«Ehy..»
«Ciao» disse praticamente quasi ignorandomi. Dopo entrò nel bagno e per un attimo pensai che volesse chiudermi la porta in faccia.
«Richie ti prego non comportarti cosí..»,
«Cosí come? L'hai detto tu che mi comporto come un bambino ed ora non hai il coraggio di ripeterlo? Poi vediamo mi hai detto che sono un puttaniere e..» , «Richie finiscila! Mi sento già abbastanza in colpa, anche se non dovrei..insomma anche tu sei stato uno stronzo..» decisi di dirgli subito in faccia come stavano le cose e ciò che pensavo, se volevamo risolvere questo era l'unico modo.
«Si va bene..» dalla voce sembrava non fregargli molto, o almeno non quanto fregasse a me.
«E guardami quando ti parlo!» non volevo alzare la voce ma con lui non sembrava esserci altra scelta.
«Cosí?!» urlò ad un palmo dalla mia faccia, ma che aveva?
«Hai bevuto di nuovo..lo sento.»
«E allora? Forse si, forse no. Che ti frega?»
«Richie andiamo a parlare di fuori per favore, altrimenti la madre di Eddie si incazzerà..» in effetti stavamo urlando come due pazzi.
«Io non mi muovo da qui.» disse davanti allo specchio.
«Bene.» chiusi la porta del bagno, «Allora parlaremo qui.»
«Nel bagno?»
«Si. Finché non ti decidi a parlare non ce ne andiamo. Tranquillo c'è tempo, ho chiuso a chiave e l'ho tolta, almeno non scappi visto che vuoi cosí tanto restare qui.» gli mostrai la chiave e mi sembrò quasi che uscisse una leggera risatina dalle sue labbra.
«Bene..inizia te» si mise seduto su un angolo della vasca, forse ora era finalmente deciso ad ascoltarmi.
«Richie devi dirmi perchè sei furioso con me. Dimmi che ti ho detto per farti cosí incazzare..e anch'io dopo posso dirti quello che mi ha dato fastidio. Solo parlando possiamo chiarire»
«Tu hai detto che sono come tanti altri. E se non l'hai detto allora l'hai pensato sicuro. Anzi no, ora ricordo, hai detto "li conosco bene quelli come te", ma che significa?» Questo ragazzo mi legge nel pensiero.
«Io..non..» che c'è ora ti mancano le parole?
«Ellie se tu credi che io voglia solo portarti a letto come ho fatto con quella ragazza ti sbagli, altrimenti non mi sarebbe importato cosí tanto di te.» Mi sentivo sollevata, quindi ero importante per lui? Cercai di tornare al punto di ieri..«E perchè sono cosí importante per te Richie?»
«Perchè io..beh io...Ti voglio bene Ellie.» Ecco visto ti sei illusa e basta, come potevi pensare di piacere a Richie Tozier?
«Anch'io te ne voglio Richie..e forse ti ho giudicato male»
«Tutto chiarito allora?»
«Credo di sí» E in quel momento fece un gesto che non mi aspettavo, mi abbracciò. Misi le mie mani intorno alla sua vita, in quell'abbraccio mi sentivo protetta e tutta la rabbia e le preoccupazioni di quei giorni sembravano svanire.
«Le persone commettono errori e.. io non voglio fare lo stesso con te» mi disse infine.Uscimmo dal bagno per tornare nella camera di Eddie. Anche lui era contento che avevamo chiarito ed ha ammesso di aver sentito delle urla provenire dal bagno e per un attimo voleva intervenire, ridemmo tutti insieme per quell'affermazione.
Passammo tutto il pomeriggio a ridere e scherzare.. «E quindi domani è il tuo compleanno Ellie?» disse Eddie. «Ma tu! Come lo sai?»
«Beverly..» commentò Richie, «Aspetta..lo sapevate tutti?»
«Io no» disse Richie. «Perchè che succede ora che lo sappiamo?» chiese divertito Eddie.
«Niente è che..ragazzi non voglio regali. Se pensavate di farmeli, beh non me li fate»
«Ok ok come vuole lei signora» scherzò Richie, ci guardammo entrambi sorridendo. Questa nostra, se vogliamo definirla abitudine, che ormai avevamo di guardarci negli occhi e scambiarci un sorriso, ogni volta procurava dentro di me una strana sensazione, mai provata prima.
In quel momento capii una cosa che, sinceramente, avrei preferito non aver realizzato, forse Richie Tozier mi stava iniziando a piacere sul serio. Questo, per me, era veramente assurdo... noi eravamo cosí diversi. Anche se, a pensarci bene, per alcune cose eravamo uguali.. ad esempio siamo entrambi testardi, mi ricordò la mia coscienza.
In ogni caso non potevo permettermi di innamorarmi, avrei sofferto e basta visto che lui mi riteneva solo un' amica.
Si era fatta sera, i ragazzi mi chiesero se volevo rimanere da loro a cena, ma dovevo tornare da mia madre. Li ringraziai comunque e poi li salutai, alla fine la madre di Eddie mi accompagnò a casa con la macchina.
«Stai attenta con i miei ragazzi signorina» mi disse la donna prima che uscissi dall'auto, menomale che Beverly mi aveva detto che era migliorata rispetto all'anno scorso..
«Certamente. Buonanotte e grazie»
«Prego» magari un sorriso potrebbe anche farlo una volta tanto. Ma alla fine non mi importava, ero felice di aver chiarito con Richie e di aver passato un bel pomeriggio.
Decisi di chiamare Beverly per raccontarle tutto.
«Menomale allora dai!» commentò alla fine.
«Giá..»
«Ellie però insomma..lo sai vero che non è detto che non gli piaci?»
«Beverly avrò capito male quella notte, te l'ho detto..»
«Mmh, se lo dici tu», «Senti domani sera dove lo festeggiamo il tuo compleanno?»
«Beverly..»
«No no, festeggiamo..punto.»
«Ok ok, ma a casa mia ci sará mia madre»
«Vedo se potete venire da me?»
«Non voglio creare disturbo però»
«Ma che, tranquilla, anzi se non mi sbaglio il martedí mia zia lavora la sera fino a tardi»
«Fantastico! Però emh..meglio se dico comunque a mia madre che c'è un adulto a guardarci»
«Si forse è meglio» e ridemmo entrambe.
«Ora vado, notte Bev»
«Ok, dormi bene che domani diventi vecchia eh!»
«Ma smettila divento solo una sedicenne, non cambierá nulla»
«Sei comunque la prima che li compie nel nostro gruppo, ti organizzerò una festa fantastica!»
«E non posso fare niente per evitarlo giusto?»
«Giusto»#spazio autrice#
Volevo ringraziare tutti quelli che votano e commentano la storia❤ che ne pensate del capitolo?🖤
STAI LEGGENDO
BROKEN SOUL ~ Richie Tozier
Fanfiction(La storia prende ispirazione dal famoso romanzo di Stephen King "It") Trama: Sono passati anni da quando il "club dei perdenti" ha sconfitto per la prima volta il clown Pennywise. Ora i ragazzi, dopo ciò che hanno passato, sono molto cresciuti. Sop...