||Prologo||

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Solo la foresta
può essere la casa di un lupo

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In principio molti secoli fa, in una radura che divideva il mondo umano e quello magico, scoppiò una guerra.
Gli Dei piansero le morti.
La terra deperiva.
Ciò che era vita diveniva morte.
La Dea Selene, stanca di vedere i propri figli morire ingiustamente, diede ad uno di loro un dono.
Il prescelto, fu benedetto e marchiato da essa, con forza superiore e un dono in più rispetto ai suoi fratelli, fù il primo di molti altri.
Il benedetto trasformò gli altri lupi in suoi simili, formando un branco abbastanza grande da fermare, in parte, la guerra.

Ma alla fine qualcosa andò storto.
Nell'ultimo combattimento per ristabilire la pace, gli Dei decisero di intervenire attraverso la terra eliminando ogni essere vivente nel raggio di chilometri, d'altronde  in guerra non esistono mezze misure.
I benedetti rimasero in pochi e l'intervento degli dei formò un cratere nel cuore della radura.

Man mano che gli anni passavano, la terra si riprendeva, la vita continuava, la guerra subita in precedenza sembrava essersi dissolta, il cratere diventò un lago, il cuore della radura, che  era divenuta foresta "Schwarzwald" o "foresta nera" dentro essa nacquero forze oscure e non solo, si stabilirono i lupi benedetti.
Ad ogni eclissi lunare o solare, ogni giovane lupo benedetto subiva la prima trasformazione, un momento magico per tutti, la foresta si illuminava, le lucciole uscivano allo scoperto e si caricavano di magia per accompagnare il lupo nel completamento della trasformazione. La pace regnò per secoli, si credeva che l'equilibro tra il bene e il male fosse finalmente stabile, fù cosi, ma niente dura per sempre...

Era un giorno come tanti nella foresta della luna, gli abitanti stavano festeggiando il sesto compleanno della figlia dell'alfa, tutti erano felici e spensierati, ma quell'allegria si trasformò in tragedia.
Rick Gesegnet , alfa del branco della luna, era sulla sponda del lago a cercare di fronteggiare un cacciatore per salvare sua moglie.

L'attacco era stato improvviso, avevano già avuto minacce da parte loro, anche la veggente del branco l'aveva predetto, ma non credevano che potesse capitare in un giorno così importante, era un colpo così basso.
Il clan Black Blood un'antica famiglia di cacciatori, provenienti dalle Americhe, avevano deciso diiniziare a cacciare i lupi benedetti, infrangendo i patti stabiliti secoli prima - Tu cane rognoso! - parlò con disprezzo Mark Rodrìguez , capo del clan, Rick a quell'insulto ringhiò ancora più forte di quel che poteva, il cacciatore teneva tra le mani la sua moglie e compagna - Vuoi vedere cosa faccio a questo bel bocconcino? - fece un ghigno maligno, puntando il coltello vicino al collo della giovane donna - Rick non ti muovere, per favore! Ordina a Thomas di salvare Luna e il branco! - urlò disperata Maly, al suono della sua voce il coltello entrò a contatto con la sua pelle facendole uscire una goccia di sangue dal collo. Rick con il contatto mentale, chiese di mantenere al sicuro la figlia, l'unica che poteva rivendicare il nome della sua famiglia. In cuor suo sapeva che non sarebbe andata a finire bene. Erano troppo forti, quei cacciatori erano troppo preparati, non sembravano neppure umani - Credi seriamente che qualcuno si salverà? Illuso abbiamo già ucciso gran parte del tuo branco. Credevi che con l'aiuto del grande Jeck Wood potevi sconfiggerci? - aveva ragione il suo protettore di fiducia, nonché una figura paterna per lui, che era scomparso il giorno prima in circostanze misteriose. L'alfa continuò a ringhiare minaccioso contro di lui - Rick ricordati che ti amerò per sempre nella vita e nella morte! - urlò la luna del branco era il suo ultimo desiderio, sapeva ormai che era finita. Mark alzò gli occhi al cielo per la patetica scena dei due - Ma per favore - era annoiato, così annoiato che con rabbia sgozzò la donna ponendo fine non solo alla sua vita, ma anche quella dell'alfa. Rick si accascio all'istante a terra dal dolore, un dolore così grande che poteva essere causato dalla morte del proprio compagno, cercò di lottare, con tutte le sue forze, contro la voglia di uccidersi e porre fine a quel tormento, il dolore vinse, con un artiglio si uccise, il suo corpo cadde inerme a terra, mentre emanava l'ultimo respiro, il capo cacciatore sorrise di gusto. Mark gettò a terra il corpo della donna di fianco al lupo e se ne andò con un sorriso di vittoria sul volto.

Nessuno era a conoscenza che tra i cespugli una piccola bambina aveva assistito alla scena, il suo giorno più felice diventò il suo peggior incubo. Uscì dal suo nascondiglio solo quando era certa che tutti se ne erano andati da lì, abbracciò i corpi inermi dei suoi genitori e pianse a lungo fin quando due forti braccia la presero da dietro, un uomo, anzi un protettore, Jeck, era appena tornato da una chiamata di aiuto, che si era rilevata una menzogna. Solo in quel preciso momento capì, il branco della luna era morto, i lupi lunari erano scomparsi e tra le sue braccia aveva l'ultima discendente di quella stirpe, l'unica che in un futuro lontano poteva rivendicare la propria famiglia. Strinse tra le braccia la piccola bambina, quest'ultima non si aspettava di certo che quell'uomo, prima o poi, diventasse il suo punto di riferimento e guida.

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Sola nella foresta della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora