||Capitolo 11||

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Quella notte non riuscì a prendere sonno pensando e ripensando alla piccola discussione avuta con Alexander il giorno prima, non sapeva come comportarsi se lo incontrasse, e sapeva che non era un se, lei l'avrebbe incontrato sicuramente, gli aveva dato troppe informazioni su di lei e la sua copertura con lui si stava sgretolando.
Sì ritrovò a vagare per la scuola con due occhiaie nere sotto gli occhi, Evangeline le venne in contro prendendola per i polso - Su con la vita e muoviamoci, la prof Vacosky ci farà fare minimo cento giri di campo se arriviamo in ritardo - la mora era allarmata più del solito - La prof Vacosky è quella di educazione fisica, giusto?- le confermò con un cenno domandandole che ore fossero - Le otto meno cinque - disse sbadigliando portandosi una mano sulla bocca - Oh per la dea luna! Siamo in estremo ritardo - - Chi abbiamo come super visore?- Evangeline la ignorò raggiungendo la palestra esterna, Luna sì sforzò di rimanere sveglia e lucida, il sole l'accecò, quando uscì dall'istituto, facendole strizzare gli occhi, gli studenti erano già divisi per file - Strega a ore nove - sussurrò continuando a tenere stretto il braccio di Luna, cercando di non farsi notare dalla professoressa, sì infilarono di soppiatto nel ultima fila di ragazzi, iniziando a fare stretching come tutti gli altri. Dalla porta entrarono alti studenti capitanati da un altro professore
- Ragazzi e ragazze quest'anno sì uniranno a noi gli alunni dei quinta - Luna alzò lo sguardo sgranandolo quando vide Alexander, deglutì sentendo il suo battito cardiaco aumentare, mentre l'amica quasi non svenne notando la presenza di Xavier, le ragazze sì scambiarono alcuni sguardi preoccupati, non era proprio giornata per loro.

Per i primi dieci minuti della pausa Alexander e Luna sì lanciarono occhiatacce, un paio di ragazze sì avvicinò a lui, cinguettando sul suo fisco e le sue capacità, cogliendo la palla al balzo il giovane sorrise vittorioso prostrandosi davanti a loro, con lo scopo di far ingelosire la compagna predestinata. E cosi fù, s'imbronciò e sì strinse il cuore, la gelosia si stava prendendo possesso di lei, voleva prendere a sberle il ragazzo insieme alla compagnia di oche, ma strinse solamente i pugni, aveva farro fin troppi guai. Guardò il vuoto fin quando un ragazzo le si avvicinò sedendole accanto - Sei una ladra? - chiese sorridendo, lei si voltò verso di lui - Perché mi hai appena rubato il cuore - fù colpita da quelle poche parole, prese sicuramente da qualche film, ma dette in maniera impeccabile per il loro scopo perché la fecero sorridere timidamente e sentire in imbarazzo. Il profumo del ragazzo le solleticò il naso e starnutì, lo studente gli passò un fazzoletto, lei gentilmente accettò - Non ti coprire il viso, tanta bellezza non deve essere nascosta - le disse allungando la mano per sistemarle alcune ciocche dietro all'orecchio, Luna lo guardò incantata, c'era qualcuno che la stava corteggiando oltre al suo compagno? Non credeva che potesse essere interessare di altri ragazzi. Sì guardò il torno, per l'incredulità delle parole, erano veramente riferite a lei e non stava sognando. Le saltò all'occhio la mancanza della presenza di Alexander con in gruppo di oche, sbatte le palpebre velocemente, forse stava avendo delle allucinazioni per colpa dell'insonnia. Sì voltò verso il ragazzo - Sei sicuro che ti stai riferendo a me? - il ragazzo non rispose perché venne preso per il colletto, dall' futuro alfa Forester, che lo fece alzare da terra portandolo lontano da lei - Allontanati da lei stregone - lui era pronto a massacrarlo, Luna sì innervosì alzandosi pronta a dirgliene quatto per il suo comportamento infantile, ma non poté, fu interrotta da un annuncio dei professori per l'inizio di una gara non obbligatoria tra gli allievi - Dividetevi tra maschie e femmine - spiegò il professore, Luna vide le ragazze andare a sedersi su gli spalti per non partecipare, alzò la mano accorgendosi di essere l'unica presenza femminile a cui l'interessava a partecipare - Mi scusi ma come ragazza ci sarei solo io - il professore la guardò dall'alto e in basso, annuendo - Allora unisciti alle tue compagnie - lei rimase interdetta, riflettendo sulle sue parole, credeva che la stesse prendendo in giro - Sta dicendo che non posso partecipare solo perché sono una ragazza? - lui si girò a squadrandola ancora una volta - Si, in questo momento ti vedo come e un essere inferiore - il sorrisino selle sue labbra, la infastidì, le altre ragazze non si intromisero, come se la questione non le riguardasse, per i ragazzi era meglio non parlare e lei non poteva credere alle sue orecchie. Luna sì mise dietro la linea di partenza, decisa come pochi, incrociando le braccia sfidando il professore - Staremo a vedere - disse, era il primo professore che parlava in quel modo - Se è questa la tua decisione ragazzi schiacciatela - lei alzò un sopracciglio serrando la mascella  - Lo sai che ti metterai di nuovo nei guai? - disse Xavier l'affiancandola mettendosi in posizione di partenza - Zitto - lui si ammutolì per non mettere benzina sul fuoco, la sua nuova amica non era un tipo facile, e sicuramente avrebbe fatto qualcosa che avrebbe confermato ancora di più le sue ipotesi - Tre giri di campo, il primo che raggiunge il traguardo avrà un immunità, non romperti un unghia principessa - Luna ne aveva fin troppo, la parte più feroce della ragazza voleva prendere il controllo, nuovamente, ma lei la bloccò non erano ammessi poteri o capacità sovra umane in questi tipi di esercizi. Guardò d'avanti a sé concentrandosi sulla pista, il conto alla rovescia iniziò, sì sistemo meglio inchiodano i piedi a terra. Il fischio che segno la partenza le fece fischiare le orecchie partendo in svantaggio, non demorse iniziando a correre velocemente che poteva, le ragazze esultavano diversi ragazzi. Superò alcuni studenti salutandoli con la mano, erano al secondo giro e sentì le sue amiche fare il tifo per lei, sorrise mente l'adrenalina aumentò, il sangue circolò più velocemente, continuò a superare gli avversari uno dopo l'altro, l'aria bruciava nei suoi polmoni. Il testa c'era  Xavier e un altro intenti in una personale corsa all'ultimo metro, il giro finale arrivo presto, annunciato da tre fischi, e come sempre Luna aveva liberato un pò della sua natura i suoi occhi cambiarono, aumentò la velocità sorpassandoli, ma prima di tagliare il traguardo, sì volto solo per mandare un bacio volante a Xavier. Vinse la gara, appoggiò le mani sulle ginocchia per tenersi in piedi, l'esultazioni da parte delle ragazze la fecero sentire soddisfatta, le salutò con un gesto della mano. L'insegnante era sbigottito, lei le facce un inchino per prenderlo in giro, mentre venne raggiunta da Xavier - Lo sapevo che eri- gli tappò la bocca prima che potesse finire la frase - Non è colpa mia se siete lenti, chiunque e capace di battervi - - Si si, continua a fingere - mugugnò, lei gli lanciò un occhiataccia, era sicura come lui che l'aveva scoperta, sospirò non si voltò quando percepì due occhi bruciarle sulla schiena - Allora? - sì avvicinò la professore compiaciuta - D'accordo ritiro tutto quello che ho detto. Bene ragazzi abbiamo testato la vostra velocità ora testeremo la vostra agilità - annunciò, lei lo guardò basita, non avevano ancora finito? La maggior parte delle ragazze che erano sedute sugli spalti, si alzò per partecipare alla lezione, forse il suo esempio le aveva convinte a dare di più, pensò - Correre dalla linea al muro cercate di continuare su di esso per poi sorpassarlo - prese parola la professoressa - Vi alternerete in ragazzi e ragazze - gli studenti si misero in fila, sfortunatamente lei capitò proprio davanti a Alexander, sentì il fiato del ragazzo sul suo collo, le mani si insediarono possessive sui miei fianchi tenendola ferma - Sei stata bravissima prima - il tono di voce era seducente, se credeva che solo questo bastava per farsi perdonare non aveva capito proprio niente, penso - Non credevo che anche i supervisori potessero partecipare cosi apertamente alle lezioni - il tono acido con cui parlava la fece sentire più distaccata da lui, voleva mantenere il pugno fermo - Sai, è brutto ammetterlo, ma effettivamente noi facciamo quello che vogliamo - le sussurrò avvicinandola a se, lei deglutì sentiva l'aria farsi pesante anche se stavano all'aperto - Sono curioso di vedere le altre tue capacità - le posò un bacio sul collo, un sospiro di approvazione le sfuggì dalle labbra, si ricompose quando udì la risata del ragazzo, odiava soccombere al legame - Non hai ancora visto niente, niente di niente - parlò senza pensare mentre un sorrisino di furbizia le nacque in volto. Aspettò impaziente il suo turno e con poca delicatezza tolse le mani di Alexander dal suo corpo, aggiustandosi la coda alta, sfortunatamente per lei, un attimo dopo, se le ritrovò intente a palpeggiare il suo sedere, lo richiamò attirando la sua attenzione - Che stai facendo? - chiese spazientita - Io? Niente - rispose innocuo - Finiscila - la sua irritazione non aveva uguali in quel momento, quanta confidenza si stava prendendo in un attimo, pensò - Di fare cosa? - lui stando al suo malato gioco le strinse, ancora di più, una natica, lei strozzò un verso di piacere, il suo corpo e la sua mente non andavano d'accordo in quel momento. Lui sorrise malizioso, la stava studiando da tutto il giorno, non l'aveva lasciata d'occhio, aveva visto il cambiamento dei suoi occhi durante la corsa, era stato un dettaglio che non gli era sfuggito, ma avrebbe aspettato che lei avrebbe svotato il sacco non l'avrebbe messa alle strette sta volta, ma per consolazione ora il suo obbiettivo era capire effettivamente la loro relazione a che punto era. Voleva fare un passo in più verso di lei senza usare il potere del legame, ma sembrava che lo respingeva ancora di più avvolte e altre era lei che perdeva il controllo, troppo combattuta contro se stessa. Venne il turno di Luna, si accorse di essere osservata da la maggior parte degli studenti, che seguivano ogni suo movimento, partì con un grande slancio, arrivò sotto al muro iniziando a correre su di esso, lo scavalcò atterrando con i piedi per terra, ma contenta, continuò facendo un avvitamento all'indietro, fendo con un inchino. Il suo istinto la comandava e le diceva di pavoneggiarsi difronte a gli altri, e guardare le loro facce stupite e invidiose, crearono qualcosa che non aveva mai provato e le piaceva, fin troppo - Tu entrerai a far parte della squadra di atletica! - la professoressa Vacoski era entusiasta, mentre Luna non capì bene di cosa intendesse, ma annui lo stesso. 

Con la coda del occhio vide alcuni flash, si voltò verso gli spalti, mentre gli studenti rimasti li scendevano per la fine della lezione, il suo sguardo vado prima di sposarsi sotto di essi, vide un ombra muoversi velocemente, sbatte le palpebre velocemente, credendo si avere qualche allucinazione quando non vide più niente. Il dubbio di essere fotografata a in sua insaputa la mise un ansia terribile, rabbrividì mentre abbandonava il luogo della lezione con l'amica affianco.

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Buona Pasqua a tutti!

(Anche se in anticipo, dipende da quando leggete il capitolo)

Sperò che la primavera non vi stia consumando, come sta succedendo alla sottoscritta 🤧😷

Sola nella foresta della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora