Roberto e Rosaria

5 3 0
                                    

 Sheila aveva atteso fremente la prosecuzione della  vacanza in Sicilia; dopo la settimana pesante e difficoltosa  in compagnia dei parenti di Roberto  non vedeva l'ora di starsene sola con lui, finalmente in pace .

L'arrivo a Taormina fu deliziato da un'ottima colazione squisitamente siciliana, brioche con granita al caffè  gustate in uno dei più bei locali della zona.

Seduti comodamente ad un tavolino  riuscirono a pianificare quei giorni che  rimanevano prima della partenza e  Roberto fu molto dolce e comprensivo, dandole lo spazio  negato nei giorni precedenti. Fu  anche molto accondiscendente, facendo scegliere a lei dove andare e cosa visitare e Sheila scelse di rimanere a Taormina per quella giornata, per poi puntare alle Eolie il giorno dopo e poi...poi le sarebbe venuta in mente qualche altra cosa.

Avevano a disposizione la villa di amici della famiglia di Roberto, l'avrebbero usata come base, ma senza rimanere vincolati per forza a quel luogo, c'erano tante cose da vedere e sicuramente non sarebbe bastato il tempo

Roby sorseggiava la sua granita guardandola e sorridendo sornione, le accarezzava una mano o un braccio mentre parlavano, intrecciava le sue dita con le sue, le scoccava sguardi di fuoco molto eloquenti  regalandole attimi di pura gioia,  Sheila adorava questi momenti, che insieme avevano avuto raramente.

"Ora andiamo alla villa" disse lui una volta pagato il conto, "è bellissima e ti troverai bene". Le sue parole non fecero trapelare nessuna allusione alla settimana precedente,ma la donna  fece il confronto lo stesso, respirando a pieni polmoni, libera da certe presenze opprimenti ed inopportune.

La villa era davvero bella  e molto grande.

"Che meraviglia! "esclamò Sheila appena la vide in tutta la sua maestosità.

"Te l'avevo detto !" Rispose orgoglioso lui di poterle offrire una simile sistemazione.

Appena varcato il cancello di ferro battuto comparvero alla loro vista un uomo ed una donna di mezza età.

"Chi sono questi?" Domandò allarmata .

"Tranquilla, sono i domestici".  Lei respirò con sollievo, sperando che la loro presenza si limitasse a qualche fugace apparizione, non voleva certo avere persone alle calcagna.

"Buongiorno" salutò l'uomo ,mentre la donna rimase in disparte "Sono a vostra disposizione", aggiunse con deferenza.

"Buon giorno Pietro, buongiorno Antonia" rispose con garbo Roberto, presentandoli poi a Sheila.

"Vi aiuto,dottore date a me". Pietro si era sporto in avanti con il braccio teso,pronto ad afferrare i bagagli dei due, ma prontamente  il medico lo fermò  con un gesto della mano.

"Facciamo da noi,grazie Pietro!" Esclamò Roberto proseguendo con passo elastico verso l'imponente costruzione di fronte al mare.

"Come volete,siamo al vostro servizio" ripetè  il domestico.

Entrarono  in casa. "Sheila ,io conosco a menadito questa abitazione, ci ho trascorso intere estati da bambino, non lasciarti intimorire dai domestici, ce ne saranno anche altri, però tu fai come se non esistessero se la cosa ti infastidisce e comportati come se tu fossi a casa tua."

"Cercherò" mormorò lei un po' in soggezione, guardandosi intorno estasiata. La casa era arredata in stile siciliano, molto spaziosa ed elegante, alti soffitti, maioliche  colorate, qualche pezzo barocco e una stupenda piscina non troppo grande, dalla forma quadrangolare, posta in un  angolo riparato dell'ampia terrazza che dava sul mare.

Roberto si muoveva con sicurezza in quel labirinto di stanze, dimostrando di conoscerla bene, le fece strada fino ad una camera ampia, in stile barocco moderno, con un enorme letto dalla testata imbottita, ricca di volute.

Se...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora