Capitolo otto.™

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Sabino è giu che ci aspetta.
«Ragazzi dove vi accompagno?»

«al centro commerciale, c'é una gara di streets» ci accompagna e mentre guardo le varie Cru sfidarsi,  Taddy si allontana a prenderci dei gelati. «Grazie»

«di niente,» 

«Teddy c'è Davide»

«cosa c'entra ora?»

«è li con la ragazza» stringo la mano a Teddy

«ci sono io ignoralo se si avvicina ci penso io non agitarti» troppo tardi il mio stomaco minacciava di farmi avere un mancamento.

«Io gli spacco la faccia»

«No, Teddy fermo, non dobbiamo fare il suo gioco.»

«andiamo via»

«no Emy noi non andiamo via deve essere lui ad andarsene quando ti vede» Davide mi fissa e io mi stringo a Teddy.

«Tutto bene Emy?»

«si ma voglio andare via Sabino»

«d'accordo vieni andiamo via» mi prende la mano

«no la proteggo io» interviene Teddy

«ma lo capisci che è spaventata»

«so difendere la mia migliore amica se qualcuno me la tocca non resto a guardare»

«è il mio lavoro»

«è la mia amica» iniziano a litigare e io mi sento sempre più vulnerabile.

«Basta smettetela ho bisogno di te Teddy perché sei la persona che sa farmi stare bene, ma ho bisogno di Sabino in questi casi perché riesce a controllarsi ed incutere terrore al contempo, andiamo via e smettetela di litigare.» si chiedono scusa e andiamo via.  Accompagnamo Teddy a casa e mi da un bacio all'angolo delle labbra. 

«Ci tiene moltissimo a te. Ed è molto geloso della mia compagnia.»

«giusto un pochino» mi ha scritto un messaggio *occhio a lui,ti rivolge troppe attenzion* che amico stupido che ho. Preparo il pranzo, ma non tocco molto cibo sono ancora un po' scossa. Mi sento afferrare i fianchi e un leggero bacio sulla guancia

«Ehi sorellina cos'hai?»

«non so mi sento triste, vuota confusa»

«vuoi uscire un po'?»

«no non mi va scusami»

«sicura?»

«sì!» Lindo si allontana e lo sento parlare al cellulare con qualcuno. 

«Teddy ciao cosa è successo a Emy?»

«non so quando mi hanno accompagnato era tranquilla o almeno lo sembrava, forse l'ha sconvolta aver rivisto Davide»

«Cosa? è successo qualcosa? l'ha toccata?»

«No, no io e Sabino l'abbiamo portata via quando l'abbiamo vista spaventata, era molto turbata si stringeva a me, ma ora che è sola credo che si senta triste, vuota e confusa»

«è proprio vero che non c'é persona al mondo che la conosca meglio di te, sono le parole che mi ha appena detto, grazie Teddy ci si sente» chiude la chiamata e cammina furioso verso di me. Io sono in camera mia e mi sto quasi per addormentare «Perché non mi hai detto nulla?»

«cosa avrei dovuto dirti Scusa?»

«che avete visto Davide per esempio» mi urla contro

«perché ti impicci dei fatti miei smettila»

«se non avessi chiamato Teddy, tu non mi avresti mai detto niente»

«non c'é niente da dire e adesso se non ti dispiace lasciami sola» guardo il basso, Lindo si avvicina

«ehi ma tu hai pianto!?»

«Sì, ho paura!»

«e di cosa?» si siede accanto a me

«che prima o poi incroceró il suo sguardo o che mi troverà senza Teddy o Sabino, che possa pedinarmi, venire sotto casa, cogliermi di sorpresa e aggredirmi»

«Non aver paura, noi ci siamo e non si avvivinerà sta tranquilla»

«ma non posso avere sempre voi, io voglio tornare a camminare da sola per rilassarmi, pensare, riflettere, ma senza di voi non avrei il coraggio neanche di superare la porta di casa»

«Allora devi essere forte, devi combattere le tue paure, ti insegneró a difenderti in caso di pericolo e per darti forza e coraggio farai il tratto casa-scuola scuola-casa come lo facevi prima, Sabino ti seguirà a distanza e sarà sempre pronto ad intervenire»

«Non ce la faccio»

«AH AH... [mi rimprovera, dandomi leggere pacche sulla testa]...vietato scoraggiarsi»

«vabene ci proveró»

«affare fatto.. ADESSO. sorridimi» un flebile sorriso alloggia sul mio viso stanco e lo abbraccio. 


To be continued...

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