Le prime luci del mattino baciarono il volto di Sheila, filtrando dalla finestra ; lei si svegliò lentamente, cercando con la mano il corpo di Roberto anche a sè.
Dopo la serata precedente, in cui si erano beati delle meraviglie di quel paradiso terrestre, si sentiva appagata ed era decisa a godersi in pieno la giornata che stava nascendo.
Roberto avvertì il tocco lieve della compagna e si svegliò aprendo gli occhi per poi richiuderli subito : "è presto,non ti pare?"riuscì a dire con la voce impastata di sonno.
""Sì, hai ragione, ma non ho più sonno""
"Io si" rispose Roberto quasi divertito.
"Allora dormi pure, io vado a fare un giro sulla spiaggia qui vicino, poi tornerò per la colazione".
Lui l'attirò a sè con un gesto fermo :""non permetto alla mia donna di avventurarsi in una città sconosciuta" le disse fra il serio ed il faceto.
"Sei geloso?"" lo stuzzicò.
""Ho sangue meridionale nelle vene, anche se mi ritengo un uomo moderno".
""Allora non ti rimane che farmi compagnia".
Roberto si girò su un fianco, lasciando che le candide lenzuola di lino lo scoprissero fino ai fianchi, mettendo in evidenza il fisico asciutto, poi reggendosi la testa con una mano osservò a lungo Sheila,per poi dirle: ""vuoi sposarmi?""
"Ti stai prendendo gioco di me?" chiese con il cuore palpitante .
"Mai stato così serio".
"Forse non ho capito bene..." si morse un labbro tormentandolo.
""Hai capito benissimo, mia bellissima inglesina, ti ho chiesto di diventare mia moglie".
Lei rise , ma non era di pura felicità, avvertiva sotto quell'improvviso cambiamento un qualcosa di falso e di inafferrabile, un qualcosa di sfuggente che la allarmava.
"Non ti sembra di correre un po' troppo? Fino a qualche giorno fa eri piuttosto sostenuto, eri più freddo, distaccato ed ora, improvvisamente hai un atteggiamento diverso". Constatò Sheila.
"Non mi conosci del tutto, cara. Quando inizio una relazione è perchè ne sono convinto, non ho più nè l'età nè la voglia di correre la cavallina, dovresti averlo capito." La sua voce era quasi severa, così come il suo sguardo.
Sheila si sentì in difetto e abbassò lo sguardo.Lui le alzò il mento con un dito e la rimproverò dolcemente : " che fai, non mi guardi negli occhi?"
Lei arrossì come una liceale, delgutì a vuoto dandosi della stupida, Era così bella e non lo sapeva, non ne aveva a consapevolezza. Affrontò Roberto, puntando i suoi occhi chiari e limpidi in quelli neri e magnetici di lui, provando un sentimento sconvolgente, un coinvolgimento inaspettato e si sentì felice.
Mise al bando le sue paure, le sue sensazioni, spazzandole via , rispondendo:
"Sì,voglio essere tua moglie,Roberto".
Lui le prese il volto fra le mani e la baciò con tenerezza ."non sai quanto mi piaci e cosa provo per te...Vorrei potertelo dimostrare ogni giorno, se tu me lo permetterai."
Rimasero così, abbracciati per un tempo che parve loro interminabile, ognuno,però, avvolto nei propri pensieri.
Nel primo pomeriggio ripresero l'aliscafo per Messina e poi si diressero verso la villa, dove vi arrivarono al tramonto.
Il luogo dove sorgeva l'abitazione, già suggestivo di per sè, era ancor più valorizzato dai colori del cielo e del sole che si fondevano insieme come in un quadro impressionista, rendendone incantevole la vista.
Una sagoma seduto al bordo della piscina li salutò da lontano, era Rosaria, accanto a lei un'altra donna che lì per lì i due stentarono a riconoscere,ma mano a mano che si avvicinavano prese le sembianze di Claudia.
Sheila si sentì contrariata, molto contrariata. Aveva pensato a tutto meno che trovarsi faccia a faccia con la sua futura cognata.
"Ehi, venite a vedere chi c'è!" Urlò Rosaria alzandosi in piedi e mostrandosi in tutta la sua scultorea bellezza, che non sfuggì alla giovane dottoressa.
Roberto strinse in segno di intesa il braccio alla compagna, poi affrettò il passo verso la piscina.
"Direi che di sorprese ne abbiamo avute in questi giorni" Ironizzò.
"Sheila, Roberto... che piacere vedervi!" Claudia abbracciò entrambi riservando alla prima un a certa formalità,mentr econ il fratello fu affettuosae più cordiale.
"Come mai qui?" le chiese lui mostrandosi perplesso.
Claudia tergiversò un po', mentre Rosaria gli si era affancata con fare compiaciuto, come se stesse aspettando un cenno da parte di lui per allontanarsi insieme,magari con una scusa, una qualsiasi scusa, invece Roberto continuava ad ignorarla.
" Abbiamo deciso all'improvviso di venire qua, era tanto che non venivamo in Sicilia" affermò on noncuranza.
"Perfetto,.Dove sono gli altri?" Chiese alludendo ai nipoti ed al cognato.
"Si stanno preparando per la cena, andiamo al ristorante tutti insieme,vero?" domanò ansiosa, temendo un no.
L'essere arrivati a Taormina era stata una sua idea, voleva rendersi conto di come stessero le cose fra Roberto e Rosaria, voleva favorire il loro riavvicinamento, non vedendo di buon occhio Sheila, non la reputava all'altezza della propria famiglia.
Il marito ed i figli avevano acconsentito con gioia alla vacanza fuori programma ed ora non rimaneva che godersi il momento...
Roberto prima di rispondere guardò la fidanzata che fece un gesto di assenso quasi impercettibile, che lui captò immediatamente :" Va bene, volentieri".
Si sentiva stanco ed un po' preoccupato per la situazione che si era venuta a creare, non voleva che l'equilibrio raggiunto con Sheila venisse ad incrinarsi, lui la voleva, voleva veramente sposarla, anche se ... anche se Rosaria lo inquietava, lo attraeva tremendamente.
Roberto non era il tipo da troppi ragionamenti, per lui esisteva il bianco ed il nero, talvolta il grigio, ma era appunto un'eccezione quest'ultima possibilità.
Aveva deciso di sposarsi con una donna che trovava gradevole, non troppo appariscente, non troppo pretenziosa, anzi, affatto pretenziosa, leale, onesta, insomma, una donna di cui fidarsi e poi... e poi lei era un medico legale e poteva aiutarlo nelle tante insidie che nella professione di medico oculista potevano incontrare.
Sì. Roberto era un tantino opportunista e la professione della futura moglie contava.
Avrebbe fatto di tutto per rimanerle fedele, anche se sapeva già in partenza che non avrebbe resistito e la presenza di Rosaria metteva in discussione i suoi buoni propositi, ma cercava di non lasciarsi andare, non subito, non così presto.
"Diamoci un appuntamento: fra mezz'ora qui, ok?"la voce di Lello cercò di sovrastare il brusio di sottofondo dovuto soprattutto alla vivacità di sua moglie.
Tutti assentirono e si diressero verso le rispettive camere per prepararsi.
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Se...
Romanceil titolo porebbe essere provvisorio,in quanto scrivo di getto ,spinta da una fantasia, da una vena spontanea che mi porta ad immaginare cosa irreali,come se fossi la spettatrice di una vita che accade "ma non c'è". Anche in questa opera non mi r...