Capitolo sette.™

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«Dormi con me?» metto il broncio funziona sempre.

«Ok smettila però, niente domande, si dorme»

«vabene» bugia l'avrei torturato fin quando non avrebbe confessato la verità. Chiudo la porta a chiave e faccio finta di nasconderla nel cassetto.

«Si chiama sequestro di persona»

«dimmi cosa mi stava dicendo tua mamma e ti lascio dormire»

«ah ricominci?ho sonno»

« bhe io no e poi non mentire non è vero che hai sonno»

«dammi la chiave» insiste

«è nel cassetto, ma devi spostarmi con la forza se la vuoi»

«spostati» non mi muovo, mi sposta con forza e apre il cassetto

«trovata?» scoppio a ridere

«dammela voglio andarmene»

«uh vuoi fare sesso?» mi sfugge un malizioso ghigno

«no, la chiave stupida» sorride

«dimmi cosa mi stava dicendo la Joe e te la rendo promesso»

«smettila tanto è inutile che insisti non te lo dirò» staremo a vedere

«dimmelo ora» mi getta sul letto

«ti stava dicendo che io ho ancora quella fottuta cotta per te» la chiave cade per terra, si china per prendere la chiave e io lo tiro di colpo a me.

«Peccato che tu stia andando di la, sai volevo coccolarti un po'»

«ci tengo troppo a te non volevo rovinare la nostra amicizia» le sue calde labbra sfiorano il mio collo e il suo respiro inebria i miei sensi

«ci riproviamo?» lo bacio sul torace

«No ferma! Vorrei tanto ma devo dirti di no»

«per Sara?» la ragazza che sta frequentando

«no per la nostra amicizia non voglio perderti»

«anche io ci tengo alla nostra amicizia, ho solo te di sincero, ma possiamo riprovarci»

«anche tu sei molto importante per me è per questo che ci tengo a non fare passi falsi»

«Ti voglio un mondo di bene te l'ho mai detto?»

«tante volte sei la mia Emy» ci abbracciamo e dopo tante chiacchiere ci addormentiamo.

il mattino seguente...
Sabino viene a svegliarci «Emy ti aspetto giu, appena sei pronta scendi»

«d'accordo» sveglio Teddy con dei piccoli baci «svegliati dormiglione dobbiamo uscire Sabino ci aspetta»

«altri 5 minuti» si volta da l'altro lato

«sbrigati vado a far colazione, ti aspetto di là»

«si arrivo» facciamo colazione insieme «dove vai?»

«vado sotto la doccia e mi preparo per uscire»

«posso venire con te?» mi volto

«In giro si!» cerco di avvampare

«no, sotto la doccia intendo» si

«Ma ti sei bevuto il cervello?» nonostante sia quello che desidero, lascio la scelta a lui tanto so che se sa dicendo sul serio tra un po' mi raggiunge

«scherzo, finisco di far colazione e mi preparo anche io»

«ok» entro in bagno, ma non chiudo la porta un po' ci spero che lui venga sotto la doccia con me. Lascio scorrere l'acqua, mi insapono e sento delle calde mani che mi sfiorano la pelle

«non mi volevi e lasci la porta aperta?» sorrido come una bambina colta in fallo «per fortuna che conosco il linguaggio del tuo corpo»

«tu non mi conosci affatto invece»

«si Infatti, piacere io per lei sono Teddy, sono qui con lei in doccia perché in casa non ce ne sono altre»

«piacere, per lei sono Emy e stavo uscendo dalla doccia perché in due non ci stiamo»

«più stretti è l'equivalente di più vicini» mi tira a sé e mi morde le labbra, facedomi sufiggire un leggero mugolio.

«se fai così non esco più» ansimo sulle sue labbra

«dovrei venire più spesso a fare la doccia qui»

«non prenderci l'abitudine» iniziamo a giocare e lui sposta la manopola facendo uscire l'acqua fredda, gli salto in braccio e lo imploro di chiudere. I nostri sguardi si incrociano e sento la sua erezione sotto di me

«questo gioco inizia a piacermi»

«lo sento» mi preme contro le piastrelle fredde, i nostri corpi umidi aderiscono perfettamente uno all'alto e mi bacia con passione come se per noi non esistesse un domani.

To be continued...

scusate il ritardo

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