La mia amicizia con Enrico si rafforzava mese dopo mese. Mi fece conoscere i suoi amici, la sua comitiva. Mi presentò un sacco di ragazze, ma io non mi sentivo pronto di iniziare un'altra relazione. Volevo pensare a me stesso. Passò un anno da quando Elisabetta morì, così andai al cimitero davanti alla sua tomba a piangere.
"Ciao Elisabetta, è passato un anno da quando il destino ha deciso di dividerci per sempre. Come te la passi nell'aldilà? Gli altri morti sono gentili? Beh, come hai visto in quest'anno non è successo nulla. Sono rimasto a piangere per la tua morte per mesi interi. Fin quando tu ed Enrico non mi avete fatto riprendere dal mio sogno. Ho avuto paura di ritornare qui a Firenze perché volevo cancellarti. Ma ho capito che in realtà non potevo, sei parte di me e sempre lo sarai. Ti amo, Elisabetta. Ma sappiamo entrambi che non posso morire anch'io, devo andare avanti e l'ho fatto. Ho conosciuto un sacco di ragazze, ma nessuno era come te. Nessuno poteva eguagliarti e questo lo sono benissimo. Ma c'è qualcos'altro che non riesco a capire. C'è qualcosa che mi frulla nella testa che mi fa mettere da parte tutto, ma non so cosa. Mi sento combattuto e molto. Sto ricominciando a vivere, apprezzando i momenti belli della vita e rimpiango di non averlo fatto prima. Ho creato una nuova comitiva dopo che gli altri mi hanno abbandonato. Sai forse dono troppo per ricevere in cambio un bel niente. Ma continuerò così, in fondo ci sono abituato. Sento che con Enrico e Mario le cose sono diverse, mi sono sempre vicine e mi aiutano. Poi Enrico è psicologo, sa come muoversi. Ma non vedo futuro nella mia vita, mi aggrappo a cose che sono effimere. Solo tu eri la realtà. Mi sento come se qualcuno mi avesse spezzato le gambe e adesso cammino con la sedia a rotelle e so che non avrò più futuro. Ho finito le speranze, Elisabetta."
"Sei tu che ti senti così, le speranze ge le stai togliendo da solo. Ognuno è artefice della sua vita e del suo destino. Guarda positivo e pensa positivo e vedi che le cose cambieranno."
"Enrico da quando sei qui ad ascoltare?"
"Tanto da capire che ti stai facendo sopraffare dai pensieri negativi"
"Vieni qui, sediamoci a quella panchina laggiù."
Andai incontro ad Enrico, ci sedemmo sulla panchina e per cinque minuti non ci dicemmo una parola.
"Senti tutti i tuoi problemi che si affollano nella tua mente, che fanno a gara. Vogliono che li risolvi tutti insieme e subito." Disse Enrico.
"S."
"Shii, non parlare, ascoltami solamente."
Annuii e gli prestai ascolto.
"Ti fidi di me?!"
"S."
"Shii. Adesso chiudi gli occhi, fai un bel respiro profondo. Respira a pieni polmoni dal naso, trattieni il respiro per un secondo e poi fallo uscire dalla bocca lentamente. Senti i tuoi problemi scivolarti adosso?! Ti senti più libero?! Adesso continua a chiudere gli occhi e immagina te sollevato in aria, mentre fai ciò continua a respirare come ti ho detto prima. Ti senti staccare dal tuo corpo?! Bene, ora rimani lassù respirando lentamente. Inizia a pensare a un luogo che tu ami, dove vorresti essere adesso."
Passai più o meno mezz'ora a fare ciò che disse lui. Mi sentivo come in una trance. Non avevo paura di niente, stavo benissimo dove stavo.
"Ora inizia a pensare lentamente al primo problema che ti viene in mente e cerca di risolverlo. Fatto ciò, continua a respirare lentamente e immagina la tua anima ritornare nel tuo corpo. E continua a respirare lentamente."
Passò un'altra mezz'ora quando sentii le parole di Enrico dire: "Adesso puoi respirare normalmente." Dopo queste ultime parole mi risvegliai. Mi sentivo meglio, la mia paura era sparita, era sparita la mia ansia e le mie speranze erano ritornate.
"Cosa è successo?"
"Ti ho fatto una mezza ipnosi."
Dopo quelle parole rimasi atterrito, non dissi una parola.
"Ora dimmi. Quale problema hai risolto?"
"Ho capito che oramai il passato è passato e che rimarrà per sempre passato. Non posso cambiarlo, ma posso cambiare il mio futuro. Ho riscoperto la luce che avevo perso un anno fa."
"Bene, l'ipnosi ha funzionato. Ora andiamo che il cimitero sta chiudendo e l'ultima cosa che voglio è rimanere chiuso qui dentro." Disse ridendo.
Tornai a casa dopo quell'esperienza mistica e vidi la mia casa con occhi diversi e con un cuore nuovo. Non mi sentivo più combattuto. Ma sentivo qualcosa di strano. Mi ero legato moltissimo a Enrico dopo oggi così mi sentii in dovere di scrivergli un messaggio.Da Daniel
Hey Enrico, grazie per oggi. Mi sento una persona diversa. E il merito è tutto tuo. Ti voglio bene❤
22.50
Da Enrico
Hey Daniel, non mi devi ringraziare. Il merito è solo tuo che ti sei fidato, in fondo hai fatto tutto tu. Ti voglio bene anch'io❤❤
22.56Dopo quel messaggio iniziai a provare qualcosa per Enrico, qualcosa che era andava oltre al sentimento di amicizia, ma non ci feci mai caso e non ci diedi tanto peso.
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Uno strano amore
ChickLitle avventure di Daniel dopo la morte di Elisabetta continuano, vediamo insieme come. Sequel di un amore misterioso