Sheila parte seconda

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Sheila aveva imparato ad esternare poco i propri sentimenti, le proprie emozioni,soprattutto con persone che non conosceva bene, pur mantenendo un atteggiamento positivo  nei confronti degli altri, era piuttosto riservata e lo era anche con Roberto con cui aveva dei contatti piuttosto limitati.

Roberto era un oculista e lavorava nel grande ospedale universitario dove Sheila  svolgeva la professione di medico legale,avevano avuto modo di incrociarsi al bar,a mensa e di  trovarsi  coinvolti in banali discorsi di gruppo,che si svolgevano spesso fra colleghi  nei momenti di pausa.

Tiziana, una bellissima radiologa dai capelli color del grano e lo sguardo ammaliatore li aveva presentati qualche settimana prima e Sheila era rimasta favorevolmente colpita da quell'umo bello,sorridente,elegante,ma si era ben guardata dal manifestare anche solo un briciolo del proprio interesse verso il collega, nascondendolo anche all'amica radiologa,una delle poche colleghe con cui usciva ogni tanto per un aperitivo o un cinema.

"Che ti pare di Roberto?" L'aveva stuzzicata un giorno Tiziana,Sheila si era sentita avvampare ma aveva dissimulato come meglio poteva il suo turbamento rispondendo con frasi neutre.

"A me piace molto" aveva continuato la radiologa "ma lui non si è espresso,non ha risposto neppure ad un mio invito ad una festa" concluse corrucciata, essendo abituata a far pendere dalle proprie labbra gli uomini,si era sentita sminuita,messa sotto scacco e questo non le andava giù, anzi,era decisa a usare tutte le sue armi seduttive per farlo capitolare ed in un certo senso aveva pensato di controllare Sheila che considerava una pericolosa rivale.

Non avrebbe voluto che i due si conoscessero,ma trovandosi spesso insieme alla mensa era stato inevitabile  presentarli; il passo successivo sarebbe stato quello di capire come avrebbe dovuto muoversi per neutralizzare quello che considerava un pericolo.

"Forse è il tipo di uomo che ama scegliere e non essere scelto" aveva risposto lei di getto.

"Ma tu cosa ne sai,scusa?" aveva ribadito Tiziana con veemenza.

"niente,che vuoi che ne sappia? Ho solo tirato ad indovinare...non lo conosco neppure".
Sheila si stava innervosendo per il comportamento  dell'amica,già  il suo equilibrio era precario  per l'emozione scaturita dal conoscere Roberto,se poi ci si metteva anche Tiziana con i suoi atteggiamenti supponenti ,il quadro si complicata e lei non aveva voglia di trovarsi invischiati in faccende emotivamente complicate,aveva bisogno di semplicità  e chiarezza, solidità  e sicurezza.
Sua madre non aveva fatto un buon lavoro con lei,non era stata volontariamente una cattiva genitrice,ma aveva  instillato nella figlia una sorta di insicurezza che la perseguitata anche in età  adulta,Sheila non era davvero padrona di se stessa.
"Se fossi stata amata davvero... se fossi stata lasciata libera di essere me stessa...chissà quanto sarebbe stata migliore la mia vita" si diceva nei momenti più  neri, poi accadeva qualcosa di bello ed il sole tornava a splendere, ma ora Roberto l'aveva profondamente turbata e un animo ferito non sa come reagire di fronte alle incertezze...





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