22. Solo uno

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«Posso entrare?» chiese Shawn, facendo capolino dalla porta. Finn alzò lo sguardo, incuriosito, prima di fargli un cenno di assenso. Inspirò a fondo dal momento che era ancora terribilmente arrabbiato. No, era furioso. E lo era ancora di più del solito, poiché non riusciva a capire il motivo di quel suo stato d'animo.

«Come stai?» provò il principe, ricevendo in risposta solo un'alzata di spalle e una frase mugugnata. Che diamine aveva la sua guardia?

«Va tutto bene?» insistette, sedendosi sul letto. Finn si sentiva sotto pressione, schiacciato da quegli occhi scuri. E sapeva anche che non avrebbe resistito a lungo, trincerato nel suo silenzio.

«Hai intenzione di parlarmi o me ne devo andare?» sbottò il biondo. La guardia seguì ad alzare le spalle. Il fatto era che gli avrebbe risposto volentieri se solo fosse riuscito a fare chiarezza nella sua mente e ad articolare qualcosa di sensato. Stanco, Shawn si avvicinò, sollevandogli il mento con l'indice e osservando i suoi occhi tormentati.

«Cosa devi dirmi?»

«Niente, Shawn» sospirò, aprendosi in un sorriso forzato. «Se non ti dispiace, avrei parecchio lavoro da fare» disse, continuando a leggere dei documenti marchiati dal sigillo reale. Ma il principe non voleva proprio demordere.

«Sì, mi dispiace»

«Da quando sei così irritante?»

«Da quando tu sei così irritante?» ribattè Shawn, offeso. La guardia strinse i pugni e lo guardò in cagnesco, raccogliendo e sistemando i vari fogli.

«Se sono così irritante, forse dovresti andare a trascorrere del tempo con la tua dama» sibilò il piccoletto, alzandosi di scatto. Voltò le spalle all'altro e si passò una mano sugli occhi, adirato. Si era lasciato scappare una frase di troppo, maledizione.

D'altro canto, Shawn si bloccò, prima di aprirsi in un ghigno e alzarsi a sua volta.

«Allora si tratta di questo» sghignazzò, facendo accigliare e girare il moro, che se lo trovò vicino, decisamente troppo.

«Di che cosa stai parlando?» esordì, deglutendo e focalizzando l'attenzione sul muro alle spalle di Shawn. Certo che aveva delle decorazioni proprio interessanti. Sicuramente, il re aveva chiamato i migliori artigiani e...

«Sei geloso» sussurrò il principe, entusiasta. La guardia abbassò gli occhi, colpevole.

Colpito e affondato.

Fece un altro passo in avanti che spaventò il piccolo. Nel giro di qualche secondo, si trovò con le spalle al muro e il volto di Shawn a pochi centimetri.

«Devi smetterla di bloccarmi contro ogni muro che trovi» mormorò Finn, ancora con lo sguardo basso.

«Non hai negato» soffiò, stupito. Quando l'altro aggrottò le sopracciglia, si decise a continuare: «Sei geloso»

«È ridicolo. Perché mai dovrei esserlo?»

«Non lo so, dimmelo tu»

L'ultima frase fu talmente sussurrata che Finn credette di essersela immaginata. O forse era distratto dalle labbra di Shawn che percorrevano la sua mascella in una lunga ed estenuante carezza all'orecchio fino al mento. Sospirò inclinando il viso e lasciandogli maggiore accesso.

Il principe sorrise sulla sua pelle, iniziando a lasciare dei morbidi baci, alternati a qualche morsetto. Era certo che l'indomani avrebbe avuto dei pericolosissimi segni in bella vista, ma al momento quella bocca non gli permetteva nessuna preoccupazione. Non quando era unita alla sua in un bacio mozzafiato. Circondò il collo di Shawn con le braccia, avvicinandolo a sé, e rispose con foga, non percependo nemmeno le dita del principe accarezzare la sua pelle sotto la sua casacca.

«Ti bacerei all'infinito» si lasciò sfuggire il biondo tra un bacio e l'altro, cosa che, al posto di spaventarlo, lo incitò a proseguire. Gli morse il labbro, prima di scendere e lasciargli un bacio sul collo.

«Anch'io, Shawn, anch'io»

«Shawn!» udirono chiamare in lontananza nel corridoio. Di certo, si trattava di Lara e quella consapevolezza fece sparire ogni traccia di felicità dal volto del piccolo. Il principe gli lasciò un ultimo bacio sulla fronte, prima di staccarsi, con lo sguardo colmo di scuse, e raggiungere la porta.

«Tranquillo» disse, aspettando che l'altro lo guardasse, in attesa.

«Nel mio cuore c'è posto per un solo e unico Finn» affermò prima di fargli l'occhiolino e sparire.

E forse, ma proprio forse, Finn si aprì nel sorriso più aperto e sincero che avesse mai fatto.

The Prince's Affair [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora