Ed eccomi qui ....seduta nell'auto di mia madre, sommersa da enormi scatoloni a fissare quella che per 11 anni è stata la mia casa.
Dal giorno in cui mia madre mi ha comunicato, senza neanche tanti preamboli, che ci saremmo trasferite nella sua città natale. Città in cui io ho vissuto fino a 6 anni, la mia testa ha cominciato a girare vorticosamente, a farsi mille domande...e a dare di matto. Non voglio proprio lasciare la mia casa,qui ho troppi ricordi che mi legano a mio padre.
Non voglio proprio andare via dalla mia città, lasciare il mio ragazzo e soprattutto la casa, a cui sono molto legata. Ho fatto di tutto per convincerla a restare. Ma non c'è stato nulla da fare...
Mamma è proprio un osso duroCosì mi ritrovo alle due del mattino a compilare una delle mie solite liste, annotando con precisione i pro e i contro.
Mi rendo conto che, mia madre non può di certo rinunciare al lavoro a cui ha sempre ambito e aspirato, nella sua amata città, per giunta. E per seguire cosa poi? i capricci di una figlia viziata . E no!! Non posso farle perdere questa opportunità, non me lo sarei mai perdonato!!! Non, dopo tutto quello che ha fatto.
So quanto ha sofferto il giorno in cui abbiamo lasciato la sua città e i suoi cari, per inseguire il sogno di diventare pediatra.
So quanto è stato difficile per lei riuscire a laurearsi, lavorare e contemporaneamente crescere una figlia.
Soprattutto dopo l' incidente di papà. Avevo quasi 8 anni ma ricordo perfettamente le urla e il pianto di mia madre quella notte e le notti successive. Ancora adesso, ogni tanto la sento piangere, di nascosto.
Alle cinque in punto mi convinco... accetterò questa nuova vita, senza discutere, non sarà diversa da quella che conduco qui e Capetown non è poi così male, ho molti amici a differenza di qui, ho passato tutte le estati della mia vita a casa dai nonni e conosco bene la città, offre un paesaggio incantevole, un lago da favola, un grande centro commerciale, un clima mite, non c'è il freddo e quella maledetta nebbia, tipica di queste parti, che mi fa gonfiare i capelli rendendola una massa informe, e cosa più importante c'è la mia migliore amica Lana e suo fratello gemello, anche se non lo vedo, praticamente da anni, lui passa ogni estate dai parenti in Italia e negli ultimi anni al campus organizzato dalla scuola per gli studenti più bravi, così da arrivare preparati ai test di ammissione universitari.
Lana non sta più nella pelle, da quando sua madre Lorenne, migliore amica di mia madre, le ha annunciato del nostro trasferimento, ancora prima che lo sapessi io.
Il viaggio prosegue lentamente e silenziosamente, non ho molta voglia di parlare, e anche la mamma sembra non averne.
Penso e ripenso a tutto che abbiamo e lasciato e a Kevin, il mio ragazzo, o forse ex ragazzo. Controllo continuamente e nervosamente il mio cellulare, ma niente, nessun messaggio.
Eppure Kevin apparentemente è il ragazzo perfetto ... Studioso, educato, gentile ed ambizioso, forse un po' noioso, insomma , il classico bravo ragazzo che tutte le madri vorrebbero accanto alle proprie figlie. Stavamo insieme da 2 anni circa, e non c'è molto da raccontare a riguardo, uscivamo solo nel week end per cenare a casa sua e guardare la tv comodamente seduti sul divano...Perché uscire se a casa abbiamo già tutto quello che ci serve?? questa era la risposta che ottenevo quelle poche volte che, cercavo di persuaderlo ad uscire. E non è che, io abbia fatto chissà quanti sforzi per fargli cambiare idea, così lo assecondavo, anteponendo i suoi bisogni ai miei. E convincevo me stessa che aveva ragione, non ha senso uscire e vedere le stesse persone, che vedi la mattina a scuola e fare sempre gli stessi discorsi, se puoi stare sul divano a mangiare schifezze con il tuo ragazzo.....sempre se non si addormenta prima!!
Mi perdo nei pensieri e non faccio nemeno caso alla strada che scorre, dando di tanto in tanto, un' occhiata al telefono, possibile che si sia già dimenticato di me? Ultimamente le cose fra noi si erano complicate e la notizia del trasferimento ha messo definitivamente la parola "FINE" alla nostra storia.
Mi aspettavo e speravo che 5 minuti prima della mia partenza arrivasse con un mazzo di rose bianche e una lettera di addio strappalacrime, proprio come succede nei film d'amore, che tanto adoro. Ma la vita reale non assomiglia neanche lontanamente a quella descritta nei film, e questa è un ulteriore prova, che, dimostra quanto poco, Kevin tenesse a me. Solo adesso capisco che era troppo preso da sé stesso e dalla sua vita, per accorgersi della persona che aveva accanto. Come ho potuto permettergli tutto ciò?! L'amore è davvero cieco?
Mi addormento e mi sveglio solo quando sento la mamma cantare una canzone a squarciagola, per fortuna siamo quasi arrivate, le mie povere orecchie non potrebbero sopportare oltre.

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LIKE TWO MAGNETS
ChickLitCaroline (Carry)simpatica e impacciata adolescente, ama passare inosservata indossando abiti fuori moda o scelti a caso dall'armadio. Bella ma inconsapevole di esserlo. E' costretta a trasferirsi nella città natale della madre. Città in cui vivon...