Capitolo 1

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Giorno 1

Cosa c'è di meglio delle gite scolastiche?

Avanti ragazze, non ditemi che anche per voi il periodo più bello dell'anno, dopo le vacanze naturalmente, non è questo.

OK, forse sto esagerando un pochino, ma la mia eccitazione per le gite è più che giustificata.

La settimana che verrà, (quando la mia classe sarà in gita, naturalmente) sarà la più bella della mia vita.

Sarà la prima settimana in qualità di ragazza di Toby, o almeno spero.

Chi è Toby? Ve lo spiego subito.

Avete presente l'amico d'infanzia di cui si scrive nei libri? Il ragazzo alto e biondo della porta accanto?

Ecco, Tobia Gallo è questo per me.

Lo so, è il classico cliché: la ragazza che si innamora del suo migliore amico.

Tuttavia, questo Toby ancora non lo sa.

Esatto, non mi sono ancora dichiarata. Ma lo farò presto... Per l'esattezza nei prossimi sette giorni.

Ed è questo il motivo per il quale questa notte non sono riuscita a chiudere occhio, troppo impaziente di vederlo.

Ho paura, inutile negarlo.

Ho paura di rovinare la nostra amicizia.

Ho paura di non essere corrisposta.

E cosa più importante, ho paura della paura stessa.

Non posso continuare a fingere, a mentire a lui e anche a me stessa.

Non voglio più sapere delle sue "conquiste", così come le chiama lui, né tantomeno  assistere di nuovo a scene "inappropriate". Ci siamo intesi, vero?

So che sto rischiando e ne sono del tutto consapevole. Voglio essere ottimista e credere che Toby sia disposto a provarci. A dare una chance a noi due.

Infondo, non ha mai avuto una relazione seria e non fa che ripetere che sono la ragazza più bella che abbia mai visto (ovviamente non lo sono, ma chi sono io per contraddirlo?).

In caso contrario, non ne farò una tragedia.

Non fraintendetemi, la delusione che prenderei la ricorderò per tutta la vita ma voglio comportami come una ragazza matura di diciassette anni. Non me la prenderò con lui né lo supplicherò. Sono troppo orgogliosa per farlo.

Ma non voglio che si stronchi il rapporto che si è venuto a creare da quando dodici anni fa si è trasferito nella casa accanto alla mia e siamo diventati amici per la pelle.

Non lotterei per avere il suo cuore se lui non vuole, ma restarci almeno come amica, sì. Su quello non si discute.

Non sono tanto sciocca da credere che tutto ritornerebbe come prima ma non voglio neanche domandarmi tra un paio di anni che cosa sarebbe successo se gli avessi confessato i miei sentimenti.

Basta pensare a queste cose.

Devi darti una mossa, Anna, se non vuoi fare tardi. Mi incoraggio da sola.

Sapete, negli anni ho capito che i nostri migliori sostenitori siamo noi stessi; se io non ho fiducia in me, perché gli altri dovrebbero?

Chiudo la cerniera dello zaino da campeggio e lo poso ai piedi del letto.

Andremo in un villaggio a Bibione dove svolgeremo sport e diversi corsi linguistici.

 Per me saremmo potuti andare anche sul Monte Bianco e non avrebbe fatto differenza. 

È solo questione di cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora