Uno strano amore

capitolo quattordicesimo

Nick era partito, da una settimana per lavoro e io non sapevo cosa fare. Avevo paura che gli succedesse qualcosa di brutto, dal momento che mi rispondeva poco al telefono perché era pieno di lavoro. Cercavo di non pensarci, ma in quella settimana non ci sentimmo tanto e nemmeno nell'altra successiva. Quando il giorno prima di tornare a casa Nick mi rispose al telefono.
"Pronto?"
"Oh Nick, ma perché non mi rispondevi mai al telefono?"
"Scusami Dani, ma ho avuto fin troppo da fare. È stato molto duro."
"Tranquillo, mi hai solo fatto preoccupare. Domani a che ora torni?"
"Non lo so, ancora ti faccio sapere"
"Va bene Nick, a domani. Buonanotte. Ti amo."
"Ti amo anch'io, buonanotte."
Il giorno dopo ero stato tutto il tempo in ospedale e tornai tardi a casa, accesi la luce e trovai petali di rose rosse e rose rosse a terra. "Le mie preferite" pensai, questo sarà Nick che sarà tornato e mi ha fatto una sorpresa. Seguii la scia di rose raccogliendole quando a un certo punto partì una canzone, la nostra canzone..
"..La/ chiamano realtà/ questo caos legale/ di dubbi e opportunità/ questa specie di libertà/ grande cattedrale/ che non vale un monolocale/ un mono-localeeee/ come sarebbe bello potersi dire/ che noi ci amiamo tanto/ Ma tanto da moriree/ e che qualunque cosa accada/ noi ci vediamo a casa..." Aprii la porta è trovai Nick con la divisa.
"Sorpresa cucciolo."
"Nick, cazzo." Mi buttai tra le sue braccia e da lì lo iniziammo a fare.
"Dani, ti devo dire una cosa."
"Cosa Nick?"
"Un ragazzo ha cercato di provarci con me quando ero via, lo stavamo per fare. Ero tutto ubriaco non capivo nulla. Poi in un momento dilucidità l'ho allontanato ci siamo solo scambiati dei baci e sono scappato."
"Tu cosa hai fatto?"
"Dani, amore."
"Non mi chiamare amore, esci immediatamente da questa casa. Prendi tutte le tue cose e vattene. Non voglio più avere niente a che fare con te. Sei solo un porco."
Dopo quelle parole Nick non proferì parola, raccolse quasi tutte le sue cose e se né andò, chiudendo lentamente la porta dietro di sé. Dopo che lui chiuse la porta scoppiai in un pianto che durò più di un'ora.