Guardai lo sguardo sconvolto di Ian e subito dopo mi resi conto della situazione: stavo girando per casa sua con indosso solo un asciugamano gridando come una pazza il nome di Richie.
«Ma..stai bene?» mi chiese poi Ian.
«Emh si. Hai visto Richie?» lui mi guardò perplesso,
«No, sará uscito»
«Ma non mi ha detto nulla, i-io ero un attimo fa sotto la doccia e...» non potevo certo dirgli quello che mi era accaduto.
«È successo qualcosa? Sembri sconvolta» disse Ian,
«No, niente. Ora vado a vestirmi, scusami» dissi correndo su per le scale. Mi ero comportata come una stupida, sono sicura che Richie tornerá presto, non c'è bisogno di agitarsi. Mi vestii e asciugai in fretta i miei capelli cercando di dimenticare la voce che avevo sentito prima sotto la doccia.
«Te ne vai?» disse Ian notando che scendevo le scale con la mia borsa in mano.
«Si, ce ne andiamo. Grazie ancora per averci ospitato» Ian si alzò dal divano: «Non vuoi aspettare che Richie torni?» mi chiese.
Ormai era passata un ora, non ce la facevo piú a stare lí ad aspettarlo senza fare niente.
«Tanto sará qui in giro. Beh, ciao» dissi facendo un lieve sorriso, non avrei mai creduto di poter ringraziare Ian per qualcosa o sorridergli.
«Se ci sono problemi, tipo che non sai dove andare, puoi chiamarmi» disse lui prima che uscissi dalla porta. Rimasi un po' scioccata per quelle parole, «Insomma tanto ormai sai dove abito» disse poi, era stranamente gentile.
«Si, certo» ed uscii finalmente di casa.
Iniziai a camminare senza una meta precisa, il problema era che non sapevo dove si era cacciato Richie, se fosse tornato a casa di Ian e non mi avrebbe trovato probabilmente si sarebbe preoccupato, forse avrei dovuto aspettarlo lí.
Ormai si era fatto tardo pomeriggio e stanca stavo seduta da almeno mezz'ora su una panchina di un parco. In quei minuti pensai parecchio al fatto che forse la cosa migliore di tutte era tornare a casa da mio padre.
Richie non mi avrebbe aspettato da Ian ed a quest'ora probabilmente era già tornato a casa di mio padre.Forse avevo fatto una cazzata, mi ero arrabbiata cosí tanto con mio padre quando alla fine sono venuta qui per lui, tra qualche giorno sarei dovuta tornare a casa e non potevo lasciare le cose cosí.
Percorsi la strada di casa ed intanto ripensai anche a mia madre e Beverly, avrei voluto tanto chiamarle.
Bussai alla porta e dopo poco si spalancò mostrando la figura di mio fratello.
«Ellie! Ma dove cazzo eri?» disse in tono sorpreso e leggermente arrabbiato.
«Richie è qui?» domandai subito,
«Emh no, non era con te?» chiese confuso.
«Oh cazzo..» dissi mettendomi una mano sulla testa, mi girai per evitare di piangergli davanti. Ora mi stavo seriamente agitando, ma dove era finito??
«Vieni entra» disse lui ed io lo seguii.
Mio fratello mi scaldò una tisana, restammo poi seduti in silenzio.
«Siamo stati a casa di Ian, stanotte» dissi dopo un po',
«Ah» rispose sorpreso.
In quel momento entrò in casa mio padre e la prima cosa che vidi fu la sua faccia sconvolta: «Ellie?! Sei a casa..» disse.
«Si. Ora vado a prendere una boccata d'aria» anche se piú che altro volevo aspettare un ritorno di Richie.
«Non vorrai scappare di nuovo vero?» chiese mio padre,
«No» risposi in tono secco.Mi sedetti sui gradini fuori alla porta, ormai era da un po' che ero li fuori e stavo sentendo anche freddo, ma non volevo tornare dentro ed affrontare mio padre. Neanche il tempo di pensarlo che lui uscí di fuori sedendosi accanto a me.
Non disse nulla, «Che c'è?» chiesi esausta,
«Ellie mi dispiace se spesso mi comporto da stronzo..e mi dispiace se lo sono stato con tua madre. Non voglio esserlo anche con te» non mi aspettavo dicesse una cosa simile, sentivo i miei occhi lucidi.
«A me dispiace che ho urlato in quel modo e sono scappata» dissi,
«Tutti scappano di casa prima o poi» a quell'affermazione feci una leggera risata,
«La cosa divertente è che io sono scappata per due volte capisci. Una per venire qua da te e un'altra ieri sera» in quel momento capii che, come diceva anche mio padre, ero davvero cambiata un sacco.
«A proposito, ha chiamato tua madre»
«Cosa?! M-ma lei non ti chiama mai»
«Lo so. Penso che la sua preoccupazione per te l'abbia spinta a chiamarmi, ho dovuto dirle che eri qui. Non le ho detto però che eri scappata» non dissi nulla, ero solo sconvolta per le sue parole.
«Sta bene?!» chiesi poi,
«Immagino di si, almeno ora che sa dove sei. L'hai fatta preoccupare tanto, non farlo mai piú ok?»
«D'accordo.»
«E tu stai bene?» disse poi vedendomi particolamente agitata, avevo iniziato a camminare avanti ed indietro.
«È solo che..ora è Richie che sta facendo preoccupare me.»
«Non potrebbe essere da Ian?» Josh sicuramente gli aveva raccontato dove avevamo passato la notte, mio padre però non sembrava poi cosí in ansia per Richie, d'altronde non sapeva tutto quello che era successo riguardo It. It..oddio spero che non centri con questa "scomparsa" di Richie.
«Non credo proprio, non si sopportano» risposi,
«Immaginavo..»
«Beh entriamo, stai tranquilla, non dormirá per strada. Se non torna significa che è da Ian o che..è tornato a casa» disse poi. Seguii mio padre dentro, «Ma non capisco..» dissi piú che altro tra me e me. In effetti non capivo perchè fosse sparito cosí dal nulla, un attimo prima mi dice di non separarci e poi se ne va? Non ci credo che è tornato a casa, non voglio crederci.
Cenai con gli altri anche se mangiai poco e niente, subito dopo mi chiusi in camera mia sdraiandomi sul letto.
Chiusi gli occhi e mi addormentai immaginando Richie che tornava a casa, bussava alla porta e subito dopo mi abbracciava..
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BROKEN SOUL ~ Richie Tozier
Fanfiction(La storia prende ispirazione dal famoso romanzo di Stephen King "It") Trama: Sono passati anni da quando il "club dei perdenti" ha sconfitto per la prima volta il clown Pennywise. Ora i ragazzi, dopo ciò che hanno passato, sono molto cresciuti. Sop...