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Urlai con tutta la voce che avevo.. ma lui, quella cosa, si avvicinava sempre di piú a me.
«Cosa c'è non ti piace il regalo Ellie?» indietreggiai per entrare in casa, ma inciampai sulle scalette davanti alla porta.
Ora lui era davanti a me, non avevo mai visto nulla di cosí spaventoso.
«Cosa vuoi da me?! Come fai a conoscermi?!» dissi urlando, com'era possibile che nessuno del vicinato riusciva a sentire le mie urla?
Il clown a quel punto sembrò come cambiare forma..stai impazzendo Ellie, non c'è altra spiegazione. Quell'essere diventò...me.
«Oddio... Tu non sei reale, non sei reale!», dissi urlando tra le lacrime mentre tenevo gli occhi chiusi e le mani sulla testa sperando che scomparisse e basta, doveva essere tutto nella mia mente, per forza.
«Certo che sono reale e tu mi conosci molto bene..meglio di chiunque altro.» il clown ora aveva addirittura la mia voce, era vestito come me, stessa faccia, stesso...tutto, era come guardarmi allo specchio.
In quel momento realizzai che se anche lontanamente quella cosa fosse reale, non avrei lasciato che entrasse a casa mia. Corsi con tutta la forza che avevo in corpo, mi girai per vedere dov'era e notai che aveva ripreso la sua forma ed ora mi stava inseguendo con la sua risata maligna, continuavo ad urlare piú che potevo gridandogli di andarsene, ma non mi dava retta..cosa voleva da me? Quando l'avevo visto la prima volta credevo fosse solo un uomo mascherato, ma ora non poteva esserlo..
Ad un certo punto sentii dei passi davanti a me, mi voltai..era solo una vecchietta che camminava. «Tutto bene, perchè stavi correndo?» disse lei. Io, nonostante temevo che il cuore potesse esplodermi dal petto da un momento all'altro, non so con quale coraggio decisi di girarmi. Era sparito finalmente, sia benedetta quella vecchietta. Non le risposi e continuai a correre ancora spaventata verso casa di Beverly.

Suonai il campanello due volte di seguito e finalmente lei aprí la porta.
«Ellie..ma che..» mi resi conto che in quel momento non ero sicuramente in buono stato.
«Bev-ver..», «Shh tranquilla, che succede?» chiese in ansia.
«Io..» non riuscivo a parlare, ero troppo sconvolta, tremavo, sembravo impazzita.
«Ellie che hai fatto?!» chiese Eddie con un tono preoccupato.
«Che succede ragazzi?» sentii la voce di Richie mentre scendeva le scale della casa.
«Vieni entra ti starai congelando..» disse Eddie.
Mi sedetti sul divano, accanto a me c'erano Eddie e Richie, quest'ultimo al contrario non iniziò a tartassarmi di domande anzi rimase in silenzio per un po'.
«Ti preparo una tisana Ellie. Tranquilla, poi ci racconterai cos'è successo.. Tua madre sta bene? La devo chiamare?» Richie prese le mie mani che ancora stavano tremando. «E basta con tutte queste domande!» urlò a Beverly.
«Eh?! Scusami se sono preoccupata..» disse Bev.
«Chiamate mia m-madre» parlai infine, «Devo sapere se..sta bene»
I ragazzi mi guardavano ancora con aria sconvolta mentre Beverly si precipitò a telefonare.
«Pronto signora Bourne..sono Beverly Marsh. Scusi per l'ora, volevo farle sapere che Ellie stasera dormirá da me, se non è un problema per lei..» E poi riattaccò. «Ha detto che va bene, sembrava tutto apposto..» disse.
Cercai di tranquillizzarmi al pensiero che mia madre stesse bene, ma non ci riuscivo. Dovevo sfogarmi con loro, ma come potevano comprendere ciò che mi era accaduto?
«Ellie vieni, andiamo a parlare..» disse Richie alzandosi in piedi, io invece ero bloccata. Non mi ero mai sentita cosí..impaurita. Con ancora la sua mano nella mia, Richie alla fine mi fece alzare quasi con la forza, portandomi di sopra.
Sentivo Eddie dietro di me che si stava per alzare, ma Beverly gli disse piano: «È tutto ok..lasciali» o qualcosa del genere.

Entrammo nella camera di Beverly, per un momento riuscii a sentirmi piú tranquilla. Richie invece sembrava agitato.. «Qualcuno..ti ha fatto del male? Pensavo facessi la stessa strada di Bill»
«Ho fatto la strada con Bill..»
«Lui sta bene?»
«Credo di si» dissi tremando.
«C-che significa credo?», rimasi in silenzio un attimo a riflettere. E gli altri? Mike, Ben e Stan..stavano bene?
«Ellie?» Richie interruppe i miei pensieri.
«Non lo so Richie! Io non so...non so cosa ho visto!» urlai come una disperata piangendo.
Si avvicinò a me, era ad un palmo dal mio viso e questo mi fece ripensare a quel "sogno", dopo mi asciugò una lacrima. «Hai visto qualcosa?» domandò calmo, ma potevo vedere la sua preoccupazione.
«Si..»
«Che cosa? Parlami Ellie» mi guardò negli occhi e io non sapevo piú che cosa fare o dire.
«Sembrava umano..ma in realtà non credo lo fosse»
«È un lui quindi?»
«È piú..una cosa, non so bene come spiegarti..» dissi esausta.
«Ti lascio riposare» disse infine, dandomi un bacio in fronte della buonanotte.
Prima di uscire dalla porta però si bloccò, io mi spaventai per un secondo.
«Che hai Richie?» gli chiesi.
«IT. È it..»

BROKEN SOUL ~ Richie Tozier Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora