Capitolo 8

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Giorno 2 - Ore 21:00

Dopo i corsi di lingue straniere di questa mattina sono seguiti i giochi di gruppo. Il mio, composto dai coinquilini della casetta, non ha decisamente fatto una gran figura.

Jace dice di voler far gioco di squadra ma non si preoccupa di parlare con nessuno di noi. Michele e Francesco, i due ragazzi dell'altra scuola, sono troppo impegnati a litigare per chi debba essere il leader mentre le loro partner, Camilla e Valeria, ci provano spudoratamente con Jace; una si è praticamente seduta sulle sue gambe!

Il risultato sono tanti piccoli pezzi di puzzle che non trovano il proprio incastro. Siamo stati battuti su tutti i fronti e ci ritroviamo penultimi in classifica.

Mi stupisco di Jace che è sempre stato molto competitivo. Evidentemente senza qualcosa in cambio non intende sporcarsi le mani. Chissà cosa vorrà chiedermi; sarà meglio per lui che non si aspetti che gli faccia da serva o roba simile.

Queste persone non hanno proprio lo spirito vincente. Lo sanno tutti che mi piace vincere; a chi no?

A quei cinque dei tuoi compagni di squadra non piace evidentemente. Mi ricorda la mia vocina interiore, con la quale questa volta sono pienamente d'accordo.

A peggiorare il mio malumore è il fatto di non essere riuscita a vedere Toby per tutto il pomeriggio. A malapena a pranzo ci ho scambiato due parole.

Ma non importa, perché questa sera ci sarà il falò. Non mi aspetto grandi feste sotto gli sguardi severi dei professori, ma avremo abbastanza autonomia e soprattutto avrò Toby tutto per me.

Guardo il mio riflesso nello specchio e sono abbastanza soddisfatta da ciò che vedo.

Ho deciso di indossare un paio di pantaloni rosa pesca con una cintura marrone e una camicia di jeans di colore chiaro con un nodo alla vita.

Ho optato per una linea di eyeliner e mascara come make-up, mentre ho lasciato i capelli sciolti che ricadono sulle spalle in morbide onde.

"Ma quanto siamo belle stasera, eh!" Esclama Valeria quando apre la porta della nostra stanza. La testa bionda di Camilla sbuca subito dietro di lei. Anche loro sono già pronte per la serata. Sono entrambe due belle ragazze. Ma mentre Camilla è bionda e chiara, Valeria ha la carnagione più scura ed è mora. Una cosa hanno in comune: l'amore per l'altro sesso.

E per i vestiti uguali a quanto pare, dato che indossano entrambe due abiti lunghi di colore nero e svariate collane e bracciali. 

"Anche voi non siete niente male."

"Siamo tutte e tre favolose!" Esulta Camilla buttandosi sul suo letto.

La camera che condividiamo non è brutta quanto mi aspettavo per essere una casetta di legno nel mezzo di un campeggio.

La cosa che mi piace di più è la finestra sulla parete destra dalla quale si vede buona parte del campo. Sotto c'è il letto di Camilla e attaccato ad esso quello di Valeria (li hanno attaccati la prima sera per dormire insieme), mentre dall'altro lato c'è il mio. Meglio così, non mi piace molto condividere gli spazi. 

Devo dire, però, che tranne per la notte non le vedo quasi mai in casa. I giochi di squadra sono gli unici momenti al di fuori che condividiamo insieme; d'altronde abbiamo un programma molto inteso che ci fanno rispettare a tutti i costi.

Alla fine non mi dispiace la loro presenza; inizio a provare una certa simpatia nei loro confronti.

"Anna, Jace è fidanzato?" Mi chiede di punto in bianco Valeria.

È fidanzato? Non l'ho mai visto più di una volta con la stessa ragazza.

"No." Affermo. "Non credo." Aggiungo alla fine dopo un paio di secondi; non siamo amici e per quanto ne so, potrebbe anche frequentare qualcuno.

"Allora perché non ci guarda?" Ribatte questa volta Camilla.

Ma che domanda è?

"Non ne ho idea."

"Hai detto che lo conosci da quando eravate piccoli." A quanto pare Valeria si è già presa una cotta per Jace e chissà come mai non ne sono affatto sorpresa.

"Ci conosciamo ma non significa che siamo amici." Le spiego.

"Ragazze andiamo!" Urla spalancando la porta Michele, occupandola in tutta la sua altezza di ben un metro e ottanta. Mi pare mi abbia detto di giocare a basket. È un bel ragazzo con le spalle larghe, i capelli biondi e gli occhi azzurri. Tranne per l'altezza assomiglia un po' a Toby ma non è bello come lui ovviamente.

"Come ti permetti! Devi bussare." Gli urla Camilla.

A quanto pare io e Jace non siamo l'unica coppia finita insieme per qualche brutto scherzo del destino; questi due proprio non si sopportano.

Lui la liquida con un frettoloso gesto della mano.

"Siete pure vestite uguali." Commenta scuotendo la testa in segno di disapprovazione.

"Avranno finito l'originalità." Francesco compare alle spalle di Michele il quale scoppia a ridere alla battuta dell'amico. Ecco qui il classico nerd del gruppo con gli occhiali dai capelli scuri.

Un nerd un po' troppo figo per la categoria.

Decisamente! Afferma la mia coscienza dopo averlo squadrato un po' troppo a lungo.

"Ma che problema avete?" Domanda seccata Valeria.

Oh mamma mia; di questo passo non usciamo più di qui.

"Ragazzi!" Li richiamo iniziando a gesticolare con le braccia per attirare l'attenzione dei quattro.

"Non importa. Andiamo, altrimenti facciamo tardi!"

"Hai ragione Anna." Mi sorride Michele fissandomi dalla testa fino alla punta dei piedi.

Camilla si alza dal letto e si avvicina al giocatore di basket schioccandogli le dita davanti la faccia.

"Hai un po' di bava giusto qua." Si porta un dito alle labbra per esprimere meglio il concetto.

D'un tratto sento un forte calore sulle guance e il petto; scommetto di essere arrossita come un pomodoro!

Michele guarda Camilla con sguardo omicida.

Francesco, allora,  batte le mani interrompendo quella strana sfida di sguardi tra i due.

"Fatti da parte, amico." Mette una mano sul petto di Michele e lo spinge al lato della porta.

Lui lo segue.

"Camilla non avevi fretta?" La sprona Francesco a uscire dato che non accenna a muoversi.

Non se lo fa ripetere due volte ed esce dalla stanza sbattendo i piedi come una bambina.

"Che infantile." Mormora il biondo guadagnandosi un'occhiataccia anche da Valeria.

Alla fine usciamo tutti da quelle maledetta camera.

Era troppo chiedere una squadra unita che va d'accordo?

A quanto pare sì.

Spero per loro che non mi rovinino la serata.

Ho grandi piani in mente.

È solo questione di cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora