Capitolo quattro.™

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Scende dall'auto e scappa, l'auto che ci veniva di fronte è mio fratello. Viene in macchina per accertarsi che stia bene, mi sollevo con fatica, ma svengo. Mi risveglio in ospedale, Davide è affianco a me e inizia a staccare tutti i tubi a cui sono legata «tu ora vieni via con me» io cerco di urlare con le poche forze che mi restano, ma l'ospedale è vuoto. 

In lontananza vedo una ragazza «AIUTAMI» le urlo. Lei si volta e mi sorride a spregio. Io cerco di divincolarmi, ma Davide mi tiene stretta. Lindo mi accarezza la mano,

«Emy svegliati, fallo per noi» apro gli occhi

«oh grazie al cielo!» esclama mio fratello e corre a chiamare papà.

«Tesoro come ti senti?»

«un po' affaticata, ma sto bene»

«scusa sorellina è colpa mia non dovevo lasciarti scendere da sola.»

«no! ti avevo chiesto di lasciarlo in pace»

«non potevo dopo quello che mi avevi raccontato»

«stava per farmi di peggio se non fossi riuscita a chiamarti»

«ora l'hanno arrestato e non potrà più farti nulla»

«e chi vi dice che quando sarà libero non mi cercherà per vendicarsi?»

«Lui!» Lindo indica un ragazzo moro, occhi celesti, magro, alto e dalla pelle olivastra. Entra in camera e si presenta

«Piacere Sabino, sono qui per difenderla da qualsiasi pericolo le si presenti davanti»

«cioé voi mi state dicendo che io da ora in poi devo avere lui affianco? È uno scherzo? Lei è un infermiere vero?» sbarro gli occhi preoccupata

«Tesoro è per la tua sicurezza, Se c'é lui con te Davide non potrà farti del male»

«Si ma nessuno si avvicinerà più a me..» Entra Teddy correndo verso di me ma Sabino lo blocca «è il mio migliore amico» dico amareggiata. Guarda mio padre e lo lascia passare. Teddy mi abbraccia e io gli sussuro «portami via di qui sono tutti impazziti»

«non siamo impazziti Emy, vogliamo la tua sicurezza» mi rimprovera mio fratello

«certo peró se si comporta così con tutte le persone che incontro, inizieranno tutti ad evitarmi papà!»

«Sabino stalle vicino, falle compagnia, se te lo chiede, allontanale soltanto chi la infastidisce»

«D'accordo Signore»

«posso restare un po' sola con Teddy?» escono, Sabino resta al suo posto vicino a me «ehm puo andare anche lei?»

«oh si certo mi scusi».

«Non so quanto potró resistere in queste condizioni»

«Emy lo fanno per il tuo bene, si preoccupano, sinceramemte anche io visto che Davide dovrà stare dentro soltanto 3 mesi, ha confessato quindi gli hanno agevolato la pena»

«Teddy ma come tu ben sai gia non ho molti amici e i ragazzi non mi guardano perché sono brutta, poi ho lui alle calcagna, mai nessuno si avvicinerà a me»

«ma cosa dici tu sei bella e se non se ne accorgono sono problemi loro»

«Ti voglio bene perchè sei un ottimo bugiardo»

«se non la smetti di dirti che sei brutta le prendi prima o poi»

«e io chiamo Sabino»

«ah ecco ora ne trovi l'utilità» scoppiamo a ridere.

«Ora devo andare»

«D'accordo appena torno a casa vieni a farmi compagnia?»

«certo, scema miraccomando rimettiti presto, la prossima volta che ci vediamo ti porto una cosa e ridiamo un po' insieme» ci salutiamo, papà e Lindo vanno via e io resto sola. La porta si apre lentamente, vedo delle scarpe nere lucide, è buio e vedo una figura di spalle, si volta e allungo la mano verso l'allarme...

«no ferma!» accende la luce piccola

«è lei? mi sono spaventata sa questa notte ho fatto un incubo simile..»

«non mi dia del lei, mi fa sentir vecchio»

«anche lei mi sta dando del lei facendomi sentire una vedova puoi darmi del tu»

«bene le...ti ho portato delle riviste per non annoiarti»

«grazie, posso farti una domanda se non ti scoccio?»

«no figurati, almemo parliamo un po'» oddio che tenero gli piace parlare con me

«ma devi per forza vestirti così... nero? sembri un impiegato di qualche agenzia funebre quando sei arrivato ho pensato...»

«ehm no Emy è la mia divisa di lavoro»

«Ma il nero è lucubre, non portesti indossare dei jeans camice bianche o celesti insomma qualunque cosa purché non sia nera?»

«devo proteggerti, non essere il tuo modello personale» e peró il fisico del modello ce l'hai tutto

«ma...»piego la bocca di lato

«non insistere non posso mi dispiace»

«Pazienza» mi arrendo alle suppliche

«dimenticavo ti ho preso anche questa rivista di moda, mi han detto che ti piace creare vestiti»

«Grazie era la rivista preferita della mia mamma, ma non l'ho più comprata perché costa molto non dovevi»

«è stato un piacere figurati, Ti manca spesso la tua mamma?» abbasso la testa e tanti ricordi riaffiorano nella mia mente, piccole lacrime corrono lungo il mio viso. Mi solleva lo sguardo per qualche minuto ci guardiamo e lui ritira la mano «Mi scusi non volevo infierire, non sono fatti che mi riguardano mi perdoni» sorrido

«ehi che fai mi dai nuovamente del lei?»mi guarda diapiaciuto e un po' imbarazzato «Tranquillo non è successo nulla, è da molto tempo che nessuno mi chiede della mia mamma, sanno che io ero molto legata a lei e quindi evitano di pormi questo argomento»

«scusa»

«non devi scusarti, non è successo nulla»sorrido e lui mi sorride «la mia mamma mi manca tanto […]» passiamo la serata a parlare di lei. Lui mi ascolta mentre io continuavo a riempirlo di miei ricordi «Ti sto annoiando?»

«Ma no da quando ti ho chiesto della tua mamma i tuoi occhi hanno una strana luce e il tuo sorriso è così coinvolgente»

«non sai quanto mi è mancato parlare di lei con qualcuno» ora che ne parlavo con lui sentivo come se la mia mamma mi fosse vicina, guardo fuori dalla finestra e vedo una stella che brilla maggiormente rispetto alle altre. Gli indico la stella e dico «vedi quella stella?»

«è la tua mamma che ti guarda e ti protegge»

«si» è esattamente quello che stavo pensando.

«Ora è tardi dormi, do mattina alle 8.00 ti dimettono»

«mi porteresti al mare?» chiedo improvvisamente

«Ma tuo padre mi ha detto di riportarti a casa, non vogliono che ti affatichi»

«Ti prego sarà il nostro segreto» gli faccio gli occhi dolci

«chiediamo il permesso, adesso dormi e per qualsiasi cosa svegliami»

«vabene, grazie, Buonanotte».

To be continued...

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