XXXVI - BUNDNIS

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Bundnis significa "Alleanza" in Tedesco.

HANYA

Un'ora prima... (Seconda parte)

Iniziavo a sentire la pressione coprire ogni singolo centimetro della mia pelle.
Il cuore batteva all'impazzata, e non perché avessi paura, ma perché non riuscivo a pensare ad una soluzione.
La cosa importante in quel momento non era salvare me stessa, ma salvare i miei amici, la mia famiglia.
Era una situazione surreale.
Quello che avevo sempre pensato fosse mio padre era seduto davanti a me, e in qualche modo qualcosa era profondamente cambiato.
Io non mi sentivo più la bambina piccola e indifesa di una volta, e lui non sembrava più l'omone cattivo e minaccioso che ricordavo.

Sono cresciuta con un uomo che ha sempre saputo che non sono sua figlia.
Nonostante questo mi ha cresciuta, sottoponendomi ad uno stupido esperimento e sperando giorno e notte che facesse effetto.
Non sono sua figlia, ma per lui la cosa peggiore era che fossi una semplice umana.
Lui non voleva una figlia, ma un lupo, un Alfa che potesse prendere un giorno il suo posto.

<<Non riuscivamo a capire.>> Proseguì Taylor.
Vederlo in quelle nuove vesti mi faceva strano.
Era un ragazzo, un uomo, ma non era affatto il dolce vecchietto che credevo. <<Alanna aveva eseguito tutto nei minimi particolari. Il siero doveva trasformarti in un lupo. "E' pericoloso", aveva detto, "Questa povera creatura ha solo tre anni, non possiamo farle questo." La minacciammo, sai? Quella era la mia sola ed unica garanzia di sicurezza. Mia e di Anne.>> Risi meschinamente.
Davvero gli importava di sua figlia?
Decisi di non parlare, non per il momento almeno.

<<Tu crescevi e io ti addestravo.>> Proseguì mio padre, inizialmente timoroso e con lo sguardo rivolto verso Taylor.
Non sembrava affatto il temibile Alfa di cui tutti parlavano e che io ricordavo. <<Diventavi forte, molto più forte di ogni altra singola ragazzina della tua età. Iniziavo ad avere speranza. Forse c'era una piccola possibilità che tu non fossi la nullità che pensavo.>>

<<Iniziammo a credere che il siero non manifestava alcun sintomo su di te perché eri troppo piccola. Pensammo che forse dovevamo aspettare i tuoi ventun anni, l'età in cui tutti i lupi si trasformano.>>

<<Posso fare una domanda che vi sembrerà stupida?>> Ridacchiai, spostando lo sguardo continuamente tra Taylor e Albert. <<Tu sei un Alfa.>> Indicai quest'ultimo con sguardo aspro. <<Un semplice morso non era abbastanza? Non fraintendermi, so che mi hai sempre odiato, e la cosa credimi, è reciproca. Ma in fondo hai trasformato Kyle, perché non fare la stessa cosa con me?>>

<<Non potevo.>> Per un attimo scorsi nei suoi occhi qualcosa di sconosciuto.

<<Che cosa significa?>>

<<Significa che...>>

<<Significa che non poteva e basta, Hanya.>> Ringhiò Taylor. Per un attimo rividi nei suoi occhi il lampo nero di poco prima.

<<Ma tu che cosa diavolo sei?>>

Una risata sonora uscì dalle labbra di tutti i presenti, anche se io non ci trovavo niente di divertente. <<Oh, Hanya.>> Rispose con una finta dolcezza. <<Vorrai dire, che cosa siamo.>>

<<Io non sono come te.>> Serrai le labbra e lo fissai intensamente.

<<Ne sei sicura? Tu sei sicura che i tuoi occhi non sono mai stati così?>>

Tentennai, mentre il suo sguardo sembrava scrutarmi fino all'osso.

<<Beh, in ogni caso.>> Continuò poi. << Diana iniziò a parlare di un branco chiamato Lupi Solitari. Nessuno ci credeva, ma le storie che si sentivano erano davvero infinite.>> Sporse il busto verso di me, provocandomi una smorfia di disgusto. <<Si blaterava di un branco potentissimo che si sarebbe certamente sterminato a vicenda, perché erano tutti degli Alfa. Avrai di certo imparato a tue spese che ogni singolo branco deve avere un solo e unico leader, o non sopravvive. Decidemmo di accantonare per un momento il siero, e ci concentrammo su quel branco. Se fossimo riusciti a sottomettere un intero branco di Alfa facendogli capire che andando avanti in quel modo si sarebbero sterminati a vicenda, saremmo stati noi a comandarli.>>

Werewolf Hanya- L'Alfa dei lupi solitari.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora