Capitolo nove.™

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La sera mentre cerco di addormentarmi, mi sento osservata, apro gli occhi e la paura mi fa vedere strane ombre nel buio. Mi addormento e gli incubi mi assalgono, mi rannicchio così tanto che al mattino dopo ho tanti dolori. Facciamo colazione e con Suamy ci avviamo a scuola, vado in stazione e salgo sul treno. Arrivata a scuola, mi siedo nel mio angolo infondo metto le cuffie è ancora presto. Qualcuno sbatte la mano sul banco alzo lo sguardo e vedo la più bella della classe, mi tolgo le cuffie e lei scaraventa il mio qudernetto dei disegni per terra «Ciao Sfigata, devi dire a Teddy che oggi pomeriggio lo aspetto al parco delle giostrine»

«Diglielo tu, hai il suo numero no?» la sua amica mi prende per capelli

«senti sfigata,non mi risponde da ieri e non puó liquidarmi così come liquida te»

«mi spiace deluderti ma non mi ha mai liquidata»

«a no e con chi credi che stia quando lascia te?» la sua amica mi lascia e vanno ai loro posti perché arriva la prof. io ci resto malissimo e mi metto a pensare a mille cose.

«Dartés niente cuffie in classe, si sbrighi a farle sparire prima che glie le sequestri» fottiti anche tu vecchia rincoglionita, raccolgo il mio quaderno dei disegni e feci finta di seguirla. Nell'ora successiva la prof di italiano mi interroga e prendo il mio primo 9 dopo vari 8 - 8½. Nell'ora di laboratorio vado in bagno perché non voglio ascoltare quella esaurita della prof. Galiano.

«Ciao Emy!»

«ohi Mily come va?»

«Una merda voglio scappare da questo manicomio qui sono tutto esauriti» fa un tiro alla sua sigaretta
«ne vuoi una?»
«no grazie, non fumo»
«Emy, dai non fare la sfigata fuma fammi compagnia» rifiuto ancora, iniziamo a parlare.« »<<Ma di che figurati, qualche sera fatti sentire magari beviamo qualcosa insieme>>« »

«volentieri» le sorrido e ci scambiamo i numeri.
«Emy la Galiano si sta incazzando torna in classe» Frankie
«Che palle! Vabene Mily ci sentiamo ciao»
«Ciao Emy». Finite le lezioni all'uscita vado da Teddy.

«Ciau»
«Ciao Rompi» sempre simpatico lui. Sara ci vede e si avvicina strattonandomi per allontanarmi da Teddy
«ho bidogno di parlarti »
«dimmi»

«senza la sfigata che fa da incomodo solo io e te»
«smettila di trattarla male»
«vi lascio soli» Teddy mi afferra
«No! ora sono con lei e non la lascio» dice rivolgendosi a Sara
«Senti, io ho bisogno di tue spiegazioni, tuoi chiarmimenti, oggi pomeriggio ti aspetto al parco delle giostrine alle 17.00» si gira e va via.

«Ma non mi ha fatto neanche rispondere» mi guarda sconvolto

«lo farai oggi pomeriggio»

«Ma anche no, oggi pomeriggio ce ne andiamo insieme in giro»

«ma io domani ho il compito e devo studiare»

«dai non fare la secchiona, ci prendiamo un gelato e torniamo a casa»

«non sono una secchiona»

«ah no e come la chiami una che si lamemta perché ha preso 7½ al compito di matematica perché voleva 8?»

«smettila, sai benissimo che non mi piacciono i mezzi voti»

«vabbé alle 17.00 fatti trovare pronta» divento seria

«ho detto che devo studiare sono gli ultimi compiti e voglio dare il massimo»

«fino alle 17.00 ce la fai a studiare» arriviamo in stazione, prendiamo il treno e torniamo a casa. «Alle 17.30 sono da te e sono stato buono»

«Ma che palle..» ops mi è sfuggito, Teddy si volta e va via «Teddy?» oddio se l'é presa, si volta e mi sorride, okkey va tutto bene, gli sorrido di rimando e salgo su a casa. Dopo pranzo mi metto subito a studiare, le cose sono difficili e non riesco a memorizzare.

Alle 17.00 inizio a prepararmi e mi metto seduta sul divano ad aspettare Teddy.
17.30 Teddy non suona, eppure è sempre puntuale;
18.00 Prendo i libri e continuo a stidiare;
18.30 Chiamo Teddy ma non mi risponde e non ricevo neanche nessun messaggio da parte sua.
19.00 finito di studiare provo a cercarlo ancora, ma niente;
20.00 arrivano tutti per la cena e dopo aver guardato un film andiamo tutti a dormire.
La mattina seguente a scuola cerco Teddy, ma niente sembra scomparso nel nulla.

To be continued...

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