Luna finì di mangiare con, ancora, il sapore della bistecca in gola, lavò i piatti, mentre suo nonno toglieva la tovaglia e spazzava il pavimento. Una volta finito come da rutin, iniziò a spolverare per la casa, qualcuno vedendola poteva pensare che era ossessionata dal pulito e dall'ordine, come una maniaca. Per lei era uno dei modi per non pensare, per staccare la spina e per non credere che suo nonno le nascondeva qualcosa. Un qualcosa in più sulla sua vita che lei non sapeva. Non si era scordata del gradino scricchiolante, poteva essere paranoica, ma il comportamento di suo nonno non le andava giù. Il suo sesto senso le diceva che c'era qualcosa di grosso è lo avrebbe scoperto, e come l'avrebbe scoperto!
Sospirò posando gli stracci nello stanzino, andò nel soggiorno trovando suo nonno sulla poltrona, intento a ripulire la canna del fucile con il sottofondo della televisione. Si schiarì la gola attirando la sua attenzione - Si? - lui alzò lo sguardo verso la nipote, lei si appoggiò al divano difronte la poltrona - Ti volevo chiedere una cosa - Jack la guardò spostando di fianco il fucile, vide la nipote temporeggiare un pò grattandosi la nuca - Luna lo sai che a me puoi dire tutto? - il suo tono dolce la rassicurò, ma non del tutto, in cuor suo sapeva che sarebbe esploso - Sai sabato prossimo.... - parlò con calma non volendo farlo arrabbiare - c'è una festa e lei mie amiche ci andranno, ti volevo chiedere se posso andarci anche io - si guardò le scarpe sentendo i sospiri contrari del nonno - E chi sarebbero le tue amiche? - domandò, non credeva che in due giorni la nipote in tre giorni di libertà si fosse fatta amiche affidabili, già scoprire che l'avessero già reclamata era un problema per lui. Per Luna dall'altro canto se fosse stata una ragazza normale avrebbe accettato tutto pensò iniziando ad alterarsi - E io ti dovrei mandare ad una festa con dei tenneger liberi di fare ciò che vogliono? Non se ne parla - continuò borbottando sperando chi è sua nipote cambiasse idea. Per lei non era un capriccio, voleva fare nuove esperienze, era lui che le aveva detto di scoprire il modo. Lei avrebbe fatto di tutto per andarci, doveva capire Alexander come era veramente all'infuori del suo stato di supervisore e di compagno protettore, e per scoprire chi era Tiana per lui, il perché del suo cambio di atteggiamento al nome di quella ragazza, la festa era un pretesto perfetto - Cosa c'è di male? -protestò alzandosi - Le feste sono troppo pericolose e le ragazze non dovrebbero andarci! - Jack non si accorse di quello che aveva detto, le parole gli erano uscite il momento, non erano quelle le parole che la potevano convincere a cambiare idea. Si tappò la bocca vedendo Luna stringere i pugni dalla rabbia. Il voleva solo proteggerla e in quel momento si stava preparando al peggio - Le feste sono pericolose? Questo lo dici tu! Non io! Non credi che io sia quella pericolosa?! - alzò il tono di voce, era la prima volta che le capitava - Tu mi hai rinchiuso in questa foresta, per tutta la mia vita! Adesso voglio solo un po'di libertà niente di più - lo guardò negli occhi pronta riversare tutto quello che portavo dentro da tempo - Sto scoprendo il mondo da poco solo per colpa tua! - gli puntò il dito contro, mentre lui deglutiva e i sensi di colpa risalivano - Ho sempre fatto tutto quello che volevi, ti ho sempre ascoltato, ora ti chiedo un misero favore e tu che fai? Mi neghi anche questo?! - una lacrima le rigò il viso, mentre suo nonno ascoltò tutto quello che aveva da dire la nipote. La morsa dei sensi di colpa strinse il cuore di Jack, sapeva che le aveva fatto del male. Già le avevano rubato l'infanzia, ma lui poteva dargli di più e non lo ha fatto, solo per paura, era l'ultima della usa specie, e la figlia di una persona che era considerata da lui come un figlio di sangue. L'immagine di Rick Gesegnet appariva sempre davanti ai suoi occhi quando guardava Luna e ultimamente ancora di più. Adesso eccola qui, dopo anni, difronte a lui, a sputargli la verità in faccia, e se i suoi genitori fossero ancora vivi la vita della ragazza sarebbe stata migliore e più facile adesso. Aveva chiacchierato a lungo con una vecchia conoscenza, gli aveva detto che era il momento che il destino della ragazza si compisse, predicendo anche il legame predestinato tra Alexander e la nipote, e sapeva benissimo che tra la dea non si poteva mettere in mezzo. Anche le tracce dei cacciatori Black Blood si erano perse, soprattutto quelle di Mark Rodriguez, il capo del clan, anche per quel motivo aveva iniziato ad allentare la presa - Va bene - disse sfinito dai pensieri, alzò lo sguardo su di lei - Ma solo ad una condizione - disse, la ragazza annui, incredula che lo avesse convinto - Mi devi presentare le tue amiche - riprese il fucile e lo strofinaccio - Va bene - quella condizione le stava più che bene, si avviò verso la porta sotto lo sguardo interrogativo del nonno - Adesso dove vai? - - Al lago per studiare e per prendere un po' d'aria - non lo facce neanche parlare che era già uscita. Jack lasciò un lungo sospiro, non voleva accettare che Luna stava crescendo.
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Sola nella foresta della luna
WerewolfSolo la foresta può essere la casa di un lupo. Nessuno può essere graziato dalla vita. Vendetta, distruzione e morte. Cosi iniziano i ricordi di una giovane ragazza. Per proteggerla, qualcuno o qualcosa cancellò i ricordi della sua vita e della tra...