Giuseppe e Salvatore stavano camminando verso il laboratorio, immersi nel silenzio, mentre con passo veloce percorrevano i corridoi per arrivare alla loro meta.
"Secondo te abbiamo fatto bene a farli tornare?"
Chiese Salvatore a Giuseppe, mentre apriva la porta del laboratorio."Non lo so, lo scopriremo, ma hanno ragione, separati rischiamo troppi pericoli, e rendiamo la vita più facile a loro"
Gli rispose il più grande mentre fece accendere un computer per controllare se ci fossero dei file che in precedenza non erano riusciti a trovare."Non posso darti tutti i torti, li odio ma non voglio che muoiano"
Constatò Salvatore mentre anche lui accese un computer."Comunque dobbiamo tenerli d'occhio, non sappiamo se ci hanno detto la verità oppure no"
Disse Giuseppe mentre iniziò a controllare i file del computer."Lo scopriremo solo vivendo"
Replicò Salvatore aprendo un file senza nome.Era un articolo di giornale, del New York times, il titolo era 'Ostuni production apre un nuovo negozio a New York'
C'era una foto nella copertina, ritraeva un furgone con la scritto Ostuni production, a Salvatore era familiare quel camion, ma non sapeva il perché.Anche la parola Ostuni gli era familiare, si ricordò quel giorno che si era messo a leggere degli articoli di giornale vecchi e aveva letto di un certo 'Lorenzo Ostuni' che era stato portato in manicomio, ma al momento non si ricordava il motivo esatto.
Giuseppe controllò tutti i file di quel computer, ma non c'era nulla di utile, solo degli articoli sempre del New York time e di altre testate giornalistiche americane.
"Vieni a vedere"
Esclamò il più piccolo a Giuseppe, che spense il computer, ormai certo del fatto che lì dentro non c'era nulla di utile, e raggiunse la postazione di Salvatore."Hai trovato qualcosa?"
Gli chiese Giuseppe mentre analizzava cosa era proiettato in quello schermo, e leggendo il titolo non gli sembrava che fosse qualcosa di utile."Ti ricorda qualcosa questo camion?"
Gli domandò Salvatore girandosi verso di lui."Dovrebbe?"
Gli rispose alzando le spalle con un'espressione visibilmente confusa."Ti ricordi quel giorno qualche tempo fa dove eravamo andati nel tetto insieme?"
Gli chiese il castano, Giuseppe prese una sedia e si sedette di fianco a lui."Sì"
Rispose coinciso Giuseppe iniziando a leggere l'inizio dell'articolo, dove annunciavano l'apertura di questo negozio."Avevamo visto dei furgoni, e sono sicurissimo che quei furgoni siano esattamente questi qui raffigurati nella foto"
Gli spiegò Salvatore, al più grande pensandoci gli ritornò in mente loro due che guardavano quel furgone, ma non pensava che fosse esattamente quello."Sì mi ricordo che abbiamo visto un furgone, ma non penso che sia questo"
Replicò Giuseppe mettendo una mano sotto il mento e analizzando la foto, cercando di paragonarla a quello che si ricordava di quel giorno."Fidati di me, sono gli stessi identici colori, blu e rosso, e la scritta aveva la stessa dimensione, secondo me questa struttura ha a che fare con questa società, sennò che senso avrebbe salvare nel computer un articolo di un'apertura di un negozio? In una città come New York ci saranno altre notizie più importanti che questa"
Il più piccolo spiegò la sua teoria al più grande, che all'inizio lo guardo sospettoso, poiché gli sembrava una teoria di un qualche complottista, ma più ci pensava e più le parole di Salvatore avevano senso.A quanto aveva letto questa ditta non era una grande impresa, era il loro secondo negozio, aperto nel Bronx, e non si era espansa oltre lo stato di New York, era strano che proprio quella notizia fosse nelle prime pagine di un giornale con così tanta fama, magari sarebbe potuto essere un articolo tra i tanti, ma il primo gli sembrava fin troppo strano.
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The True Heroes ●Mates●
Hayran Kurgu"Ho paura che ci stiano prendendo in giro" "Giocando con delle vite?no,non credo proprio" La speranza è l'ultima a morire. Tutto è superficiale e nulla è essenziale. LEGGETELA TUTTA TUTTA😁 Storia scritta in collaborazione di @JJ_FONDEUR