Sheila si affrettò a rincasare.Desiderava trovare un po' di tranquillità dopo quella mattinata affannata, per la sera aveva appuntamento con Roberto e non voleva giungervi carica di nervosismo.
Entrata nel suo appartamento si accasciò sul divano,vinta da un senso profondo di stanchezza.
Tentò di recuperare un po' la serenità facendo dei respiri profondi ed ascoltando musica rilassante.
Aveva scoperto da poco che la musica alla frequenza di 432Hz produce effetti benefici sull'organismo,rilassando la mente e il corpo e ne stava sperimentando gli effetti benefici.
"Se avessi più tempo mi dedicherei a queste cose" pensò "sarebbe davvero meraviglioso addentrarsi in tali percorsi ,approfondire le conoscenze in merito" e mentre pensava questo si sentiva come trasportata su un altro pianeta, leggera e rasserenata,le sembrava di galleggiare nell'atmosfera,i suoi problemi sembravano distanti, quasi inesistenti, alla fine si abbandonò ad un sonno ristoratore,mentre le note di uno straordinario Mozart l'accompagnavano fra le braccia di Morfeo.
Quando si svegliò,non molto tempo dopo, ebbe la netta percezione di essere stata in un altro mondo,su un altro pianeta e non provava più le sensazioni negative che l'avevano infastidita dalla mattina.
Andò di fronte all'armadio e con una sicurezza che non ricordava più di avere scelse gli abiti per l'incontro con Roberto, un paio di pantaloni scuri dalla foggia elegante,una camicetta bianca di seta preziosa con un jabot discreto a cui accostò un golfino di cachemire grigio perla ,si sarebbe vestita dopo un bagno profumato e rilassante.
L'acqua fumante stava riempiendo la vasca,mentre la musica continuava a diffondersi nell'ambiente,i suoi pensieri collimavano con le sue emozioni e questo la rendeva forte,animata da una profonda fiducia nel futuro, si stava riconoscendo come la Sheila di sempre,anzi,migliorata da questo punto di vista.
Quando arrivò all'appuntamento Roberto la stava aspettando seduto ad un tavolino, appena la vide si alzò in piedi e le andò incontro.
"sei bellissima Sheila!" esclamò con un largo sorriso.
Lei lo salutò con calore, era così affascinante quell'uomo, le piaceva tantissimo e sembrava veramente interessato a lei,cosa che la faceva sentire al settimo cielo, anche se talvolta si chiedeva come mai un uomo così pieno di qualità si interessasse a lei,ma non quella sera, quella sera non se lo chiese...voleva essere felice,voleva godersi il presente.
Un solerte cameriere si avvicinò al loro tavolo:"Buonasera signori, siete pronti per le ordinazioni?" domandò compito.
"Certo" esclamò con voce brillante Roberto,la cosa rese un po' perplessa Sheila, in realtà lei non aveva ancora avuto tempo di consultare il menu ,ma scacciò questo pensiero fastidioso, cercando di concentrarsi su cosa ordinare.
"Vorrei la vostra ottima zuppa di farro" continuò,poi rivolgendosi alla sua accompagnatrice:
"Per te va bene,non è così?"Lei assentì con un sorriso di circostanza,in fondo il farro le piaceva e non era lì per apprezzare piatti particolari,ma per stare in compagnia del collega.
il cameriere appuntò velocemente l'ordinazione sul piccolo taccuino ,poi domandò se avessero già deciso per il secondo o se volessero un antipasto.Come fatto precedentemente Roberto rispose prima di interpellare Sheila:
"antipasto della casa per due,ma non troppo abbondante,per secondo gradirei piccione arrosto e carciofi,la signorina,forse desidera altro..." terminò questa frase dopo che ebbe notato l'espressione un po' sorpresa di lei, che in effetti odiava la cacciagione.
"sì, solo carciofi e niente piccione, per il resto va bene"affermò sollevata,chiedendosi però se Roberto avesse abitualmente l'abitudine di prevaricare gli altri.
Appena il cameriere si fu allontanato,le strinse una mano e le ribadì quanto fosse bella,ma nei suoi occhi brillava una luce che non convinceva Sheila.
Dopo aver consumato il dessert si diressero fuori del locale, lui la prese sottobraccio e le sussurrò: "vogliamo finire la serata da me?".
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Se...
Romanceil titolo porebbe essere provvisorio,in quanto scrivo di getto ,spinta da una fantasia, da una vena spontanea che mi porta ad immaginare cosa irreali,come se fossi la spettatrice di una vita che accade "ma non c'è". Anche in questa opera non mi r...