Capitolo trenta.™

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Mi bacia, ma io lo respingo «Davide ma cosa fai?» gli do uno spintone, lui inizia a barcollare e cade. Lindo e Simon avevano assistito alla scena.
«Davide tornatene a casa» lo rimprovera mio fratello
«Emy da te non me lo sarei mai aspetatto» Simon
«è ubriaco, è stato lui a baciarmi Simon» senza rispondemi si volta e va via, lo ricorro ma quando sto per raggiungerlo mi sbatte il portone in faccia. Le mie lacrime iniziano a scorrere sul mio viso e pesanti singhiozzi mi bloccano il respiro
«sali su Emy, io riporto Davide a casa sua»
«d'accordo» riesco a dire. Ma il respiro si fa più flebile e mi accascio per terra, avrei aspettato Simon li, anche con questo opprimente dolore al petto. Pian piano riesco a riprendere il respiro. Lindo torna e sale su, non trovandomi inizia a chiamarmi, ma io non gli rispondo e chiudo.
-perchè chiudi la chiamata? Dove sei Emy?- 
non rispondo, ma sento aprirsi il cancelletto alle mie spalle.
«Cosa ci fai qui? Tuo fratello ti sta cercando»
«Simon mi ha baciata lui, io non ho ricambiato quel bacio, l'ho respinto subito.» con un gesto indifferente prende il cellulare e chiama mio fratello. Sento la sua voce...
-l'hai trovata?-
-si è qui da me, scendi-
-arrivo-
«Simon...»
«Emy ma sei scema? mi hai fatto preoccupare cosa cazzo ti costava rispondermi?» mio fratello
«voglio parlare con lui»
«testarda come sempre, andiamo che papà si è svegliato e mi ha chiesto di te»
«sali arrivo tra poco»
«sbrigati peró è tardi»
«si vai ora..»
«Per me puoi andartene con tuo fratello» e mi sta per chiudere dinuovo il cancello in faccia
«Simon credimi, era ubriaco, io..»
«Non ti credo vattene»
«hai proprio un cuore di pietra» dico tra le lacrime, lui prende la mia mano e se la porta al petto,
«secondo te le pietre vanno così veloci e fanno tanto rumore?»
«allora perchè non mi credi?»
«Ci sono già stato in questo tipo di situazione e per quanto ti ami, se ami lui ti lasceró andare»
«così mi dimostri che non mi ami e che non ti frega niente di gettarmi nelle sue braccia, ma mettiti in testa una cosa, io amo solo te e mi sembra di avertelo detto e dimostrato chiaramente durante questi giorni insieme»
«allora perchè l'hai baciato?»
«non l'ho baciato, mi sono scansata e l'ho respinto puzzava di alcool e poi cosa fondamentale io amo te, non lui»
«sei una bugiarda, mi hai soltanto sfruttato per farlo tornare da te» gli mollo uno schiaffo, me ne pento lo accarezzo ma lui mi spinge via «senti ora vai a dormire siamo emtrambi stanchi del viaggio»
«sei più importate tu adesso»
«vai a casa» si volta dandomi le spalle, gli afferro il braccio, ma lui mi strattona «VATTENE EMILY» se ne va.
Torno a casa, salgo su e papà mi abbraccia
«ciao piccolina mia, non volevi più tornare dal tuo papà?» lo abbraccio forte
«no, mi ero fermata a parlare un po' con Simon»
«Bene...come stanno i nonni?»
«Bene papà, vi salutano»
«sono tanto contento che sei tornata» mi abbraccia e scoppio in lacrime «ehi cos'hai tesoro?»
«oh papà mi sei mancato così tanto» decido di non raccontargli niente.
«ci sei mancata anche tu» mi dà la Buonanotte e vado a letto. Tutta la notte la passo insonne. Il mattino seguente. Sono da sola in casa e sento il campanello suonare vado a rispondere..
Alessia. «Sali» la faccio accomodare e lei inizia a parlare preoccupata.
«Emy una stronza mi ha ricattata, mi ha detto che avrebbe fatto lasciare me e Davide se io non avessi fatto in modo di far lasciare te e Simon. Io non le ho dato ascolto e lei è andata da Davide e ora lui crede che io l'abbia tradito» io le racconto quanto avvenuto la sera prima con il suo ragazzo. Lei si sente in colpa e scoppia in lacrime disperata. La aiuto a riprendersi perchè non è colpa sua, non ricorda il nome della ragazza e non posso capire chi possa essere tanto interessata a far lasciare me e Simon. Mentre Alessia é in bagno a rinfrescarsi il viso, Davide suona il campanello. Lo faccio salire affinché quei due possano chiatire la situazione.
«Emy scusami davvero per ieri sera, ero ubriaco e non so cosa mi sia preso»
«Davide per colpa tua ora Simon non vuole parlarmi più..»
«ci parlo io con Simon» mi accarezza la guancia, ma mi scanso
«Non ho bisogno di parlare con nessuno, Davide, se voi due vi amate ancora nessuno vi impedisce di stare insieme e poi si sa che le uniche persone che dicono la verità sono i bambini e gli ubriachi e si dà il caso che tu sia entrambi i casi, quindi torna con Emy» quelle parole arrivano dritte al cuore, come una pugnalata in pieno, dolore, sofferenza, dispiacere..
«Simon, come puoi soltanto pensarla una cosa del genere?»
«Sta zitta tu che sai solo illudere le persone»
«Ehi sta calmo, sono venuto qui per chiedere scusa per ieri notte, ma non hai il diritto di trattarla cosi»
«ci tieni ancora a lei eh? potevi pensarci prima non credi» una lacrima bagna il suo viso
«la stai trattando male per un mio errore, io l'ho lasciata perchè lei merita di trovare qualcuno che la ami davvero, non che le faccia del male» Alessia esce «cosa ci fa lei qui?» con calma spiego a Davide la situazione
«Si chiamava Céline questa ragazza?» chiede Simon ad Alessia
«eh ..si bravissimo non riuscivo a ricordare il suo nome, credi di sapere chi sia?» Simon si tira leggermente i capelli indietro
«si è la mia ex purtroppo» Simon mi guarda mortificato e penso che lei stava riuscendo nel suo intento di farci lasciare vorrei abbracciare Simon
Davide ad Alessia «perdonami per aver dubitato di te»
«È tutto okkey, grazie Emy»
«e di che ragazzi? mi scuso da parte della pazza»
«ma che Scusaci tu per questo casino»
«tranquilli»sorrido vanno via. «Cosa aspetti vai via anche tu,» non farlo, abbracciami Simon, continuo a tenere la porta aperta, Simon la chiude
«perdonami non credevo ci fosse ancora lei dierto tutto questo, ti ho vista baciare Davide e mi è tornata in mente Céline quando mi ha tradito» ti ricordo lei è questo il motivo che ti lega a me
«io non sono lei e dovresti saperlo, mi hai deluso»
«dimmi che mi ami ancora» -ti amo ancora- mi stringe a sé ma io lo allontano,
«no Simon, tu non ti fidi di me, hai dubitato di me, ci sta, ma non è normale che tu veda lei in me, questa non te la perdono, tu stai con me soltanto perchè te la ricordo, vattene Simon, finiamola qui, lei ti vuole, tu ancora la cerchi nelle altre, vabene così ciao» sono dure le mie parole, ma sono ferita e delusa. Simon mi afferra
«Io TI AMO perchè sei Emy, non perchè mi ricordi lei, altrimenti non mi sarei mai messo con te, mi ha fatto troppo male il suo tradimento»
«non sforzarti di amarmi ora»
«Emy a Cordoba ci siamo fatti delle promesse..»
«che non posso mantenere, se c'é lei nella tua testa e nel tuo cuore, saró egoista ma io voglio l'esclusiva, il tuo cuore non lo voglio condividere con nessuna è mio e basta, ma se tu..» fa male io lo amo
«è tuo smettila con queste paranoie, io ho soltanto una persona nel cuore e nella testa e SEI TU AMORE MIO»mi urla
«non vuoi lei?» gli faccio gli occhi dolci
«no voglio solo te e ora!» mi mordo il labbro
«quanta impazienza, non ti ho ancora perdonato»
«shshsh baciami, mi sei mancata» lo bacio e finiamo sul divano
«no Simon potrebbe entrare qualcuno» mi prende per mano, spalanca la porta e prende dal cesto le mie chiavi «dove mi porti? non ho neanche il cellulare»
«Mamma è a scuola per gli esami e abbiamo la casa tutta per noi» sorrido
«io non voglio farlo»
«sei arrabbiata?»
«un po'» mento voglio prenderlo in giro
«scusami, non avrei dovuto mai dubitare del tuo amore»
«ti amo» lo bacio e lo accarezzo
«anche io, ti prego fallo con me»
«non resisti eh?» scuote la testa ed io sorrido in segno di approvazione.
Mi tira fino in camera sua, è tutta in legno chiaro, le lenzuola hanno dei disegni di tenerissimi gattini, vicino alla porta c'é un quadro di un settenario con su disegnati il segno zodiacale del leone e il suo ascendente bilancia. Uno scaffale con i suoi libri di scuola e la scrivania con il suo PC. Mi toglie la maglia, poi il pantaloncino, fino ad essere completamente nuda.
Dopo toccava a me spogliarlo «ferma, fatti guardare» sento i suoi occhi su ogni centimetro della mia pelle «sei bella amore mio» sorrido imbarazzata. Lo spoglio, ma quando arrivo agli slip mi blocco «ti fermi sul più bello?» mi è mancato troppo e ho bisogno di sentirlo mio, lui prende la mia mano e la infila nei suoi slip, facendomi arrossire, al contatto con la sua pelle. Il mio basso ventre trema, gli sfilo gli slip, accarezzo la sua erezione e la sento pulsare, lui chiude gli occhi emettendo dei suoni compiaciuto. Afferra il mio seno e si mette su di me  mentre mi bacia mi fa apre le gambe e con le dita accarezza il mio sesso facendomi gemere, lo sento entrare lentamente, impaziente, incrocio le mie gambe dietro la sua schiena e lo spingo dentro di me. Lo stingo forte, tanto da lasciargli i segni delle dita sulla schiena, vorrei che questo momento non finisse mai lui entra ed esce da dentro di me, fino a farmi raggiungere l'estasi, o il così detto punto di non ritorno. «Ti amo Emy, sempre, ora e per tutta la vita che verrà»
«Ti ameró per il resto dei miei giorni piccolo» sorride e lo bacio intreccio le mie gambe alle sue. Metto la testa sul suo petto e mentre i battiti accelerati del suo cuore si stabilizzano io penso al nostro futuro.

" e ti amerò come accade nelle favole per sempre"
cit.L.P.


To Be Continued...



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