Tiziana vede Roberto

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Tiziana distolse lo sguardo dal monitor dove stava valutando una Tac,chiuse gli occhi e respirò a fondo,non era possibile che continuasse a pensare a Roberto ogni secondo, la cosa la disturbava per vari motivi,non ultimo il fatto che le rendesse più difficile concentrarsi e quindi lavorare.

Decise che su quel referto sarebbe tornata dopo, aveva bisogno di rilassarsi e di trovare lo spirito giusto."La cosa migliore "pensò "è cercare Roberto,solo la sua presenza mi darà conforto".Si alzò di scatto dalla poltroncina girevole  e si diresse verso il reparto di oculistica, conosceva molto bene lo studio di Roberto,nonostante il labirinto di stanze e corridoi lo trovò subito,la porta era semiaperta, bussò ma non rispose nessuno, si affacciò e notò che la stanza era vuota, nessuna traccia del medico.

"Cerca il dottor Corviero?"chiese un'infermiera accigliata ,dall'aria indisponente,poi senza attendere risposta:"è uscito,ha lasciato la porta aperta,ma non credo che tornerà,ha salutato frettolosamente una decina di minuti fa".

"Volevo chiedergli..."cercò di giustificare la propria presenza lì ,senza dare l'idea di correre dietro al bel dottore,ma pronta l'infermiera:"non mi interessa il motivo per cui lei è qui" sorrise sardonicamente, dando ad intendere che aveva capito tutto"le dico solo che il dottore è andato via...buonasera".

L'infermiera se ne andò con aria trionfante,non sopportava quella radiologa belloccia e sempre in tiro che si atteggiava a gran diva,una volta tanto ben le stava se qualcuno non se la filava, se poi quel "qualcuno" era il dottor Corviero,meglio ancora...Roberto era nel cuore di molte e anche un po' nel suo.

Tiziana rimase a guardare la donna che si allontanava, provando un moto di stizza.

Era contrariata per l'atteggiamento dell'infermiera ma soprattutto per il fatto che Roberto non ci fosse.Si affacciò alla finestra  giusto in tempo di vedere l'auto di Corviero imboccare il viale  e fermarsi poco più in là di fronte all'Angolo delle Felicità.

Incuriosita rimase ad osservare ed ebbe la bella sorpresa.Da quell'auto,dall'auto di Roberto uscì una donna che pur da lontano aveva,inconfondibilmente le sembianze di Sheila.

Tiziana si sentì soffocare dalla rabbia e dalla delusione, serrò strettamente i pugni fino a farsi male,non sopportava quello sgarro, da Sheila poi...

Considerava la collega come "passabile",ma non paragonabile al proprio charme.Non riusciva a capacitari come un uomo del calibro di Roberto si potese "confondere" con lei,arrivò ad ipotizzare che questa uscita insieme fosse una mossa per farla ingelosire e a questo pensiero parve tranquillizzarsi relativamente.

Si allontanò dalla finestra che imbruniva,tornò al suo posto di lavoro con un mal di testa feroce,spense il monitor, chiuse a chiave la piccola stanza delle refertazioni e tornò a casa.


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