la testa. Sembra pensieroso, quasi preoccupato: "Stai tranquilla Mak, il tuo segreto è al sicuro con me. Non ne parlerò con nessuno, ma se avrai mai bisogno di aiuto o di sfruttare la mia biblioteca, ti aiuterò a capire cosa sono questi Nulli. Il mio archivio è molto esteso e antico e sicuramente potrebbero esserci delle informazioni utili."

"Grazie Simon. Lo apprezzo molto. Verrò sicuramente a dare un'occhiata il prima possibile. Ora però devo andare. Ho in attivo un caso nuovo e devo andare da Sarah che mi aspetta tra circa un'ora."

"Va bene. Ci sentiamo presto allora."

"Contaci." A quel punto mi alzo e mi avvio verso l'uscita.

[...]

Dopo circa un'ora arrivo alla casa della strega Onibaba.
L'ho avvisata preventivamente anche questa volta, posto che nell'ultima occasione di visita non sia servito a molto...
Quando arrivo sul portico la porta è già aperta. Un'edera ornamentale che avvolge la trave centrale del porticato, si abbassa e mi sfiora la spalla dandomi una leggera pacca, come a salutarmi e a indurmi ad entrare. Il tutto ha un che di inquietante, ma la saluto rispettosamente... Non si sa mai.

Entro e la porta si richiude. Poi sento la voce di Sarah che sembra uscire direttamente dalle pareti e che mi indica di andare in cucina.
Proseguo lungo il corridoio ed entro nella prima stanza sulla destra: è una cucina molto ampia con i vari ripiani e il tavolo in legno massiccio di colore marrone scuro. Si vede che è vissuta e molto usata. Nell'aria c'è un profumo di erbe aromatiche.

The Bounty Hunter - Dead Zone (Vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora