capitolo quindicesimo

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Passavo i giorni. Le chiamate e i messaggi di Nick mi facevano stare sempre più male. Piangevo ogni notte per lui. Enrico si accorse di ciò e ogni giorno mi chiedeva perché stessi così. Non ce la facevo più così a stare così  e decisi di prendermi delle vacanze, di staccare per due settimane e di ritornare dai miei zii sul Gargano. Infondo era fine giugno ed era un periodo perfetto per trascorrerlo in vacanza al mare. Così presi le mie cose e partii alla ricerca di me stesso e per staccare un po'. Quel posto mi ricordava dove io e Nick ci siamo conosciuti, ma mi aiutò a pensare.
Un giorno mentre passeggiavo sulla spiaggia incontrai una donna alta, magra. Con un viso dolce e delle due treccie bionde come l'oro. Mi fissava con questi suoi due occhi grandi e verdi e a un certo punto mi parlò.
"Guarda che se continui a fare sotto e sopra per la spiaggia i pensieri non se né vanno, fidati. Sto facendo lo stesso da una settimana."
"Dici a me?" Risposi.
"Sì, dico a te e a chi sennò. Vedi qualcun altro in giro?"
"Scusami ero sovrappensiero."
"Non l'avevo notato guarda." Rispose con una risata soave.
"Vieni siediti vicino a me, hai bisogno di parlare."
Mi avvicinai e mi sedetti.
"Piacere Claudia."
"Piacere Daniel."
"Se mi devi parlare dei tuoi pensieri dobbiamo almeno presentarci." Sorrise
"Sono tanti i miei pensieri."
"Beh, dimmi cosa è successo?"
Iniziai così a parlare di Nick e di tutto ciò che mi era successo negli ultimi anni e lei fece lo stesso. Non preoccupandosi del fatto che amavo e amo un uomo.
"Mi è successa una cosa simile: il mio ragazzo, anzi ex, mi ha tradita più volte e io non ci volevo mai fare caso. Lo amavo fin troppo, ma lui non amava me. Le mie amiche mi dicevano più volte di lasciarlo e che mi sarei trovata male, ma non le ho volute ascoltare così ci ho litigato e non ci parlo da quasi un anno. Mi mancano e sono rimasta sola senza un ragazzo, senza amiche. Sono qui seduta su uno scoglio a parlare con uno sconosciuto, non me ne volere e a sentire le onde del mare sbattere ogni volta su questo scoglio dove sono seduta e mi ricorda me che continuavo a far filare tutto liscio col mio ex perdonandogli tutto. Ora sono qui a piangere e a non voler mandare un messaggio alle mie amiche perché ho paura che mi rifiutino."
"Claudia, posso darti un consiglio? No  aver paura, la paura  ci impedisce di fare ciò che vogliamo. Sii più temeraria, apri quel telefono e manda un messaggio alle tue amiche scusandoti. Se sono vere amiche ti capiranno e ti perdoneranno."
"A quest'ora? Ma sono le tre del mattino."
"E quindi? Fallo, non aver paura."
"Va bene, però se io lo faccio tu devi fare lo stesso. Nick ti ama, tu ami lui. Se no non saresti qui a pensarci, a piangere tutte le notti. Lui non ti ha tradito davvero, era ubriaco fradicio. Non gli hai dato il tempi di spiegare. Se anche lui ti ama davvero, ti ha aspettato come tu hai aspettato lui."
"Grazie Claudia."
"Grazie a te Daniel."
Così inviamo tutti e due il messaggio, lei alle sue amiche e io a Nick aspettando una risposta mentre affogavamo le risate e i pianti in una bottiglia di vodka e metti ubriachi aspettavamo l'alba e quella risposta che, secondo noi, non sarebbe mai arrivata.

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