Werewolf Hanya- L'Alfa dei lupi solitari.

IX - WAHRHEIT

Ciao ciao ciao a tutti i bellissimi lettori della mia storia :)
Volevo dirvi che i vostri voti e i vostri commenti mi stanno rendendo davvero felicissima!
Queste cose mi danno la grinta per scrivere ancora e ancora, sperando che questa storia continui a piacervi!
Visto che ogni capitolo ha superato le dieci stelline questa settimana, per ringraziarvi, cercherò di pubblicare due capitoli, e il primo lo pubblicherò oggi :)
Il secondo, se tutto va bene, lo pubblicherò come sempre giovedì, salvo imprevisti (ad esempio non riuscire a sistemarlo in tempo).
VI RINGRAZIO CON TUTTO IL CUORE! Buona lettura <3 

Wahrheit significa "verità" in tedesco

ALEXANDER

Ero nudo e ansimante davanti al mio branco e all'orfana insolente, mentre cercavo di controllare anche quell'ultima parte di istinto che mi spingeva ad ucciderla seduta stante.
Simon e Edna mi fissavano, e a giudicare dalla posizione in cui era messo il primo, sapevo bene che era pronto a placcarmi se fossi ripartito all'attacco, anche se non ero certo ci potesse riuscire.
Loro erano gli unici a non temermi, ma a differenza di quella ragazzina fastidiosa non mi avevano mai mancato di rispetto.

Il suo modo di rispondere mi mandava in bestia, e ad essere sincero non ero abituato ad essere risposto a tono.
Il mio essere mi aveva sempre fatto incontrare solo due tipi di persone: quelle troppo terrorizzate anche solo per parlarmi, e quelle che pur di tenermi buono mi accontentavano in tutto.
Simon e Edna erano gli unici ad aver instaurato con me un altro tipo di rapporto; Edna perché mi ha cresciuto come se fossi suo figlio, e Simon perché semplicemente ci ha saputo fare.
Davvero non riuscivo a trovare una soluzione alla mia vicinanza con Simon, ma lui riusciva ad instaurare un rapporto con chiunque, sembrava come un vecchio nonno circondato da un branco di nipoti che si rivolgevano a lui per qualunque consiglio, persino Edna.

Edna...

Ero riuscito a controllarmi solo per merito suo.
La sua voce strozzata dal pianto era riuscita a distrarmi dal mio istinto animale, e quello era un chiaro segno di quanto le volessi bene.
Non appena mi ero trasformato, sentivo il cuore dell'orfana battere all'impazzata, fiutavo la sua paura, e l'eccitazione della caccia iniziava a pervadermi ogni singola fibra del corpo.
Nonostante questo aveva continuato a guardarmi dritta negli occhi in segno di sfida, e dopo qualche secondo mi aveva sferrato un pugno ben assestato sul naso, facendomi imbestialire ancora di più.
Mi aveva fatto perdere l'equilibrio, facendomi perdere anche la posizione troneggiante sul suo corpo tremante dalla paura.
I segnali che mandava erano contrastanti: il suo corpo sembrava sprigionare paura da tutti i pori, ma il suo sguardo e il suo comportamento sembravano possedere un coraggio da leoni.

Non appena ripartii all'attacco, pronto per sbranarla, al posto della ragazza sotto di me c'era Edna tremante come una foglia.
Non appena aprii gli occhi mi bloccai di scatto, lasciando i miei denti ad un centimetro dal suo viso.
Mi fermai fortunatamente in tempo, indietreggiai e scossi la testa.
mi concentrai per tornare nella mia forma umana e corsi subito da lei.

<<Edna stai bene?>> Chiesi, lasciando per un attimo perdere il resto del gruppo.

Lei non rispose, si limitò a poggiarmi le mani tremanti sulle braccia e ad aprire la bocca come per cercare di parlare, senza però riuscirci.
L'avevo vista troppe volte in quelle condizioni per colpa mia, ma quella volta era peggio di tutte.
Non volevo ferirla, in realtà non avrei mai voluto ferire nessuno di loro, anche se Eris e Kyle non li tolleravo quasi mai.
Facevano comunque parte del branco, e nessun altro poteva maltrattarli oltre me.

<<Edna perdonami.>> Le dissi, inchinandomi leggermente verso di lei. <<Non sono riuscito a controllarmi, e se lei continua a rispondere in questo modo avrà vita breve.>> Mi guardai intorno, notando che né lei né Eris erano presenti nella stanza. <<Non può stare qui con noi.>>