-La trovai immersa nei boschi che s'infittivano attorno alla casa di mio padre. La guardai a lungo, perché sapevo che sarebbe stata una meta senza ritorno, come l'esalazione dell'ultimo respiro al termine di una vita senza rimpianti. L'avrei persa, lo sapevo dalla prima volta che posai gli occhi su di lei. Era troppo bella per passare inosservata, troppo ricca perché le mancassero di riguardo, troppo nobile per poter essere declassata. L'autunno mutava in inverno quando mio padre mi parlò, dicendomi che era stata chiesta in sposa, che avevo aspettato troppo e per questo l'avrei persa. Non riuscii a comprendere: io ed Annabel eravamo spesso assieme, alle cerimonie era sempre la mia dama, e non ballava con altri che con me, mia madre l'aveva spesso invitata a casa nostra perché ci potessimo conoscere meglio (tanto che arrivò a passare metà anno a Deltabeth).. tutti davano per scontato il nostro fidanzamento, forse io per primo. Lei non lo sapeva ancora, e mio padre voleva che fossi io a dirglielo; perché l'uomo che avrebbe sposato non sarebbe stato un nemico indulgente, qualora io mi fossi impuntato per impedire quella unione. Dovevo, quindi, interrompere la nostra conoscenza.- Nadine terminò la lettura, pose un dito fra le pagine lette e quelle che la separavano dalla fine de 'Ai Dannati D'Inverno' e sospirò guardando Annabel, Hayk e Rose Maëlle, al centro della stanza. -Non mi capacito che possa averlo scritto lo stesso Dukley che conosciamo noi.- sospirò.
Annabel si stava preparando per la riunione che si sarebbe tenuta quel giorno, quando Nadine era piombata in camera con la pretesa di leggere uno dei suoi passi preferiti dal romanzo.
-Il nostro Olaitan ti ha per caso dato motivo di sospettare delle sue doti letterarie?- la punzecchiò.-Oh, Dio, tutt'altro. Ma questa parte.. è così triste eppure così ben.. scritta. Non ho mai creduto che le cose cattive potessero affascinare tanto.- Annabel guardò il riflesso dell'amica dallo specchio. Lei, invece, poteva capire benissimo il parodosso dell'essere attratti da qualcosa di maligno. -Non capisco come hanno fatto a non capire che fosse sulla Ringil Violet, ad ogni modo.- si strinse nelle spalle sollevando lo sguardo su Hayk e Rose Maëlle: i due, essendo nati e cresciuti nel Mondo Vero, dovevano saperne un po' di più.
Fu il primo a prendere la parola: -Tutti sapevano a chi fosse dedicato quel libro. L'allora Alyon, Magnus Adamantis, era al corrente del fatto che il libro fosse sulla suo sposa, ma amava così tanto lei, e lei così tanto il libro, che non osò imporne la revoca dal mercato.-
-Si sarà fatto ridere dieto da mezzo Regno.- intervenne Annabel, come se non stesse parlando di suo nonno.
-No, non da mezzo, da tutto il Regno.- precisò Hayk esitante mentre le porgeva i vestiti adeguati. -Desiderate altro, Vostra Altezza, o posso andare? Richiedono la mia presenza anche altri ospiti.- sapeva che si riferiva a Dorian, era l'unico che necessitasse urgentemente di vestiti. Lo congedò con un cenno del capo.
-Cosa ti aspetti dal processo?- le domandò Nadine già pronta.
-Che duri il più a lungo possibile.- rispose Annabel, fin troppo meccanica. -Dovranno essere presi dei provvedimenti nei confronti di Cortes, questo è poco ma sicuro, fino ad allora, però, lui ci serve.- Sistemò le maniche del vestito nero, per cui si voltò verso l'amica. -Dukley mi ha aperto gli occhi su un punto: abbiamo bisogno di uno stratega. Lui è uno stratega. E, per di più, ha già preso il regno una volta.-
-Certo, affiancato da Benedict Burke.- Nadine stava per dire altro, ma si contenne, lanciando uno sguardo nervoso alla cameriera.
-Ed abbiamo visto tutti quanto a lungo è durato.- ironizzò lisciandosi la lunga gonna, e poi la cintura dorata sulla vita. -Rose, posso chiederti una cosa in merito.. alla lingua nella quale si pregano Aegvar ed Eruthil?-
-Oh, ma certamente, Vostra Altezza.-
-Mi è capitato di leggere..- c'erano volte in cui nulla le riusciva difficile come mentire. -..non ricordo in quale libro, una certa affermazione. Se non erro: 'ehim Losille'. Non ho saputo tradurlo da me, per cui mi domandavo se tu sapessi qualcosa in merito.-
STAI LEGGENDO
Adamas
FantasyI nostri Dei sono protettori e magnanimi. Stringono una penna d'oca in mano e quando tu commenti uno sbaglio aspettano ed aspettano in attesa che te ne penta. Se questo non accade, col cuore infranto, annotano il tuo peccato. Non chiudono mai il lib...