Capitolo sedici. ™

837 18 2
                                    

Accendo la segreteria «sei una di quelle ragazze che ha ancora la segreteria in casa?»
«Si è c'é registrata anche la nostra voce: "Famiglia Dartés non siamo in casa lascia un messaggio dopo il *BIP*"»
Segreteria:

-Emy, Lindo, Suamy sono passato a prendere delle cose saró una settimana a Dublino per un progetto, miraccomando in mia assenza nessuna festa-
e poi altre chiamate e fax per mio padre. «siediti sul divano Simon, vuoi qualcosa?»
«No, grazie tra un po' pranzo».
Arriva Suamy «Su, papà è partito e starà via una settimana, quindi avremo la casa tutta per noi, anche Lindo va a stare da Manu»
Entra Sabino «Ciao Emy, ascolta io rapisco tua sorella e la porto a pranzo fuori va bene?»
«Sabino non posso più venire altrimenti Emy resta da sola, Papà è partito e Lindo sta da Manu»
«Su? Ma cosa dici vai!! Non preoccupatevi per me»
«resto io con lei» aggiunge Simon, presento Sabino e Suamy a Simon e viceversa
«ecco vedete andate tranquilli»
«dici davvero?» chiede Suamy
«ma certo» mi abbracciano e vanno via.
«Ti sei auto invitato?» mi volto verso Simon con sguardo serio
«Non volevi, oh scusa tanto io credevo...»
«shshsh sto scherzando stai calmo non agitarti, certo che voglio che resti con me» mi sorride. Pranziamo e Simon insiste per aiutarmi a riordinare la cucina. Ci sediamo a chiacchierare un po' sul divano gli parlo di me e della mia mamma e soprattutto di quanto lei mi manchi.
Lui inizia a parlarmi di sé e mi racconta di suo padre che non c'è più «io, invece, il mio papà l'ho perso in un incidente stradale quando avevo 9 anni, mi portava sempre con lui quando non andava a lavoro, la domenica portava sempre me e la mamma a fare piccole gite e la mia mamma è fantastica fa di tutto per non farmi mancar nulla, spesso io e lei ce ne andiamo in montagna dai nonni ma anche a me manca tanto il mio papà»
«mi dispiace tanto» lo abbraccio e sento che lui ricambia l'abbraccio, lo accarezzo e lascio che il colore dei nostri occhi si fonda.
«Ora vado, si è fatto tardi Ciao» mi da un veloce bacio sulla guancia e scappa
«Simon, ma...» cavolo dove ho messo le chiavi? nello zaino! Scendo giù e suono più volte a casa sua ma niente
«Dartés?»
«prof. Simon era con me poco fa, ma poi è scappato, ma giuro che non gli ho fatto nulla stavamo parlando»
«Dartés chiamami Emma quando non siamo a scuola»
«e lei Emy»
«vieni ti faccio entrare.. resta in silenzio aspetta qui»sussurra
«Simon sono tornata dove sei?»
«sono in camera mamma!!»
«Ciao cucciolo tutto bene?» gli da un bacio sulla fronte
«Si mamma, hai incontrato Emy tornando a casa?»
«sì, cosa disegni?»
«mamma mi ha abbracciato, mi ha accarezzato e poi l'ho guardata negli occhi, sono andato via mamma» mi affaccio alla sua camera
«perché Simon?»
«Emy!»
«vi lascio soli ragazzi» Emma mi stringe la mano per darmi forza
«perché sei scappato così Simon?»
«scusami, non è per colpa tua è solo che non ti ho detto tutta la verità»
«cosa vuoi dire?»
«è complicato da spiegare» si alza dalla sedia e va vicino alla finestra, gli prendo la mano e prendo dinuovo una scossa
«ma..»
«come la prima volta che mi hai strinto la mano» sorridiamo al ricordo, lo guardo negli occhi che sembrano persi
«cosa non mi hai detto Simon?»
«Non so come dirtelo, ho paura che vai via»
«provaci, non scappo promesso»
«Emy io... si insomma tu...»
«cosa?»
«Provo qualcosa per te»
«Si mi vuoi bene lo so, ma non è una cosa brutta anzi»
«No, Emy non capisci..»
«che?» dimmelo Simon non aspetto altro
«Emy tu mi piaci!» tira un forte sospiro di sollievo, perché per lui è un peso che porta da tempo io resto spiazzata in silenzio *cavolo non mi era mai capitato che un ragazzo così bello e dolce mi avesse detto che gli piaccio* «ecco lo sapevo non dovevo dirti nulla, ora non sai cosa dirmi perché non sono il tuo tipo» abbassa la testa
«ehi alza la testa altrimenti non sapresti mai che anche tu mi piaci tanto» mi guarda, quegli occhi verdi, così profondi, così tristi, mi fanno tenerezza. Il suo ciuffo ribelle che tocca in continuazione e un filo di barba, è così sexy
«Emy ci sei? Ti sei incantata!»
«Siiiii» rispondo con aria intontita. Simon scoppia a ridere ed è bellissimo. «Ti faccio ridere?»
«siiii» mi fa il verso e scoppiamo a ridere.


To be continued...

Just Believe in your dreams™Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora