Luna arrivò in classe scoprendo di essere nella stessa di Evangeline. Si catapultò nel posto, vuoto, accanto a lei, collocato di fianco alle finestre che prendevano gran parte della parete, tra i primi posti. Le sorrise posando lo zaino sul banco. Guardò fuori, osservando la pista di atletica, intravide delle ragazze confabulare tra di loro, mentre si posizionavano su gli spalti. In quel momento scese in campo una classe o due, almeno era quello che pensò era molti, alcuni si divisero in file iniziando una serie di stretching, mentre i due professori correggevano gli alunni meno capaci e altri, distanti da loro, oziavano all'ombra.
Solo uno attirò l'attenzione di Luna, mentre scambiava alcune parole con il professore lanciando sguardi indagatori su gli studenti, Alexsander iniziò ad aiutare un docente, si mise vicino ad una studentessa spiegandole l'esercizio. Una sensazione mista tra fastidio e invidia si impossessò di lei, quando vide la ragazza mordersi il labbro inferiore iniziando a toccare i bicipiti del biondo. Sperò che cadesse un meteorite da cielo dritto sulla sconosciuta, stupendosi un attimo dopo, quando una palla la colpì alla testa. Un sorriso compiaciuto comparve sulle sue labbra - Ti sta iniziando a piacere? - domandò una voce alle sue spalle, lì si rese conto di ciò che stava pensando e provando, agitò la testa cercando di negare tutto a se stessa, arrossendo. Si girò verso la compagna di banco guardandola male, mentre, quest'ultima, rideva sotto ai baffi - Piacere chi? - domandò, facendo finta di non aver capito, sotto lo sguardo divertito dell'amica - Ah l'amor - esclamò spensierata, Evangeline, con un sorriso sulle labbra prendendo un quaderno, all'arrivo professore di chimica con alle calcagna una chioma di capelli biondi.
Sasha entrò nell'aula chiudendosi la porta alle spalle, sorrise vedendo le due ragazze confuse mentre si dirigeva in fondo alla classe - Che ci fa lei qui? - sussurrò Luna, rigirandosi in avanti - È il nostro super visore - le rispose, Evangeline - Non era solo assegnato uno per branco? - la ragazza rise sotto i baffi - In una scuola tanto grande non credo che bastino solo dieci supervisori - fece cenno con la testa verso la bionda - E lei adesso è soprattutto il tuo di supervisore - alla grande pensò - Inizia a prendere appunti, te lo consiglio vivamente - continuò. Il professore iniziò ad illustrare la lezione, gli alunni si zittirono al suono della sua voce e anche lei rimase incantata, appoggiò la testa sulla mano, mentre, con l'altra segnava i concetti più importanti o almeno ci provava, i suoi pensieri vagavano tra i ricordi e si persero nella fantasia, costruendosi un sogno ad occhi aperti. A risvegliarla fù una pallina di carta, proveniente da dietro le spalle, che le colpì la nuca. Si voltò trovando lo sguardo infuocato di Sasha, che con un cenno del capo le indico il bigliettino.𝚂𝚎𝚐𝚞𝚒 𝚕𝚊 𝚕𝚎𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎, 𝚜𝚎 𝚗𝚘, 𝚜𝚊𝚛ò 𝚌𝚘𝚜𝚝𝚛𝚎𝚝𝚝𝚊 𝚊 𝚝𝚘𝚛𝚝𝚞𝚛𝚊𝚝𝚒.
𝙿𝚂: 𝙵𝚊𝚒 𝚕𝚊 𝚋𝚛𝚊𝚟𝚊, 𝚗𝚘𝚗 𝚟𝚘𝚐𝚕𝚒𝚘 𝚝𝚎𝚗𝚎𝚛𝚎 𝚖𝚒𝚘 𝚏𝚛𝚊𝚝𝚎𝚕𝚕𝚘 𝚗𝚎𝚕𝚕𝚎 𝚘𝚛𝚎𝚌𝚌𝚑𝚒𝚎. 𝙱𝚊𝚌𝚒!
Rimase leggermente perplessa leggendo quelle poche righe, non erano mica in un carcere, ma un feroce sguardo continuò a posarsi insistentemente sulla sua schiena, deglutì costringendosi a seguire la lezione. Era meglio non opporsi, già aveva rischiato la vita due volte, è una terza sarebbe stato il colmo.
- Luna non credi di star esagerando? - le chiese una voce affianco a lei, dopo ore di lezioni sentì le mani formicolare - Sto prendendo solo dei appunti - - Anche sulla vita privata del prof? - domandò, si fermò per un momento ripensando alla minaccia di Sasha - E se ci fa un interrogazione anche su quello? - Evangeline sospirò strappandole il quaderno da sotto gli occhi, lasciandola interdetta - Hey! Sono seria - - Sasha ti ha minacciato? Vero? - sbuffò roteando gli occhi e prendendo le sue cose, annuì quando vide lo sguardo persistente dell'amica. La campanella segno la fine della lezione, sbadigliò alzandosi dalla sedia e mettendo lo zaino in spalla pronta per abbandonare l'aula seguita da Evangelina. Il professore le sorrise prima che uscissero dall'aula, Luna ricambio per cortesia, qualcuno l'afferrò per il braccio portandola di lontano di lì - Sei impazzita? - Sasha le urlò contro, la nuova arrivata la guardò perplessa, domandandosi che aveva fatto di sbagliato - È un vampiro! Luna! - la guardò male mentre la strascinava nell'aula dove si teneva la prossima lezione, seguite da Evangeline che era rimasta indietro - Non puoi fare certe discriminazioni - le disse scappando dalla sua presa - Non sono discriminazioni, per lui sei un cucciolo indifeso - le rispose a tono, guardò la bionda per un attimo, corrugando la fronte - Scusami, ma chi mi dice che mi posso fidarmi di te? Ti conosco da qualche ora, e credo che ci siamo prese un pò troppa confidenza, non credi? Qui sembra che stiamo correndo troppo! - le disse, non voleva sembrare troppo dura o cattiva, ma aveva bisogno di spazio, doveva mettere le cose in chiaro. Sasha rimase immobile guardandola sospirando, iniziando a farsi un esame di coscienza e sussurrò delle scuse. Luna soddisfatta cercò di entrare nella classe - Prima dammi il tuo numero e poi puoi andare - disse fermandola, lei alzò gli occhi al cielo prendendo il telefono dalla tasca, non credeva che queste persone fossero cosi insistenti - Nokia? Sei seria? - domandò alzando un sopracciglio - Lo vuoi si o no? - disse frustata da quella situazione, e il solo pensare che le mancavano altre quattro ore in quel manicomio non era il massimo, maledi tutti i libri e film che facevano apparire la scuola in un luogo di divertimento. Sasha caricò il suo numero sul telefono datato, per le sue abitudini ,e lo riconsegno alla proprietaria - In caso di emergenza - disse prima di andare nella direzione opposta alla loro. Entrarono sedendosi nei posti più vicini - Nuova aula, nuovo professore, nuovo super visore, cerca di non ottenere l'attenzione di quest'altro - le disse Evangeline scompigliandole i capelli - Lo spero - rispose Luna mettendo la testa sul banco coprendosi con le braccia. Che la Dea sia con me, pensò.
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Sola nella foresta della luna
WerewolfSolo la foresta può essere la casa di un lupo. Nessuno può essere graziato dalla vita. Vendetta, distruzione e morte. Cosi iniziano i ricordi di una giovane ragazza. Per proteggerla, qualcuno o qualcosa cancellò i ricordi della sua vita e della tra...