Capitolo 34

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Anna's Pov.

Qualcuno sa cos'è la delusione?

Avete mai deluso qualcuno che per voi avrebbe affrontato una battaglia disarmato?

Come vorrei, in questo momento, poter dare una riposta negativa a questa domanda, ma non posso. In questi mesi ho fatto a del male a troppe persone che non lo meritavano e non so se sono pronta a prendermene la responsabilità.

Il mio migliore amico non lo è più, e dopo il vuoto che ho visto nei suoi occhi, nel nostro bar, quando gli ho confessato la verità, non credo ci possa essere speranza per far ritornare tutto come era prima. Prima di lui.

Forse quel che si dice è vero: quando una cosa preziosa si rompe, è impossibile ripararla.

Non posso permettere, però, che questa sia la fine anche per me e Jace. Lo amo troppo.

Sono passati due giorni da quando ci siamo presi una "pausa" e sono state le giornate più lunghe che ricordo di aver mai vissuto.

Jace non si fida, altrimenti non saprebbe successo niente di tutto quello che è accaduto. Crede ancora che io provi qualcosa per Toby che vada oltre all'amicizia, ma non è così.

L'unica cosa che deve capire Jace, è che non posso e non voglio cancellare una persona che ha significato tanto per me.

Oggi lo capirà; prima che finiscano le lezioni Jace ritornerà sui suoi passi.

***

Alcune ore dopo...

Sono stata ottimista, questa mattina. Decisamente ottimista.

Una classe non è affatto grande per poter contenere la rabbia di Toby e Jace messi insieme.

Continuano a guardarsi in cagnesco ogni qualvolta che ne hanno l'opportunità, per poi puntare i loro sguardi assassini su di me. Confesso di avere una punta di paura.

Di questo passo, non riuscirò nemmeno ad avvicinarmi a Jace.

Come se tutto questo non bastasse, la mia cara compagna Lucrezia ha deciso di provarci con il mio ragazzo.

La mia vocina interiore mi ricorda che siamo in "pausa", ma se quella gatta morta non la smette subito di sorridere e accarezzare il braccio di Jace, premerò il tasto "play" senza tanti problemi.

Al diavolo la pausa!

Il suono della campanella annuncia l'inizio della ricreazione.

"Adesso, Anna." Mi incoraggio da sola.

"Dove pensi di andare, stronzo?" A quanto pare, però, Toby mi ha appena preceduta e le sue parole non fanno pensare a niente di buono.

"Perché? Hai qualcosa da dirmi?" Risponde con molta calma Jace.
La voce potrà anche sembrare pacata, ma dentro i suoi occhi verdi sta avendo luogo una tempesta.

"Ho molte cose da dirti! Per esempio che sei un traditore!" Oh, ti prego, no!

"Traditore io? Come?" Non farlo, Jace, non prenderti gioco di lui quando riversa in queste condizioni.

"Non prendermi per il culo! Sei tu che hai scopato con la mia ragazza!" Tutti si girano nella mia direzione con occhi giudicanti.

Sento le guance diventare sempre più bollenti. Che vergogna!

"Non parlare di lei questo modo!" Tutta la tranquillità di Jace è svanita. Ora, al suo posto, c'è solo rabbia.

"E perchè? Anna, non ho forse ragione? Vi siete divertiti?" Toby si rivolge direttamente a me con uno smorfia di disprezzo sul volto.

Basta! Non sopporto le sue parole piene di odio!

Mi fiondo fuori dalla porta correndo lungo il corridoio.

Mi avvio verso le scale che portano al piccolo giardinetto dietro la scuola.

"Anna!" Mi giro nella direzione di quella voce, la sua voce.

Non appena vedo Jace, gli vado incontro e lo abbraccio.

All'inizio lui sembra confuso, ma un attimo dopo mi stringe forte al suo petto, appoggiando una guancia sopra la mia testa.

"Stai tranquilla." Mi sussurra per calmarmi.

Non ho idea per quanto tempo rimaniamo in questa posizione, so solo che è la sensazione di pace più bella al mondo.

"Jace." Cerco di staccarmi per poterlo guardare negli occhi.

Lui si allontana quanto basta per avere il viso alla portata del mio sguardo.

L'immagine di poca fa di lui e Lucrezia compare nella mia mente.

Perché siamo in stallo? Perché non stiamo affrontando tutto questo insieme?

"Tutto bene con Lucrezia?" Non volevo chiedergli questo, ma ormai quelle parole sono uscite dalla mia bocca.

"Lucrezia?" Domanda confuso.

"Cosa pensi, che non veda?"

Jace sorride in modo ambiguo.

"Sei gelosa." Sentenzia con orgoglio.

"Se sono gelosa? Che razza di domande sono? Sì, che lo sono! Ti amo e detesto vederti con un'altra, ma a te non importa!" Dovremmo remare insieme per i nostri obiettivi, invece continuiamo a remare uno dalla parte opposta all'altra.

"Sai perché ti faccio queste domande? Perché sentirti dire che sei gelosa per me è una sicurezza." Pensa che non lo abbia capito?

"Jace, ti avverto, sono stufa di questa storia." Mi stacco da lui.

"Anna, ho paura!" La sua confessione aleggia tra noi come un fantasma.

"Ho paura che tu possa ritornare da lui." Le sue parole sono degli schiaffi al cuore. Ho fatto qualcosa per cui lui si sia potuto sentire così spaventato?

"Non succederà mai. Io voglio te. Solo te." Cerco di comunicargli le mie emozioni, il mio amore.

"Ci siamo insieme, se tu lo vuoi." Gli porgo la mano con la speranza che la afferri.

Stai con me, Jace.

La decisione con cui cui Jace mi afferra la mano mi rende più tranquilla.

Jace porta il suo viso vicino al mio con le labbra a un soffio dalle mie.

"Ti amo, anch'io." Sussurra con infinita dolcezza.

"Baciami, ti prego." Non importa se faccio la figura della patetica. Ho bisogno di lui.

Jace non se lo fa ripetere due volte e mi bacia.

L'ultima cosa che vedo è il sorriso sulle sue labbra.

#SpazioAutrice

Signore e signori, ecco a voi il capitolo 34! Come vi sembra? I nostri protagonisti sono tornati l'uno nelle braccia dell'altra. I dubbi di Jace saranno scomparsi? E la rabbia di Toby? Quella Lucrezia è solo una parentesi o qualcosa di più? Mi raccomando, continuate a leggere. Baci.Baci. 😘😘😘😘

È solo questione di cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora