capitolo secondo

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Il mese dopo la morte di Elisabetta decisi di prendermi una pausa dal lavoro, di chiudere il mio studio medico. All'inizio decisi di non partire, di rimanere a Firenze, ma poi capii che dovevo staccare. Era luglio inoltrato così andai a trovare degli zii in Puglia, sul Gargano precisamente. Ne approfittai per passare un mese al mare. Ero sicuro che sarei stato felice, senza pensieri, senza preoccupazioni. Ma invece ciò non accadde; tutto mi ricordava Elisabetta: la vacanza al mare che potevo fare con lei dopo sposati, le vacanze estive al mare con i futuri figli. E ogni notte piangevo tenendo in mano una foto di noi due che avevo sempre con me nel portafogli. Non passava giorno che piangevo pensando a lei e così non riuscii neanche a godermi quella mini vacanza che avevo programmato all'ultimo minuto.
La sera prima di tornare a Firenze decisi di andare in un locale a bere un drink e lì successe una cosa un po' strana

Uno strano amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora