Arrivo a Posillipo

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Posillipo li accolse in tarda serata, con tutto il suo splendore.

Il mare calmissimo, la luna piena, le luci soffuse che giocavano sull'acqua riflettendosi creavano un atmosfera magica, resa ancora più intensa dagli aromi che si diffondevano nell'aria, un misto di agrumi, gelsomini e salsedine.

Roberto era silenzioso, sembrava emozionato mentre si stavano dirigendo verso il portone dell'abitazione dei suoi genitori,a che sorgeva proprio lì, vicino al mare.

Nei giorni precedenti si era dimostrato particolarmente affettuoso nei  confronti, di Sheila tanto da farle  pensare che anche lui si stesse innamorando di lei e aveva iniziato ad accarezzare il sogno di un rapporto stabile e duraturo, basato sulla fiducia , la passione e la lealtà, cose per  fondamentali in un rapporto di coppia.

Il portone si aprì ancora prima che si  fossero fermati sulla soglia e due figure  vennero loro  incontro tendendole la mano, erano i genitori di Roberto.

Maria, la madre era una donna alta elegante con un viso dagli zigomi leggermente pronunciati  e gli occhi allungati tali e quali al figlio, si presentò con una cordialità misurata che mise un po' in allarme, la giovane dottoressa, da come me l'aveva descritta il suo fidanzato, pensava che sarebbe stata più affettuosa, invece si limitò a sorriderle  accompagnando il gesto con qualche parola di circostanza, il padre, Vincenzo non fu da meno, ma questo Sheila l' aveva messo in conto e non fu una delusione.

Si diressero nel salone da cui si poteva ammirare una vista mozzafiato , Roberto le cinse le spalle con un braccio ed indicandole il golfo disse:"Vedrai domani con la luce del sole che spettacolo !"

"Su,su caro, avrete modo di vedere il tutto con calma, ora sbrigatevi  che fra poco sarà pronto in tavola". li sollecitò donna Maria con  voce squillante, dal tono che  suonò falso, quasi come stesse recitando,  tanto che Sheila percepì sotto quell'allegria  strana un qualcosa di stonato, ma lasciò perdere, come al solito, le sue sensazioni per cercare di godersi il più possibile quella vacanza.

"Vieni Sheila" mlesussurrò  Roberto guidandola verso un lungo corridoio in fondo  al quale si apriva un'ampia camera da letto:

"Questa è la tua stanza, vi troverai tutti i comforts necessari, potrai sistemare i bagagli più tardi, ma cambiati pure, il viaggio non è stato breve".Le strizzò un occhio prima di chiudere la porta.

La stanza era bellissima, con il pavimento in parquet, il letto chiaro, grande, i cuscini morbidi appoggiati sopra la copertina leggera di cotone bianco e beige, nell'aria una piacevole essenza agrumata, molto simile a quella che aveva notato appena arrivata a Posillipo.

In un angolo vi erano le sue valigie, che Oscar, il  tuttofare, aveva trasportato in casa dall'auto.

Non aveva immaginato che la famiglia di Roberto fosse così ricca, lui si era ben guardato da dirglielo o da farglielo capire,lui stesso viveva e si comportava in modo molto ordinario, semplice, senza sfarzo, senza lusso,invece ora capiva che lui avrebbe potuto permettersi molto di più di quello che mostrava.

"sei pronta?" la voce dell'uomo passò oltre la porta chiusa, preceduta da un lieve bussare.

"arrivo tra un attimo" rispose Sheila affrettandosi ad indossare un vestito che riteneva adatto alla serata, dopo essersi fatta una velocissima doccia , la camera  era dotata anche di una bella stanza da bagno.

Donna Maria era in piedi accanto alla tavola imbandita e scalpitava in attesa dei due giovani, odiava aspettare , tanto più quando aveva ospiti, temendo che nell'attesa i cibi preparati perdessero parte del gusto.

Sheila non si fece attendere più di tanto, avendo omesso di truccarsi come voleva, e avendo optato per una pettinatura veloce.

La madre di Roberto la osservò con una luce ironica nello sguardo, facendola sentire inadeguata. Il vestito a fiori  le era sembrato una scelta giusta, invece si stava rivelando un flop agli occhi di Maria. La donna aveva un vestito scuro di seta, dal taglio classico, che metteva in mostra il suo fisico ancora snello,  i capelli erano perfettamente acconciati e un trucco sapiente volorizzava i suoi tratti somatici particolari, quasi orientaleggianti; tutto questo le conferiva  l'aria della classica donna perfetta, che ha tutto sotto controllo e si sente a proprio agio.

Roberto indossava pantaloni di lino blu, camicia bianca con le maniche arrotolate sui gomiti ed era bellissimo così, Il padre, elegantissimo in pantaloni grigi e camicia a righe sfoggiava un'invidiabile abbronzatura sui cui scintillava un sorriso ineccepibile.

Sheila si lisciò le pieghe del suo vestitino colorato e avrebbe voluto scomparire, cercò di nascondere dalla vista degli altri le sue scarpe con la zeppa, che  sicuramente avrebbero fatto inorridire tutti. Con uno sguardo veloce aveva constato che Donna Maria indossava dei sandali gioiello dal tacco non troppo alto, ma comunque molto chic.

Don Vincenzo le riempì il bicchiere di vino fresco e frizzante e lei accettò con garbo, sperando che un po' di alcol la rilassasse.

"Sai, mamma, Sheila è un'ottima cuoca" disse Roberto  per rompere il ghiaccio.

"Una donna all'altezza di ogni situazione" commentò donna Maria, per proseguire: "medico, cuoca provetta..." poi si fermò lasciando la forchetta a mezz'aria e guardando la sua ospite negli occhi : " a proposito,Sheila, di cosa si occupa? Voglio dire, che specializzazione ha?"

Sheila si sentì sollevata,almeno a questa domanda avrebbe risposto senza esitazioni!

"Sono medico legale"

"Assicurazioni?"chiese don Vincenzo

"Non propriamente, collaboro soprattutto con l'autorità giudiziaria, faccio perizie per il tribunale, oltre al lavoro di routine previsto dal nostro reparto, sono un medico ospedaliero."

"Ah!" esclamò con distacco l'uomo,mentre la moglie inarcò un sopracciglio.

"Saprà sicuramente che Roberto ha una carriera brillantissima davanti a sè. La carriera universitaria." specificò con orgoglio malcelato,sottolineando ,così che mentre lei era un medico ospedaliero, Roberto era medico universitario e quindi destinato a più alti incarichi.

"Sì,come no" si affrettò a rispondere Sheila.

"Eh, sì, il nostro Roberto ci ha dato e ci darà grandi soddisfazioni." Vincenzo si era appoggiato allo schienale della sedia  gonfiando il petto e ammiccando verso il figlio, poi riprese a mangiare senza aggiungere altro,mentre donna Maria continuava a lanciare occhiate e sorrisini  eloquenti verso la giovane donna.

Roberto sorrideva sornione, non rendendosi conto di come la sua ospite si stesse sentendo, era felice, stava dando di sè e della sua famiglia l'idea di persone appagate dalla vita, vincenti ,mentre  Sheila si stava domandando perchè lui l'avesse portata lì, ma sperava di poter trascorrere quella vacanza appena iniziata in modo romantico e soprattutto con Roberto e non con i suoi.

Dopo il dessert ,con la scusa della stanchezza del viaggio, si ritirò nella sua camera,immaginando una visita, non le piaceva essere costretta a dormire senza il fidanzato,ma le apparenze andavano rispettate, siamo al sud, le aveva spiegato  lui.

Verso le undici comprese che avrebbe trascorso la notte da sola, questa situazione le sembrava anche un tantino ambigua, in fondo lei era ospite dei genitori di un uomo che  non avevano minimamente dimostrato di considerarla una di famiglia, una sorta di fidanzata, come lei si riteneva e forse, a quel punto c'era da chiederselo,  Roberto come la considerava? amica? amante? fidanzata? e perchè l'aveva portata  fin là, fra quella gente snob?

Si addormentò  dopo poco, vinta dal sonno.




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