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Giuseppe correva senza sosta per raggiungere le persone che avevano Salvatore, ma erano troppi veloci e non riusciva a raggiungerli, finché non si fermò per riprendere fiato, dieci secondi, poi riprese a correre, era giunto ad un bivio, in nessuno dei due si vedeva nessuno, li aveva persi

Si guardò in torno e vide che c'era una porta
La aprì e rimase a bocca aperta
C'era una parete con uno strato gelatinoso, quasi come se fosse un portale del nether di Minecraft
Entrò nella stanza e fece un rumore con la scarpa, quasi come se ci fosse una pozzanghera.
Guardo il pavimento e vide che non era una pozzanghera d'acqua, c'era tutto il pavimento di sangue
Uscì da quella stanza, e riniziò a correre, ora aveva le forze, e doveva trovare Salvatore, oppure sascha e Stefano, doveva trovare qualcuno.

"Se non ti fidi ancora ora vieni"
Cam cercava di convincere sascha a fidarsi di lui, ma lui non si fidava completamente
Stefano si fidava, anche perché se era dalla parte di loro gli avrebbe sparati o feriti, e poi gli avrebbe portati da loro, pensava questo quest'ultimo.

Cam prese posto come capitano e iniziò a guidarli in mezzo ai corridoi, in mezzo a passaggi che non avevano mai visto, c'erano o corridoi di tutti i colori, verdi, arancioni, gialli, viola
A quello viola lui si fermò ed aprì una porta
Davanti a loro c'era una stanza piena di provviste, di cibo, armi, c'era tutto quello che poteva servire
Stefano entrò per primo, era il PIÙ curioso dei tre e non aveva resistito all'istinto di entrare e guardare, toccare e prendere qualsiasi cosa ci fosse in quella stanza, fino a quando il suo zaino, e le sue tasche non fossero piene
Sascha prese un attimo da parte cam

"Senti, non mi fido completamente di te, ma adesso lasciami un po' da solo con Stefano, e cerca di fare da guardia per l'entrata, tieni"

Gli diede la pistola ed entrò anche lui.

Cam prese la pistola e la mise in tasca, mettendosi all'inizio del corridoio, non voleva ascoltare quello che si dovevano dire

Sascha cercò Stefano, e non ci mise molto a trovarlo, da uno scaffale pieno di scatole spuntava il ciuffo del castano, marroni con delle sfumature di giallo
Andò nella sua stessa fila, si mise guardò negli occhi, si avvicinò e lo abbracciò, senza dire niente, aveva bisogno di un suo abbraccio, per sentire che era li con lui e che era reale, e non un sogno

"Attento o mi soffochi"

Disse Stefano che gli mancava il respiro ormai
Sascha sciolse l'abbraccio e ridette, guardandolo negli occhi

"Ste, sono contento che sei qui, non so cosa avrei fatto se ti avessero fatto qualcosa, li avrei uccisi se ti avessero solo tagliato il tuo ciuffo stupendo"

Sascha voleva continuare, ma venne bloccato da Stefano, che gli mise un dito tra le labbra, in segno di stare in silenzio e lo abbracciò

"Ora sono qui, e sto bene, questo è l'importante"

Lo strinsi di più a me, annusò il suo profumo, che ormai non si sentiva quasi più, ma si riusciva a sentire un tocco di Colonia

Giuseppe continuava a correre per i corridoi, sentì delle voci  e si nascose nella stanza che avevo dietro di se.

X: lo abbiamo perso

Y: come l'avete perso?!

X: ci ha presi alla sprovvista, ed è riuscito a scappare

Si sentì un colpo di pistola, e poi il rumore di un corpo che cadeva a terra

Y: non sanno manco fare il loro lavoro

Sentì dei passi, fino a che non divennero talmente piani, che erano quasi impercettibili
Uscì dalla stanza e iniziò a correre di nuovo, Salvatore era libero, e doveva trovarlo prima che lo trovino loro

Percorse tanti corridoi, aprì una porta ed entrò
Sentì qualcosa alla testa, era una pistola
Alzò le mani in segno di resa, e la pistola fu retratta.

"Giuse"

Salvatore mise la pistola nello zaino e abbracciò il più grande
lo strinse a se, era riuscito a trovarlo prima di loro e aveva pure un'arma, almeno se ci fossero di nuovo, loro sararebbero ben equipaggiati per rispondere al fuoco

"Meno male che sei vivo"

Disse Giuseppe mentre lo abbracciava

"Che pensavi che io molassi così facilmente e che mi facessi uccidere?"

Salvatore si tolse dall'abbraccio e lo guardò negli occhi

"Certo che no, ora dobbiamo trovare gli altri"

"Andiamo a cercarli"

I due si sorrisero,avevano un luccichio negli occhi, un po' di speranza.

The True Heroes ●Mates●Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora