Ti aspetto

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"Se tu per puro caso arrivassi fin qui e leggessi le mie parole, forse, chissà, potrebbe cambiare qualcosa, potresti vedermi con occhi diversi, potrebbe cambiare il nostro rapporto, potrebbe..."

Questi erano i pensieri di Sheila, mentre scriveva sul suo blog, spinta dai sentimenti provati negli ultimi giorni,dopo un lungo periodo in cui le era sembrato di essere diventata quasi insensibile al mondo che la circondava, soprattutto a quello maschile.

Qualche settimana prima la sua vita si era intrecciata a quella di Alfonso e da allora nulla le era  parso più come prima,vedeva le cose attraverso un filtro magico, che la predisponeva al buonumore, la faceva sentire in un'atmosfera ovattata, di pace ed armonia,non senza  quel "quid" di brio che una persona positiva poteva infondere.

In altre parole si stava"interessando" ad un uomo e questo le sapeva del miracoloso,dell'impossibile ed al contrario delle altre volte in cui  si era sentita presa da un esponente dell'altro sesso,non provava quell'ansia insana che la rendeva nervosa ,insicura di sè e vulnerabile.

Ora si lasciava trasportare dalle proprie emozioni  senza esserne travolta, assecondava quello stato di benessere senza farsi troppe domande,seguiva la corrente che la stava sospingendo dolcemente  verso emozioni intense e bellissime.

Sheila era una donna giovane, brillante, eclettica, con una vita lavorativa molto piena e soddisfacente,ma con una vita sentimentale inesistente, avendo deciso di non innamorarsi più dopo una storia lunga ed estenuante che l'aveva profondamente amareggiata,per cui stava alla larga da possibili coinvolgimenti sentimentali,però con l'arrivo di Alfonso e dei suoi occhi neri tutto questo stava per essere messo in discussione.

"Se tu ti rendessi conto dell'effetto che mi fai,forse saresti meno formale con me" continuava a pensare  "se tu comprendessi che non desidererei altro che condividere il mio tempo con te,forse,faresti un passo verso di me".


E si immaginò Alfonso,il dottor Alfonso de Grandi, austero e compassato leggere le poesie, le frasi d'amore, i racconti che traboccavano dal  suo spazio virtuale e rimanerne colpito.

Lo immaginò seduto nella poltrona del suo studio, con la faccia impassibile mentre scovava nell'infinito mondo del web qualcuna delle sue "perle" piene di sentimento e provasse qualcosa, iniziasse a sciogliere quella cortina di impassibilità e di freddezza che lo avvolgeva sempre,anzi,quasi sempre,perchè c'era stato un momento in cui Sheila aveva notato nello sguardo dell'uomo un barlume ,una piccola scintilla di empatia nei suoi confronti.

Stavano parlando di lavoro, di argomenti asettici,quando lui era rimasto in silenzio ad ascoltarla e  una luce aveva brillato in fondo a quegli occhi glaciali,era stato un attimo,però era accaduto e questo le aveva fatto intuire che sotto l'apparente freddezza batteva un cuore e quel cuore,in quel momento le stava comunicando qualcosa.

Sospirò Sheila e pensò che razionalmente stava costruendo un castello di sogni e basta, ma che il suo intuito, la sua sensibilità superiore alla norma, la stavano trascinando verso un qualcosa di forte ed al momento indefinito ,conducendola là dove in realtà voleva andare: alla scoperta di se stessa, senza dimenticare di essere Donna e questo poteva succedere solo incontrando un Uomo, quell'uomo che aveva conosciuto da poco e che la stava attraendo come una calamita, tanto da occupare la maggior parte dei suoi pensieri.

Sull'onda di queste emozioni scrisse dei versi che intitolò"Ti aspetto", poi chiuse gli occhi e si disse che stava gettando un seme, un piccolo seme nell'universo che qualcuno destinato a raccoglierlo avrebbe trovato.

Secondo lei Alfonso avrebbe trovato il modo di leggere quelle parole, non sapeva come avrebbe fatto e non aveva nessuna intenzione di forzare la cosa,ma era certa che Alfonso avrebbe letto la su poesia e l'avrebbe interpretata come un "segno del destino".

Erano in un momento professionale di intesa,ma le occasioni per incontrarsi stavano sfumando per i vari impegni sia dell'uno che dell'altra,in realtà Sheila aspettava una sua telefonata che tardava ad arrivare, ma chissà...

Decise che era ora di abbandonare il suo blog e di ritirarsi a riposare, confidando nell'indomani...




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