XVIII - FLAMMEN

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Flammen significa "Fiamme" in tedesco.

Ciao a tutti :) 
Premetto che ho già provato 2000 volte a caricare sia questo capitolo che quello successivo, ma wattpad ha deciso di remarmi contro oggi.. 
Ci riprovo sperando che riusciate a leggerli, e spero che vi piacciano <3 

Vorrei inoltre ringraziarvi con tutto il cuore per i messaggi, i commenti e i voti che lasciate in questa storia. Leggere il vostro punto di vista per me è importantissimo e mi rendete estremamente felice, oltre ad infondermi ancora più grinta nello scrivere.
So che un grazie non sarà mai abbastanza, ma ve lo ripeterò all'infinito :) <3

Spero che questa volta i capitoli non si cancellino da soli :(
Buona lettura <3 

ALEXANDER

<<Allora...>> Presi nuovamente posto sulla bianca poltrona di pelle, osservando attentamente Taylor sfoltirsi la candida barba.
Lo faceva sempre quando era pensieroso, e in quel momento, dopo aver conosciuto Hanya, la sua testa e i suoi pensieri viaggiavano a mille. <<...Di cosa volevi parlarmi?>> Spinsi il busto in avanti, posando il mento sulle mani e i gomiti sulle ginocchia.

<<Volevo parlarti della bussola.>> Spostò il tavolino di cristallo e subito dopo anche il tappeto che si trovava sotto quest'ultimo, lasciando spazio ad un quadrato di pavimento formato da assi di legno.
La aprì e tirò fuori una piccola scatola, il cui contenuto era molto più importante di ciò che sembrava.

Il piccolo oggetto che ne tirò fuori sembrava appartenere ad un'altra epoca, più antica persino di quando nacqui io.
La bussola continuava a girare ininterrottamente, senza puntare in alcuna direzione precisa.
Il vetro dal quale potevi vedere i quattro punti cardinali emanava una leggera luce azzurra, giusto il tanto per costringerti a ritirare lo sguardo dopo qualche secondo.

<<Ma che diavolo succede?>> Chiesi, strizzando gli occhi infastiditi dalla luce.

<<Il cristallo è vicino, Alex., è sempre più vicino. La bussola sta impazzendo, e la luce diventa ogni giorno più intensa.>>

<<E come facciamo a trovare la direzione precisa se l'unico oggetto che dovrebbe mostrarcela sembra andato a puttane?>>

<<Sembra, hai detto bene.>> La barba e i baffi di Taylor seguirono l'incurvarsi delle labbra, mentre abbozzava un sorriso. <<Il cristallo non si farà mai trovare così facilmente. La nostra prossima mossa è trovare qualcuno puro di cuore.>>

<<E come facciamo?>> Sbuffai, quella faccenda stava diventando fin troppo complicata, e il mio obbiettivo diventava sempre più lontano, un po' quando guardi una barca dal bagnasciuga. Sembrerebbe vicina, giusto qualche energica bracciata, e magari a bordo c'è la cosa che più desideri al mondo, ma se solo provi a raggiungerla a nuoto ecco che la realtà ti arriva dritta agli occhi: dovrai nuotare, stancarti e usare tutte le tue forze per raggiungerla.
In quel momento mi sentivo così.
Sembrava che la barca che cercavo di raggiungere avesse messo in moto e si fosse allontanata ancora di più, giusto per prendersi gioco di me.
Mia madre stava lì, a bordo, sorridendo soddisfatta mentre mi sbatteva in faccia la realtà: il cristallo era difficile da raggiungere, e così anche la vendetta nei suoi confronti.

<<Hanya è molto carina, non trovi?>>

<<Non cambiare discorso, Taylor.>>

<<E tu sembri leggermente più ammorbidito da quando c'è lei nei dintorni.>>

<<Taylor, non provocarmi.>> Allungai una mano sul bracciolo della poltrona, e strinsi i denti per controllarmi. <<Sto tenendo sotto controllo il mio istinto per colpa di Edna da troppi giorni per poterci riuscire anche con te.>>

Werewolf Hanya- L'Alfa dei lupi solitari.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora