Fisso il panorama fuori dal oblò del aereo e poi guardo l'orologio... Lucas, dovrebbe essersi svegliato, di sicuro avrà già letto la mia lettera. Mi ritorna in mente il messaggio che ha inviato alla sorella questa notte. Sarà davvero incazzato con me, l'ho lasciato in un modo orribile. Mi sento una stronza... se cercavo un modo per farmi odiare, devo dire che ci sono riuscita alla grande.
Di certo sarà un'ottima spinta ad andare avanti, dimenticandosi di me
Sospiro rumorosamente...
al solo pensiero mi gira la testa.È necessario, mi rimprovero mentalmente. Luc deve occuparsi della sua nuova famiglia adesso.
《Cosa hai cucciola?》chiede mamma. Chiudendo la sua rivista.
《Niente. Perché? 》
《Hai appena fatto un enorme sospiro》dice scrutandomi《Non vedo l'ora di arrivare》mi fingo entusiasta
Mamma snocciola una serie di consigli e raccomandazioni, che sembrano non finire mai. Mi limito ad annuire, ho sentito solo un paio di parole, ho la testa da tutt'altra parte.
《Puoi smettere di far tremare la gamba in questo modo? Stai facendo sussultare tutta la fila》la sua voce si fa più forte, mette una mano sulla mia coscia.
Io mi fermo e lei ricomincia a parlare a raffica. Mi chiedo per quanto tempo continuerà a farlo.
Appena usciti dall'aeroporto un'ondata di calore ci investe e rimpiango l'aria condizionata e la temperatura di Capetown.
Accendo subito il telefono per chiamare Lana e i nonni.
Ma una serie di messaggi da parte di Lana, non mi permette di fare altro. Li leggo e non sono per niente rassicuranti, scrive che Luc è su tutte le furie, che le sta dando il tormento per sapere dove sono e che non vuole sentire ragioni.Mi si spezza il cuore a leggerli, un paio di lacrime mi escono da sotto gli enormi occhiali da sole.
Le scrivo solo che mi dispiace e che siamo appena arrivate. Non mi va di parlare adesso.
Mi sento una merda, non dovevo lasciarlo così, avrei dovuto salutarlo ma so che non ce l'avrei fatta a dirgli addio.
Sarà stato terribile per lui alzarsi e trovare la casa vuota...se lui lo avesse fatto con me probabilmente non sarei mai riuscita a riprendermi dallo shock.
Chiudo gli occhi ripeto dentro me come un mantra "era necessario ...era necessario. ..era necessario!!"
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I giorni passano velocemente e freneticamente tra mille cose da fare, mi tengo impegnata per non pensare ad altro. Ma adesso che mamma è andata via mi sento ancora più sola e lo sconforto prende il sopravvento. Sento Lana solo tramite sms, non voglio sentirla parlare di Lucas, sapere quanto lui sia giù di morale, peggiorerebbe la mia situazione attuale.
Dovrei iniziare questa nuova vita con entusiasmo e grinta, invece sono totalmente e completamente apatica. Non mi va di fare nulla, esco solo per seguire le lezioni e fare la spesa, per poi correre subito a rintanarmi a casa.
Lotto continuamente con la voglia e l'istinto di chiamare Luc. Mi manca troppo ed è il mio pensiero fisso. Troppo spesso mi ritrovo a piangere pensando a come sarebbe bello essere di nuovo insieme.
Prendo l'ultimo borsone di vestiti che a causa della mia pigrizia non avevo ancora sistemato. Svuoto il contenuto sul letto e ripiego tutto con cura. I ricordi mi tormentano, perché ogni maglietta, vestito, pantalone mi fa venire in mente lui.
Sento un groppo in gola, cerco di spazzare via quelle immagini dalla testa, ma fallisco miseramente quando vedo appallottolata fra le mie cose la sua maglia della squadra con la scritta Evans.
Delle lacrime calde mi rigano il volto, la annuso, sa ancora di lui e del suo profumo , la stringo forte al petto.
Ma come diavolo è finita qui? Sono sicura di averla appositamente lasciata a casa.
Un foglietto di carta cade sulla moquette grigio scuro della mia stanza.
Lo apro nervosamente e riconosco la scrittura di Lucas " Amore mio, il mio cuore spera, anzi ,è convinto che questa sera sia riuscito a farti restare... sappiamo entrambi come tu non resista al mio fascino ... sorrido e butto gli occhi al cielo, sempre il solito borioso.
Continuo a leggere" ( togliti quel sorrisetto dalla faccia e non chiamarmi megalomane!!! Sto scherzando)
adesso rido, mi conosce davvero bene. "Ma una piccola parte del mio cervello , a cui non voglio dare ascolto, mi dice che domani il destino ti porterà via da me . E il solo pensarti distante mi fa stare male. Il fatto che non so la tua destinazione mi fa andare di matto, non potrò più vederti, toccarti e proteggerti. Tutto ciò mi rende nervoso e tanto incazzato.
Voglio comunque dirti che ti amo Caroline. Ed è più di quanto tu immagini , credevo di avertelo dimostrato, ma solo adesso mi rendo conto che avrei potuto e dovuto fare di più , per farti capire quanto amore c'è nel mio cuore.
Mi viene in mente una di quelle frasi banali e talvota stupide che si leggono sulle scatole dei cioccolatini "se ami una persona lasciala andare. Se torna da te è tua per sempre . Se non torna non lo è mai stata"...
la frase più idiota mai inventata.. Una persona che ama come ti amo io , non potrebbe mai lasciare andare una meraviglia come te, senza aver lottato prima.
Sappi che sono disposto a cercarti ovunque piccola mia. Sappi che io sono tuo e che noi due ci apparteniamo da sempre.
Ogni volta che sentirai la mia mancanza, ogni volta che sentirai il bisogno di sentirti amata e coccolata, ti basterà indossare questa maglia.. sarà come se fossi tra le mie braccia.
Ti amo.
Ah..dimenticavo, non affaticarti a cercare la t shirt con la rosa degli ACDC. L'ho presa io. Dovrai tornare da me per riprenderla o forse verrò io stesso a consegnartela.
Spero che questa lettera ti faccia capire quanto tu sia importante per me e....perché no anche sorridere..
Vedo te nella nostra stanza intenta a disfare quelle enormi valigie, leggi e ridi, vedo me accanto a te pronto a baciare quella stupenda bocca e intrappolare tra le mie labbra il sorriso più bello del mondo. "Piango a dirotto e senza sosta. Singhiozzo forte da ormai troppo tempo, quando sento bussare alla mia porta. Mi fermo per un istante, non conosco nessuno qui e non ho nessuna intenzione di aprire. Ficco la testa sotto il cuscino del sofà e ricomincio.

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LIKE TWO MAGNETS
ChickLitCaroline (Carry)simpatica e impacciata adolescente, ama passare inosservata indossando abiti fuori moda o scelti a caso dall'armadio. Bella ma inconsapevole di esserlo. E' costretta a trasferirsi nella città natale della madre. Città in cui vivon...