Capitolo 40

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Lo so che quello che ho appena fatto può essere considerato disdicevole e moralmente inaccettabile però...

Non ho saputo resistere.

Quando Ian mi ha coperto col plaid, già mi trovavo nel dormiveglia, il suo gesto carino e gentile è stata la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Così mi sono destata e ho origliato tutta la conversazione.

Avrei dovuto interrompere per far sapere a tutti che ero sveglia e sarei dovuta uscire dalla stanza perché potessero parlare in solitudine, ma...

Da un lato, volevo conoscere qualcosa in più su questo Liam, così simile al mio eppure così diverso.

D'altro canto, sono sempre stata una persona molto curiosa e, anche se non giustifica ciò che ho fatto, sono decisa a scusarmi con entrambi per la mia violazione della privacy.

《Allora, per quanto tempo vuoi fingerti addormentata?》mi domanda Liam con voce leggermente roca.

Oh-oh...

Ora che faccio?

《Ian non ti ha detto che sono il migliore nel mio campo?》Torna alla carica, stavolta in tono sarcastico.《Ho notato il modo in cui il tuo respiro è cambiato quando lui ti ha steso la coperta sulle spalle.》

Meglio non continuare la sceneggiata...

Colta in flagrante, lentamente mi alzo sui gomiti, sciogliendo i muscoli tesi e lasciando che la coperta cada, arruffata, sulla sedia di plastica dove sono seduta.

《Mi dispiace... Io non volevo di certo origliare la vostra conversazione però...》Inizio a scusarmi non appena i miei occhi incrociano i suoi, chiari e stupendi.

Incrocio le braccia al petto, in segno di protezione, e abbasso lo sguardo con vergogna.

《Però l'hai fatto》conclude la frase, con un sospiro.《Ma tanto non ha importanza...》

Liam sospira nuovamente prima di dimenarsi sul letto.

《Che fai? Non puoi muoverti. La ferita è troppo fresca》gli dico, posandogli una mano sul petto con l'intento di bloccarlo.

Repentinamente l'uomo poggia la sua  mano sinistra, quella con l'ago della flebo infilato sul dorso, sopra la mia, trattenendola.

《Lo so》ribatte con un sorriso sardonico.《Ma era l'unico modo per farti alzare lo sguardo e avere la tua attenzione.》

Cosa?!

《Sei un...》

Proprio quando sto per imprecare, una delle rare volte che le circostanze mi costringono, l'indice di Liam mi zittisce.

La pelle è ruvida, ma calda.

La sua vicinanza mi lascia stordita: ci troviamo in una posizione altamente compromettente, potrebbe entrare qualcuno da un momento all'altro, eppure i nostri sguardi rimangono incatenati.

Ci parliamo con gli occhi, anche se lui non è Liam.

È vero...

Non è il mio Liam...

Quel pensiero rappresenta la doccia fredda che mi serve.

Con un movimento brusco, mi allontano da lui e da tutto ciò che mi fa provare, trincerandomi dietro alla mia maschera di professionalità, che, a suo tempo, ho costruito per evitare le spiacevoli domande sulla scomparsa di Kevin.

《Ehm... Ora che ti sei svegliato, posso anche andarmene...》affermo, con un tono di voce strano, contenente una lieve indecisione.

Volto le spalle al letto e al suo occupante per mettermi a piegare il plaid color panna con cui Ian mi ha coperta.

Con pochi e veloci gesti, lo piego e lo appoggio sul divanetto sotto la finestra, in ordine.

Sistemo anche la sedia, accanto al sofà, e poi mi ritrovo senza nulla da fare così mi giro nuovamente verso Liam.

《Bene, io, allora, vado...》mi accomiato da lui, iniziando ad arretrare.

Passo dopo passo giungo alla fine del letto, ma il suo sguardo non mi abbandona mai, neppure un istante.

《Ho ucciso la ragazza che amavo》afferma lui, di punto in bianco, raggelandomi.

Mi blocco a metà strada: la porta, la mia vita di fuga, è lì, a pochi metri da me, però...

《Sono certa che non...》Comincio a ragionare per trovare una motivazione dietro tale gesto.

《Non cercare scuse per me. Non esistono.》La voce di Liam è così triste e piena di colpa che mi si stringe il cuore ad ascoltare il suo dolore.

《Ma io...》Prova a ribattere, però lui non me lo lascia fare.

《No. Non dire nulla》mormora, in tono basso, quasi impercettibile, voltando la testa verso la finestra, sfuggendo al mio sguardo.《Non so neppure perché te l'ho detto. È una cosa che conoscono solamente Ian e la signora Smith. Forse... Volevo che tu capissi la conversazione che hai origliato prima...》

《Capisco Ian, ma... La signora Smith?》

Cerco di alleggerire l'atmosfera con una domanda semplice. Non voglio percepire nuovamente la sofferenza infinita che prova Liam.

《Sì, lo so...》Ridacchia lui per poi emettere un sibilo di dolore, quando la spalla protesta per i suoi movimenti.《Sembra un tipetto freddo, ma ti posso assicurare che è una persona degna di fiducia. È lei che mi ha salvato dal baratro dopo... quel giorno...》

La sua voce si fa distante come se stesse ripercorrendo situazioni passate e davvero difficili.

《Quel giorno era un martedì mattina. Il sole splendeva in cielo e io non sapevo che avrei ucciso l'unica persona importante delle mia vita.》Non emetto alcun suono: mi sta aprendo il suo cuore e non voglio interromperlo.《Lavoravo sotto copertura, all'epoca, doveva essere un lavoro facile, invece, si è trasformato in una trappola mortale. Quei bastardi l'avevano presa per farmi uscire allo scoperto. Io li ho uccisi e l'ho liberata, credendo erroneamente che il peggio fosse finito... Avevano minato l'edificio: la loro intenzione era quella di ucciderci entrambi, anche se lei non c'entrava nulla con la mia missione. Se non fossi stato ferito da quel dannato proiettile... Se avessi chiesto aiuto alla squadra d'appoggio... Forse lei non sarebbe morta...》La sua voce si spezza mentre rivive quei momenti un'altra, dolorosa, volta.《Ogni tanto vorrei non averla mai conosciuta...》aggiunge, piano, con vergogna quasi palpabile.

《No》esclamo di punto in bianco. Ho gli occhi intrisi di lacrime che mi rifiuto di versare eppure la mia voce è forte, in totalmente contrapposizione alla sua, debole e fragile.《Non devi dire queste cose. Credi che lei avrebbe voluto questo per te? Non sei più l'uomo di cui lei si era innamorata. Lei non avrebbe voluto questo per te: sei solamente un concentrato di senso di colpa e dolore. Ma devi liberartene se vuoi andare avanti. Sono certa che lei non vorrebbe vederti così, ancorato ad un passato che non puoi cambiare...》

Anomalie: New World Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora