Capitolo 37

107 14 3
                                    

Anna's Pov.

Per la prima volta, dopo tanto tempo, mi sentivo felice.

Mi sembrava di vivere in una specie di bolla insieme a Jace e, questa volta, non avevo nessun timore sul fatto che sarebbe potuta scoppiare, perché sapevo che primo o poi sarebbe successo. Tutte le cose belle sono destinate a finire, ma a differenza di prima, ora, avevo la consapevolezza che io e lui, insieme, avremmo potuto affrontare qualsiasi difficoltà.

L'unica pecca era il vuoto che Toby aveva lasciato in entrambi noi, ma mentre io avevo già avuto la possibilità di farmene una ragione, Jace no.

Si vedeva che stava soffrendo, anche se stava bene attento a non darlo a vedere.

Roberto era un grande amico e gli voleva bene, ma semplicemente non era Toby. Non sapevo come aiutarlo, anche perché ero io la causa della loro separazione.

"Tra quanto tornano i tuoi?" Mi domanda Jace alzando leggermente il capo dalle mie ginocchia.

Quanto amo passare questi momenti con lui; solo noi due, stretti l'uno all'altra.

Guardo la sveglia rosa sopra il mio comodino. Le 16:14. Avevamo ancora tempo.

"Tra non meno di due ore." Gli rispondo riprendendo a passare le mani tra i suoi capelli.

"Domani sera usciamo." La sua non è una domanda. Mi sta semplicemente avvertendo che domani sera usciremo fuori insieme.

"Non me lo chiedi?" Lo prendo in giro. Sa che non gli direi mai di no.

"Mi diresti di no?" Come immaginavo.

"No." Lo sento sorridere sulle mie gambe.

"Dimmi almeno dove andiamo." Come faccio a sapere cosa mettere? Certe cose per una ragazza sono di vitale importanza.

"Non posso." Il suo tono d'un tratto eccitato mi insospettisce.

"Perché no?" La curiosità sta ormai prendendo il sopravvento.

"Perché è una sorpresa, amore." Una sorpresa? Per me? 

"Ok, adesso sono veramente curiosa." Esclamo con l'eccitazione che si è impossessata anche della mia voce.

Jace scoppia a ridere ma non accenna a rivelare qualche altra informazione sulla misteriosa sorpresa.

"Mettiti qualcosa di carino." Mi fa l'occhiolino con il suo sguardo da rubacuori.

"È un vero appuntamento, signor Lima?" Oddio, non sono mai stata ad un appuntamento. Strano, vero?

"Sì, credo proprio di sì." Balbetta quasi in imbarazzo.

"Jace?" Lo chiamo dopo alcuni minuti di silenzio.

"Mmm?" Sembra quasi addormentarsi sulle mia gambe. Sapere di essere io a farlo rilassare in questo modo, mi faceva quasi girare la testa.

"Tu sei felice?" Gli chiedo in un sussurro.

Apre gli occhi di scatto come se avesse sentito un rumore improvviso. Forse, quello che sta sentendo, è il martellare del mio cuore nel mio petto.

"Certo, che sono felice con te." La sua risposta mi fa tirare un sospiro di sollievo ma la domanda non era riferita a me.

"Toby." Una sola parola è sufficiente per far rabbuiare i suoi occhi.

"Mi manca, ma non ha nulla a che fare con la felicità che provo quando ti sto accanto." La sicurezza nella sua voce è una prova sul fatto che dica la verità.

"Non volevo scombussolarti la vita in questo modo." L'unico mio timore è che, un giorno, possa pentirsi di aver rinunciato a lui per me.

"Io sì, invece." Non batte ciglio mentre pronuncia le parole che avevo bisogno di sentire.

"Come fai?" Domando più a me che a lui. "Come fai a sapere sempre di cosa ho bisogno?" Proprio non so come faccia.

"Mi piace pensare che il nostro amore sia tanto forte da parlare per noi anche quando non lo facciamo a voce." Questa potrebbe essere veramente l'unica spiegazione.

"Domani solto scuola." Annuncio all'improvviso.

"Perché?" Chiede allarmato.

"Sai come'è? Il mio bellissimo ragazzo mi ha detto, solo pochi minuti fa, che saremmo andati ad un appuntamento e non ho ancora un vestito, delle belle scarpe." Parlo a raffica senza nemmeno perdere tempo per riprendere fiato.

"Ah, non dimentichiamo il parrucchiere." Il sorriso malandrino sul suo volto, quando riposo gli occhi su di lui, non presagisce nulla di buono. O di bello, dipende dai punti di vista.

"Per caso nella tua seduta di shopping di domani è prevista una sosta in qualche negozio di intimo? Perché, se così fosse, sarei ben felice di accompagnarti" La sua voce roca è un balsamo per le mie orecchie. Il cuore inizia a battere più veloce.

"Può essere." Sussurro al suo orecchio.

Con un colpo di reni mi butta sul letto salendo sopra di me.

"Bianco." Mormora a contatto con la sensibile pelle del mio collo.

Cosa?

"Qualsiasi cosa prenderai voglio sia bianca." Autoritario il mio Jace.

"Perché?" Le sue mani sono dappertutto. Ogni volta è come se non riuscisse a decidere quale parte di me voglia toccare di più.

"Perché il bianco è innocenza." Mi guarda dritto negli occhi. In questo momento sento che potrei sciogliermi qui sotto di lui.

"Non so per quanto tu lo sarai ancora." E alla fine, suggella quel dolce avvertimento con un bacio.

Finalmente, Jace.

#SpazioAutrice.

Capitolo 37! Questi sono capitoli di svolta! Capitoli in cui capiremo quale sarà il destino per tutti i nostri personaggi. Intanto, però, gustiamoci la sorpresa di Jace 😉. Mi raccomando, continuate a leggere!! Baci. Baci. 😘😘😘😘

È solo questione di cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora