Alla fine tutte le strade portavano ad una sola porta, e per Sascha, era quella di uscita.
Per Giuseppe i fatti parlavano chiaro, Sascha voleva picchiare una bambina, e purtroppo, anche essendo suo amico, non avrebbe mai potuto giustificare un gesto del genere.
Il suo sguardo sull'animo triste e deluso di Sascha fu quello di una persona che non riconosceva più qualcuno a cui teneva, il quale aveva fatto qualcosa di veramente sbagliato.
E non solo ai suoi occhi ma a quelli di tutti.
Il corvino spostò la vista sul ragazzo snello, che nascondeva dietro di sè la ragazzina, testa alta e sguardo minaccioso. avrebbe voluto ucciderlo se mai ne avesse avuto la possibilità ma a Sascha veniva da ridere a vedere quella figura esile che tentava di fare l'eroe.
Sbuffò e Giuseppe lo prese per il braccio, stringendo leggermente.Sascha scorse la ragazzina sorridere dietro il fratello maggiore e pensò che avrebbe potuto stenderlo anche solo con un pugno.
"Vai a farti un giro e schiarisciti bene le idee prima di tornare qui"
Gli disse Giuseppe, che era sorprendentemente arrabbiato.Nonostante Sascha sapesse che l'astio del maggiore nei suoi confronti non sarebbe scomparso con delle parole, non gli rimaneva che provare.
"Tu gli credi veramente? andiamo papà! siamo amici da una vita!"
Esclamò il corvino, cercò di essere il più convincente possibile ma soprattutto non erano parole a vanvera, si sentiva ferito dal comportamento di Giuseppe: Erano amici, soci, una famiglia; non poteva tradirlo per delle persone conosciute delle settimane prima."E al momento mi vergogno di esserti stato amico"
Dicendo le sue ultime parole prima di entrare nella base, lo fulminò con lo sguardo.Esserti stato amico
Ora non lo sono più?La domanda passò velocemente per la mente del corvino e alla fine i suoi piedi si decisero a prendere una direzione verso l'ignoto.
Salvatore strisciò giù dalle braccia di Scott.
Aveva riflettuto e non aveva ragioni per non credere a Lydia ma soprattutto aveva molti indizi che verificavano la veridicità del fatto, e se c'è una cosa che Salvatore non perdona, questa è proprio il tradimento."Abbiamo chiuso"
Disse prendendo da terra il suo zaino, quando erano arrivati non aveva neanche fatto in tempo a posarlo prima di ricevere la grande notizia.Scott spalancò gli occhi, come svegliandosi da un incubo.
"come? Sal non è mai successo"
Gli disse ma ripararsi dalle bugie non era tanto facile."allora tua sorella è una bugiarda"
Non pensò molto prima di dire quella frase ma a giudicare dallo sguardo di Scott, che non gli dava torto, l'aveva intrappolato."Questo silenzio tradisce la tua affermazione come tu hai tradito me"
Scott sospirò e prese a gesticolare muovendosi in ogni angolo della stanza ma quando trovò le parole giuste, ormai era troppo tardi.
Salvatore se n'era già andato.Il corvino fermò la musica che gli risuonava nelle orecchie, sentiva dei passi avvicinarsi con velocità.
O la persona era molto veloce o era semplicemente nervosa. Sascha si nascose dietro al muretto di cemento e vide che era soltanto Sal.
Uscì subito dal nascondiglio e lo chiamò.
Non aveva intenzione di star fuori per tanto tempo, 15 minuti forse, ma voleva tornare in base, mangiare e riposarsi, magari bersi una birra, o anche più di una."io sto tornando in base"
Confessò il minore.
In quell'istante Sascha cambiò idea e decise di aggiungersi a lui per la camminata di ritorno."Curioso"
Disse Salvatore, il pavimento sembrava la cosa più interessante di quel corridoio, perciò teneva la testa chinata e si guardava i piedi.
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The True Heroes ●Mates●
Fiksi Penggemar"Ho paura che ci stiano prendendo in giro" "Giocando con delle vite?no,non credo proprio" La speranza è l'ultima a morire. Tutto è superficiale e nulla è essenziale. LEGGETELA TUTTA TUTTA😁 Storia scritta in collaborazione di @JJ_FONDEUR