Sheila osservò la sua immagine riflessa nello specchio con aria critica.Non le piaceva la piega che avevano assunto i suoi capelli,non le piaceva il suo aspetto in generale e oltre a questo non si sentiva entusiasta per la mattinata lavorativa che le si prospettava,avrebbe dovuto trovarsi a tu per tu con Tiziana.
Pur lavorando in reparti diversi accadeva ogni tanto che dovessero confrontarsi e proprio quella mattina avevano un incontro interdisciplinare, non sarebbero state sole per fortuna,ma già immaginava le manovre che la collega avrebbe messo in atto per punzecchiarla e questo non la confortava affatto.
"Devo cercare di rendermi almeno presentabile" si disse "sentirmi a mio agio sarà sicuramente un punto a mio favore" e detto questo iniziò a pettinarsi i lunghi capelli che non ne volevano sapere di disciplinarsi, sembravano animati di vita propria, elettrici,alla fine pensò di legarli,decisione che si rivelò accettabile anche se non propriamente vincente, il risultato non entusiasmò particolarmente Sheila che uscì di casa frettolosamente e un po' irritata.
Tiziana era già arrivata quando lei entrò nella sala riunioni, se ne stava seduta al grande tavolino bianco,con l'aria indifferente,ma in realtà era tesa come una corda di violino,stava aspettando il momento opportuno per aggredire in qualche modo la rossa collega e carpirle qualche notizia di più sulla sua storia con Roberto,non era il tipo che mollava la preda,tutt'altro, voleva sondare il terreno, sfogarsi e poi partire all'attacco,non le importava niente dei sentimenti di Sheila, era solo accecata da una rabbia e da una voglia di conquista che la divoravano.
"Buongiorno Sheila"le disse vedendola entrare,con voce melliflua .Quest'ultima le rispose cortesemente ma in modo freddo, senza tuttavia lasciar trasparire il suo nervosismo, poi si sedette dal lato opposto del tavolo e tirata fuori la documentazione che sarebbe servita per discutere i casi clinici di loro interesse,iniziò a sfogliarla con falsa attenzione,tendendo invece l'orecchio alle parole dell'altra.Queste inevitabilmente arrivarono e si rovesciarono su di lei come un fiume in piena.
Erano ancora sole, in attesa degli altri colleghi che erano in ritardo come sempre.
"Ti stai divertendo in questo periodo? Le chiese a bruciapelo e senza attendere risposta continuò: "A vederti direi di no, hai un'aria...come dire...dimessa!" Esclamò trionfante,sperando di averla punta sul vivo,invece Sheila si girò lentamente verso di lei e la guardò con gelida pacatezza:
"Scusami,non credo che siano affari tuoi,comunque,tanto per rispondere alle tua domanda,sì mi sto divertendo e molto".
"ah, benissimo" sibilò alzandosi in piedi e andandole più vicino "e chi sarebbe la fonte del tuo divertimento? Roberto? "La sovrastava per altezza essendo Sheila seduta e questo la faceva sentire più forte e sicura di sè,così continuò :"Divertiti,divertiti ora che...non si sa mai cosa possa accadere" .
"Ti ripeto,sono fatti miei ,non devono interessarti!"
"Eh,no,cara, sono fatti miei,in quanto Roberto l'ho conosciuto prima io e sai benissimo che mi interessa da tanto,sei tu che ti sei messa fra noi!" Avrebbe voluto urlare,ma doveva trattenersi per forza e la voce le usciva strozzata,quasi rotta.
"Buongiorno!" La voce squillante del primario di radiologia interruppe quel penoso colloquio,Tiziana riprese il suo posto, Sheila si sistemò meglio nella poltroncina verde , a ruota entrarono gli altri interessati e con gran sorpresa delle due donne arrivò anche Roberto che con aria serafica prese posto accanto a Sheila,salutandola calorosamente,cosa che non sfuggì a nessuno.
Tiziana, rincantucciata in un angolo era livida di rabbia.
La riunione proseguì apparentemente tranquilla, furono discussi alcuni casi che avevano destato problematiche varie e su cui era stato richiesto un parere medico legale, anche Roberto portò un caso capitato nel suo reparto,ma non era lo stesso venuto in mente a Sheila tempo prima, era un altro e lo vedeva coinvolto in prima persona;non che vi fossero state ripercussioni negative,però l'oculista aveva voluto sottoporlo al parere dei colleghi per un'opinione esterna, data da professionisti senza nessun coinvolgimento,super partes.
La cosa allarmò un po' Sheila, che Roberto avesse voluto avvicinarla per trarne un ipotetico vantaggio al momento del bisogno? Questo tarlo le si insinuò nella mente e la rese ancora più vulnerabile,l'aver conosciuto Roberto le stava procurando un carico emotivo non indifferente e questo la destabilizzava,non sapeva cosa fare e come comportarsi...
Al termine dell'incontro Roberto l'aspettò fuori dalla stanza,lei si era trattenuta dentro proprio per vedere cosa avrebbe fatto lui. L'uomo le sorrise dolcemente ed il suo volto si illuminò, era così bello da togliere il fiato, Sheila non avrebbe mai pensato di trovarsi coinvolta così tanto.
Tiziana si era appostata di fronte al bar, da lì sarebbero dovuti passare per forza,era un percorso obbligato uscendo dalla sala riunioni e quando li vide insieme non esitò a salutarli con rabbia malcelata,mentre sul suo viso si andava dipingendo delusione e stizza.
"Andrà davvero tutto bene?" si chiese ancora una volta Sheila mentre procedeva nel lungo corridoio accanto al collega che aveva l'aria di sentirsi appagato e sereno.
"ci vediamo questa sera o hai impegni?"domandò lui guardandola negli occhi e facendola quasi arrossire di contentezza.
"si,va bene,possiamo vederci"
"Non sembri molto convinta"
"Ti sbagli,lo sono". Roberto si fermò e costrinse anche lei a farlo,poi, posandole le mani sulle spalle "c'è qualcosa che non va?"
"no,che vai a pensare?"
"sicura?"
"sicura,tranquillo!"
"ne riparliamo dopo" concluse Roberto,dando ad intendere che non le credeva.
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Se...
Romanceil titolo porebbe essere provvisorio,in quanto scrivo di getto ,spinta da una fantasia, da una vena spontanea che mi porta ad immaginare cosa irreali,come se fossi la spettatrice di una vita che accade "ma non c'è". Anche in questa opera non mi r...