Capitolo 22

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❤️❤️❤️Buon pomeriggio ❤️❤️❤️

Stephan

Ho bisogno di sentirglielo dire, ho bisogno di sapere che anche lei mi ama.
Ho bisogno di sapere che ho fatto bene a riprovare a riprendere in mano la mia vita.

<Io,.. tu... fai parte delle persone che amo>.

Sono un po' deluso, ma infondo neanche io ancora sono riuscito a dirglielo.

<Step io ho paura>.

La guardo negli occhi.

<Ho paura a dire quelle due parole, questo non vuol dire che io non le provi o che io ti stia prendendo in giro>.

<Ehi, non ho mai pensato che tu mia stia prendendo in giro, Aurora capisci che io mi fido solo di te? Secondo te se dubitassi di te potrei mai avere questa fiducia?
Anche io ho paura a dirlo, ma sai che c'è? Entrambi abbiamo bisogno di dimostrazioni non di parole>.

Sorride.

<Hai ragione>.

Bacio le sue labbra, il mio amico è già pronto.

Entro le mie mani sotto la sua camicetta, le accarezzo la pancia, le sfioro i lati del seno, fino a stringerglielo.

<Amo il tuo seno>.

Accarezzo la sua schiena, le mani arrivano sui suoi glutei, la spingo sulla mia erezione.

<Amo anche il tuo sedere>.

Ansima.

<Sei sempre molto reattiva>.

<Solo con te succede>.

Le mordo il lobo.

<Brava bambina>.

La spingo sotto di me, sto morendo dalla voglia di scoprire il suo sapore.

L'aiuto a togliere la maglietta, guardo il suo seno è meraviglioso.
Lo libero dalle coppe del reggiseno.
Affondo la mia faccia lì in mezzo.
Aurora non sta ferma, si strofina sul mio corpo.

<Sii paziente>.

Lascio le mie mani sul suo seno, mentre le labbra scendono sulla sua pancia.
Trattiene il fiato.
Lecco intorno all'ombelico.
Con lentezza sbottono i suoi jeans, li porto giù insieme ai suoi slip, voglio farla impazzire.

<Sei una visione>.

Non risponde, ha gli occhi lucidi e le guance arrossate.

Bacio le sue gambe, dalle caviglie alle cosce, una alla volta, il suo odore mi sta fottendo il cervello.

<Step>, è appena un sussurro.

<Aspetta tesoro,'voglio gustarti per bene>.

La mia lingua è nella sua fessura, sento il suo corpo tremare.
Dopo averla assaggiata non capisco più nulla.
La sento ansimare mentre la mia lingua si prende tutto quello che il suo corpo può darmi.
Stringe forte i miei capelli.

Viene urlando il mio nome.

Le do il tempo di riprendersi, tenendola stretta a me.

<È stato bellissimo>.

Sorrido.

<Tu invece sei diventata il mio dolce preferito>.

<Ehi non sono un dolce!>.

<Si lo sei, ma sei solo mia>

<Step non ti stancherai mai di noi?>

<Che intendi? Perché dovrei stancarmi
di voi?>

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