Capitolo 9

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Mi sono fatta una lunga doccia e tra circa quindici minuti arriverà Carl con le pizze.
Le birre sono in frigorifero e sono belle ghiacciate pronte per essere bevute.
Sono sdraiata sul divano e sto accarezzando lentamente Missy che vibra sotto il mio tocco facendo le fusa in modo continuo e costante. Il pelo morbido e soffice mi dà un senso di calma e stabilità. Il gesto automatico, che sto facendo da qualche minuto, ha disteso i miei nervi tesi. Dovrò prendere molto presto una decisione che potrebbe cambiare la mia vita radicalmente e questo mi mette una certa ansia.

Poco dopo bussano alla porta. È Carl, puntuale come sempre, che mi salva dal mio umore nero.

Indossa dei jeans scuri, una maglietta aderente sull'ampio e muscoloso petto e un giubbotto in pelle.
In mano ha i due ampi cartoni che contengono le nostre pizze extra large.
Appena mi vede, mi sorride dicendo: "Ehi bellezza! Hai un viso tirato, tutto ok?

Mentre gli faccio spazio per farlo entrare e gli prendo il giubbotto che appendo dietro la porta, gli rispondo: "Sono solo un po' stanca. È stata una giornata lunga."
Per il momento non voglio parlare con Carl del mio problema personale. Ci sarà il tempo per farlo e poi non ho alcuna voglia di pensarci ora.

"Allora è la serata giusta per vederci un bel film e mangiarci le nostre pizze. Le birre sono in frigo?"

"Sì, prendile pure. È infatti tutto il giorno che non vedo l'ora di passare qualche ora in tranquillità commentando le scene d'azione con te."

"Bene, anche io!"

Dopo qualche chiacchiera veloce sui nostri casi aperti, ci sediamo sul divano e mentre mangiamo, ci godiamo un bel film d'azione.
L'ora e mezza passa velocemente ed io non penso a nulla, se non a ridere e a scherzare insieme a Carl commentando la veridicità e il realismo delle varie scene di lotta.

Finito il film, sempre sdraiati sul divano, ci beviamo uno scotch per digerire le due enormi pizze.

Ad un tratto Carl cambia il tono di voce, sembra preoccupato: "Senti Mak, volevo dirti una cosa."

Io mi siedo più diritta perché l'intonazione che sta usando mi preoccupa: "Dimmi, sono tutta orecchi."

"Tu lo sai in che situazione versa il mio clan vero?"

Annuisco decisa: "Sì, lo so purtroppo. Quel pazzo del tuo capo branco vi sta schiavizzando, sfruttandovi all'inverosimile e negando praticamene qualsiasi tipo di libertà o iniziativa personale. E con le donne è anche peggio..."

"Esatto. È un bastardo psicopatico e in questi ultimi due mesi la situazione è drammaticamente precipitata. Una delle ragazze più giovani, l'hai anche conosciuta, Annabel, si è rifiutata di accoppiarsi con lui e quel figlio di puttana l'ha uccisa picchiandola a morte. La protesta sta dilagando e il clan è sempre più in bilico." Lui abbassa lo sguardo, come se si vergognasse.

A quel punto capisco dove vuole arrivare: "Mi dispiace per Annabel, era così giovane... E lo so Carl che tutti ormai ti vedono come l'unico in grado, sia fisicamente che per leadership innata, di prendere il suo posto. Vogliono che tu lo uccida una volta per tutte liberandoli da questa piaga."

"È così. Lo sai che amo il mio lavoro di Hunter e che pensavo di poter evitare questa responsabilità il più a lungo possibile, ma quello che sta succedendo ricade anche sulle mie spalle perché so che posso porvi fine. È mio dovere fermarlo in modo da proteggere i più deboli del branco. Se non faccio nulla e sto a guardare, sono altrettanto colpevole."

"Quando pensi di agire?"

"Presto, molto presto. Devo solo sistemare alcune cose ed avere la certezza di avere il completo supporto da parte di tutti i suoi membri chiave. Una volta appurato questo, e ormai non manca molto, lo sfiderò e lo ucciderò, prendendone il posto come capo branco."

"Dovrai abbandonare il tuo lavoro da Hunter se vorrai gestirlo come Alfa."

"Lo so ed è una cosa che non sopporto, per quello ho rimandato fino ad ora, ma non posso più aspettare. Mi mancherai anche tu lo sai?"

Rido e prendendogli la mano destra nella mia, gli dico: "Non fare il sentimentalista. Sì, non lavoreremo più assieme, ma saremo sempre amici e ci copriremo le spalle. Anzi, potresti diventare uno dei mei numerosi informatori. Che dici?" Gli faccio l'occhiolino.

Lui scoppia a ridere e poi mi abbraccia. C'è quel momento imbarazzante in cui entrambi sappiamo che quell'abbraccio potrebbe diventare qualcosa di più, ma poi l'istante passa e ci allontaniamo.

Lui mi sorride convinto: "Dico che hai ragione e che la nostra partnership non si interromperà, posto che comunque mi dispiacerà non lavorare più insieme. Chiuderò i casi in corso e poi darò ufficialmente le dimissioni dal Comando."

In quell'istante mi suona il cellulare.
Guardo il display: è il Capitano. Nulla di buono se mi chiama a quest'ora.

Rispondo: "Capitano?"

"Makhaira, ti voglio immediatamente sulla scena di un crimine. Carl è lì con te?"

Mi inquieta il fatto che lui lo sappia: "Sì è qui con me."

Con tono duro e deciso mi ordina: "Bene, allora venite entrambi. Questo caso sarà un incubo, me lo sento e sarebbe meglio assegnarlo ai miei due uomini migliori, si fa per dire... Comunque, scollate il culo dal divano e venite subito qui! Vi mando l'indirizzo sul cellulare."

"Va bene, arriviamo subito."

"Ottimo e Mak? Preparati... In trent'anni di carriera non ho mai visto nulla di simile..." E riattacca.

Carl mi guarda: "Allora?"

"Era il Capitano. Vuole che andiamo entrambi sulla scena di un crimine perché ci vuole assegnare questo caso. Mi inquieta che sappia che tu fossi qui da me."

"Beh, lo sanno un po' tutti che è la nostra serata pizza."

"Mmmmh, è pericoloso nel nostro mestiere diventare troppo abitudinari. Se diventi prevedibile, sei attaccabile. Dovremo variare i giorni d'ora in poi."

Lui sorride e con tono ironico: "Va bene, con vuoi tu, o mia piccola paranoica!"

A quel punto sorrido in risposta e mentre mi alzo in piedi, gli dico: "Forza, alza il culo dal divano, giusto per citare il nostro boss. Dobbiamo correre subito lì. A quanto pare il caso sembra preoccuparlo."

Ci vestiamo in fretta e prendiamo le nostre moto, poi schizziamo via nella notte fresca e limpida.

The Bounty Hunter - Dead Zone (Vol. 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora