Capitolo ventisette.™

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Sono super convinta di pesare anche di più. Quando nonna mi fa salire sulla bilancia, i miei occhi escono dalle orbite 50.4 kg «Ops» ora si arrabbianooo
«Emy hai perso 5 kg?» Simon è arrabbiato, i suoi occhi sono fissi nei miei
«non mi fido di questa bilancia» cerco di rimediare, non è possibile che continuo a prendere peso.
Nonno «vieni andiamo in farmacia, la loro bilancia è professionale non sbaglia mai» arrivati in farmacia la dottoressa mi pesa e la situazione peggiora
«49.9 Kg» dice la bilancia elettronica «per un'altezza di 175 cm» dice la voce meccanica. La dottoressa mi guarda stupefatta e mi consiglia degli imtegratori, da prendere durante i pasti, che devono essere almeno 5 al giorno, mi aiuteranno a riprendere del peso.
«Sono davvero arrabiato con te Emy» mi dice Simon uscendo dalla farmacia. Pago gli integratori e salgo in macchina. C'é un silenzio grave e mi stento terribilmente in colpa. Prendo la mano di Simon, ma lui mi guarda con rabbia ed è freddo. Lo accarezzo e abbasso lo sguardo sulle nostre mani.
Nonno spezza il silenzio «Emy ti porto.. anzi vi porto al concerto»
«No Andrés ha detto bene porti solo lei al concerto»
«non voglio andarci da sola..» dico con poca voce
«non ho alcuna voglia di divertirmi ora» quelle parole feriscono il mio cuore e non parlo più
«vabene andiamo a casa nonno»
«Simon per favore so che sei arrabbiato con lei, ma accompagnala» gli chiede nonna
«può accompagnarla suo zio Kevin» dice con tono secco
«nonna fa niente ci verró un'altra volta così potremo stare insieme dinuovo»
«Simon davvero non ci ripensi?» Nonno è davanti all' Auditorio Nacional
«Scendiamo dai..»
«Emy appena termina, chiamaci e torniamo a riprendervi»
«vabene a dopo» li saluto e scendiamo dall'auto. Vedo le fascette dei "Reik", ne compro due. «So che sei arrabbiato con me, ma ti prego non smettere di amarmi, non fare l'indifferente. Sognavo questo concerto da anni ed esserci venuta con te è una cosa che sognavo ancora di più, ti prego parlami!» i miei occhi sono molto lucidi. Simon con mia grande sorpresa mi prende per i fianchi facendomi voltare e mi lega la fascia alla testa lasciandomi un piccolo bacio.
«Sono arrabbiato con te è vero e quando ho visto il tuo peso mi è tornata in mente la mia migliore amica,»
«Perchè anche lei ha il mio stesso problema?»
«Perdeva peso giorno dopo giorno, fino a che una mattina sua madre mi chiamó, dicendomi che Adrianna non c'era più. Si era ammalata di anoressia, la malattia l'aveva distrutta e ammazzata. Ecco perché ho reagito in quel modo, ma non ho mai smesso di amarti. Ora però se davvero ci tieni a me devi farmi una permessa...»
ho gia capito cosa vuole che gli prometta «dimmi»
«promettimi che quando ti chiederó di mangiare tu lo farai e che non ti provocherai più il vomito come stavi facendo oggi»
«se te lo prometto me lo dai un bacio?»
«anche due»
«te lo PROMETTO» mi prende tirandomi a sé e dandomi un bacio appassionato
«scusami per averti urlato contro» lo abbraccio e una lascrima va giù «ehi che fai piangi?»
«no no» gli sorrido, asciugo il mio viso e lego la fascia anche a lui. Aprono i cancelli e dopo aver mostrato i biglietti, tutti iniziamo a correre per guadagnare i primi posti. C'é gente che proviene da tutta la Spagna e persino qualche portoghese. Poi incontro due ragazze di Cordoba "come me" Patricia y Càrmen loro sono qui da questo pomeriggio alle 14.00 per riuscire a prendere i primi posti, noi fortunatamente siamo riusciti a trovare questi due posti in quarta fila adesso. L'auditorio dopo qualche ora inizia a colmarsi di gente. Alle 21.10 tutte le luci vengono spente e si accendono le torce luminose incastonate nelle sedie. Da sul palco iniziano i fuochi d'artificio e appena esce Jesus il cantante del gruppo seguito da Julio (il mio preferito) alla chitarra acustica e Bibi alla chitarra elettrica. Tutti ci alziamo, iniziamo ad urlare a squarcia gola, a cantare, ballare e salutarli. Loro ricambiano il nostro saluto e cantano "Peligro" «No logre tomar distancia critica 
Me vuelvo a equivocar la historia típica 
en un irracional impulso eléctrico 
mi corazón corre en tu dirección
me hace tanto mal tu humor errático
te sigo sin pensar en automático
si doy un paso mas ya no lograre volver
no se como retroceder
una y otra vez tengo que luchar contigo
vivo en peligro y otra vez corro por la línea
de fuego me besas caigo en tu juego
peligro de caer en tu voz estoy perdido
no escucho a mi sexto sentido

Just Believe in your dreams™Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora